foto Filippo Rubin
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Il tecnico biancazzurro Andrea Dossena si presenta in sala stampa visibilmente sollevato, ma soprattutto felice per la terza vittoria consecutiva che la sua SPAL è riuscita ad ottenere con merito contro la Torres. Di seguito la sintesi delle dichiarazioni dell’allenatore spallino nel post partita.

LA VOGLIA DI VINCERE – “Non ho visto cose negative in tutti i 90 minuti. Affrontavamo una signora squadra, con ottime individualità di squadra e di gruppo. Mi è piaciuta tantissimo la nostra opposizione su ogni tiro della Torres, abbiamo concesso davvero poco. La vittoria l’abbiamo voluta di gruppo e abbiamo anche avuto l’occasione per segnare il secondo gol. Non credo nella fortuna nello sport, conta la voglia di portare a casa il risultato e questa sera ne avevamo tanta, lo abbiamo dimostrato portando l’episodio a nostro favore. Passo dopo passo possiamo fare un buon percorso. Dobbiamo ricordarci dove eravamo 15 giorni fa, a fine primo tempo contro il Pineto. Adesso sembra che sopra di noi ci siano meno nuvole brutte e ce la metteremo tutta per far andare avanti le cose così. Siamo rimasti in partita e abbiamo lavorato in settimana per ottenere una prestazione di questo tipo. Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni adesso. Nel primo tempo abbiamo forzato un po’ troppo la giocata, mentre abbiamo visto che se facciamo girare la palla un po’ di più le cose andavano meglio “.

LA VARIAZIONE TATTICA – “Mettere un uomo in più in difesa fa in modo che tu abbia meno ampiezza e soluzioni in attacco, ma quello che fa la differenza è l’atteggiamento. La voglia di concedere niente ci ha premiato, anche in quei tiri ribattuti al limite. Avevo qualche soluzione con i giocatori della Primavera, ma la partita era troppo aperta e non mi sembrava fosse l’occasione giusta per far entrare dei giovani. Stesso discorso vale per El Kaddouri, c’era troppo campo aperto e ho ritenuto che un solo cambio potesse essere la cosa giusta“.

LE PRESSIONI – “Da calciatore ho avuto esperienza per capire come la testa faccia la differenza. A volte ti sembra di essere Superman e altre che ti sembra di non aver mai toccato un pallone. Con il mio staff eravamo consapevoli che lavorando tanto la condizione fisica sarebbe arrivata, dovevamo scrollarci di dosso qualche situazione negativa. La maglia a inizio stagione pesava e ora sembra molto più leggera. I ragazzi devono capire che dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto oggi. Cercheremo di farlo anche con avversari meno forti della Torres, quindi sarà meno complicato, ma oggi ho visto una gran bella partita da parte dei miei“.

GLI OBBIETTIVI – “Per me la classifica ancora non sorride e tutti i discorsi relativi ad obiettivi dobbiamo tenerli fuori al momento. Il brutto non lo vogliamo più rivivere, così come certe giornate negative“.

I SINGOLI – “Siamo cresciuti tantissimo anche con l’inserimento di D’Orazio in mezzo al campo, siamo diventati un centrocampo veloce. Tutti hanno dato il loro contributo, da Antenucci a Bassoli a Mignanelli, tutta la squadra. Sicuramente spostare qualche giocatore come D’Orazio a centrocampo ha aiutato, ma quello che è cambiato è il modo in cui facciamo le cose. Pressiamo in maniera coordinata e non più come ad inizio stagione“.

GALEOTTI – “Cesare è la dimostrazione che il lavoro paga. Anche quando non giocava l’atteggiamento era sempre positivo, non voleva mai perdere una partitella in allenamento. Sapevo di avere due portieri di alto livello e Galeotti si è fatto trovare pronto sfruttando l’occasione giusta”. 

 

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