Rimosso il pensiero (non secondario) dell’iscrizione al campionato, nella sede della SPAL si va avanti con le altre pratiche del periodo. Il proposito di chiudere la selezione per il direttore sportivo entro il mese di maggio è sfumato e ora anche la prima settimana di giugno rischia di concludersi senza sviluppi significativi a meno che di accelerazioni improvvise.
Con Giuseppe Magalini – corteggiato già da aprile – in bilico tra la conferma al Catanzaro e le suggestioni rappresentate da Bari e Pisa, il nome più credibile tra tutti quelli circolati in questo momento è quello di Alex Casella, 43enne attualmente sotto contratto con la Pro Vercelli con il ruolo di responsabile dell’area tecnica. I contatti tra le parti, iniziati da più di un mese, stanno proseguendo e non è da escludere che le parti possano incontrarsi di persona nei prossimi giorni. Il fatto che Casella sia contrattualmente legato ai piemontesi non rappresenterebbe un fattore ostativo ai fini della trattativa, ma è senz’altro una pratica che il prossimo direttore dovrà sbrigare prima di potersi sedere negli uffici di via Copparo.
A complicare il quadro c’è anche la possibile uscita del dg Corrado Di Taranto in direzione Cesena. I romagnoli tra l’altro stanno vivendo una fase non dissimile a quella della SPAL: nonostante un campionato vinto in ampio anticipo devono ancora colmare dei buchi nell’organigramma societario e affidare l’incarico a un nuovo allenatore. Che una proposta sia stata recapitata a Di Taranto è un dato di fatto, così come pare evidente la volontà di Tacopina di non mettersi di traverso nel caso il dirigente esprimesse il desiderio di cambiare aria. Su questo fronte l’avvocato di Brooklyn si è già espresso in altre occasioni, rimarcando di volere al suo fianco solo professionisti convinti al 100% di lavorare per il suo club e non sembra voler fare eccezioni. Tacopina ha spesso riservato parole di grande stima nei confronti di Di Taranto, ma a fronte di un possibile addio andrebbe immediatamente alla ricerca di un sostituto. Nel caso si tratterebbe del terzo direttore generale della sua gestione dopo i due anni con Andrea Gazzoli, passato allo Spezia la scorsa estate.
Tra le squadre che non hanno partecipato ai playoff e playout, la SPAL è tra le pochissime a non avere ancora un direttore dell’area tecnica per la stagione 2024/2025. Non che questo abbia compromesso qualcosa perché l’accordo con Mimmo Di Carlo per la prosecuzione del rapporto è già delineato da tempo nei suoi contorni e i calciatori coinvolti da scadenze vogliono dare priorità ai programmi biancazzurri, ma senz’altro nell’ambiente c’era l’aspettativa di una ripartenza più lineare. A metà giugno andranno prese decisioni importanti sui giocatori in prestito con diritto di riscatto (soprattutto Dalmonte e Zilli) e non ci si può certo permettere di farsi trovare impreparati.
Se l’ultimo incontro con Casella – che ha già parlato con Tacopina – dovesse essere risolutivo la settimana entrante potrebbe essere quella del suo insediamento. Considerato che nello stesso periodo dovrebbe esserci l’arrivo in città del presidente si potrebbe finalmente assistere all’accelerazione quanto mai necessaria, soprattutto per rinfrancare gli animi di una tifoseria colpita duramente dalla notizia del recente deferimento per mancati pagamenti Irpef e Inps.
Quello di Casella non è l’unico profilo che la SPAL sta tenendo in considerazione, ma per motivi diversi Moreno Zocchi (Pontedera) è da considerare come un’alternativa.