foto Filippo Rubin
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Il primo round di playout tra Milan Futuro e SPAL (sabato 10 maggio, ore 20) si porta dietro un livello di attesa che non richiede molti giri di parole. Ne è convinto anche Francesco Baldini, che in conferenza stampa ha annunciato di poter contare sull’intera rosa e confida di aver trasmesso la giusta carica ai suoi giocatori.

PREPARAZIONE – “Sabato scorso avevamo questo accordo con la Triestina per non dare accesso a persone esterne ai due club e anche di non registrare nulla della partita, perché le spiate nel mondo del calcio sono all’ordine del giorno e volevamo evitare ogni possibile aiuto all’avversario. Per lo stesso motivo nella stessa partita ho cercato di non dare vantaggi di alcun tipo agli avversari, giocando con moduli diversi e mescolando i giocatori. A me serviva semplicemente che i ragazzi continuassero ad avere il ritmo partita: tutti hanno giocato 45 minuti, tranne alcuni che ne hanno fatti 60-70 perché magari ne avevano giocato meno in precedenza. Quindi di fatto è stato un semplice allenamento. Il lavoro di queste due settimane è stato svolto bene, vedo i ragazzi carichi e tutti hanno recuperato, compreso Mignanelli che negli ultimi tre giorni si è allenato con la squadra. Abbiamo preparato questa partita sotto ogni minimo aspetto“.

ASPETTO MENTALE – “Se qualcuno a Solbiate dovesse sbagliare l’approccio sotto l’aspetto mentale dovrebbe considerare di fare un altro mestiere. Le partite come quella di sabato non dovrebbero nemmeno essere preparate, hanno la loro intrinseca carica. Negli ultimi giorni ho dovuto mettere un freno ai ragazzi perché hanno voglia e determinazione, si sono compattati, hanno lavorato bene durante queste settimane. Oggi ho detto alla squadra che di fatto il mio lavoro e quello dello staffo è finito e ora sta loro, proprio perché stanno bene e sono pronti”.

IMPORTANZA DELL’ANDATA – “Molte volte i primi tempi sono fondamentali e in passato ci sono costati tanto. Penso che sabato, nonostante sia in un certo senso il primo tempo, sia da approcciare in modo giusto, tatticamente e tecnicamente nello stesso modo che abbiamo proposto nell’ultimo periodo, pronti a ribattere colpo su colpo al fatto che il Milan sicuramente vorrà farci gol“.

PESO – “Abbiamo chiaro che queste due partite hanno un peso enorme e sappiamo l’importanza di tutto ciò che ci gira attorno. Di quanto sia importante la SPAL, di quanto sia importante la squadra per la città e anche di quanto lo sia per ognuno di noi. Dobbiamo emergere come collettivo perché è il collettivo che salva il singolo. Conosciamo l’importanza di queste due partite e penso che ci arriviamo bene, come avrei voluto ci arrivassimo dal punto di vista della preparazione atletica e mentale“.

MILAN FUTURO – “Tutti i giocatori che compongono le squadre Under-23, e mi riferisco proprio agli under, sono giocatori scelti con gamba, con abilità, con tecnica e fisico: giocatori di altra categoria sotto questi punti di vista. Quindi dobbiamo stare veramente molto attenti. Non avete potuto vedere la partita contro la Triestina, ma Cortinovis, ragazzo del 2001 dell’Atalanta e che conosco molto bene, contro di noi ha fatto un gol incredibile e non ho fatto altro che riportarlo come esempio ai nostri. Sono tutti giocatori che se trovano uno spazio per tirare calciano bene, sotto il profilo della scelta sono giocatori di altra categoria. Poi magari farli funzionare come squadra è più complicato, ma nel singolo possono sicuramente metterci in difficoltà. I duelli saranno fondamentali nella partita di sabato“.

Come accennavo prima, non sono spaventato dall’approccio perché ho visto lavorare i ragazzi e so come hanno preparato questa sfida. Li ho visti concentrati. La cosa che mi preoccupa è il livello individuale dei nostri avversari, perché sono giocatori che possono metterti in difficoltà. Palla al piede possono fare la giocata e saltare diversi uomini di fila e mettere la palla all’incrocio dei pali. Se c’è un elemento che temo è questo“.

Nell’amichevole che abbiamo giocato sabato scorso ho lasciato molta libertà ai ragazzi prendendomi la responsabilità del risultato negativo, perché non ho assolutamente e volutamente preparato la partita. Non mi interessava che tatticamente la squadra contro la Triestina fosse predisposta in un certo modo e nemmeno c’era l’idea di giocare nella stessa maniera di Solbiate e con le stesse scalate difensive. Per quanto riguarda il Milan, lo conosciamo benissimo, lo studiamo da settimane. Sappiamo benissimo che in stagione il Milan ha battuto la SPAL due volte e quindi abbiamo degli esempi freschissimi”.

SINGOLI – “Mignanelli è a completa disposizione, quindi anche nelle scelte iniziali e generali. Dobbiamo fare tutte le valutazioni del caso, ma c’è. Paghera sta molto bene, come stanno bene Awua e Nador: valuteremo fino all’ultimo momento, non voglio dare vantaggi su chi potrebbe giocare. Quando dico che ho recuperato tutti, intendo che sono al 100% arruolabili sia per partire dall’inizio o subentrare a partita in corso. Compreso Karlsson, che abbiamo sempre detto essere un giocatore importante“.

CRESCITA – “Ho già sentito il discorso sulla nostra vittoria sul Gubbio per via di una squadra con il freno a mano tirato. Sono amico di Gaetano Fontana, so per certo che il Gubbio non avrebbe assolutamente incontrare l’Arezzo ai playoff, che gli è stato poi fatale, quindi non è sicuramente venuto a Ferrara a fare una passeggiata. È chiaro che anche loro, come ho fatto io con Nador, possano aver risparmiato i diffidati, ma siamo sicuramente distanti dal fare una partita remissiva. Detto questo, penso che le prestazioni, a prescindere dai risultati, delle ultime 5-6 partite siano segnali di una SPAL in crescita. In queste due settimane abbiamo mantenuto la condizione fisica che sarà importantissima in queste due partite che ci aspettano“.

CURVA OVEST – “Naturalmente è molto comprensibile quello che fanno i nostri tifosi, e quelli di altre squadre, contro le seconde squadre o contro altre problematiche che ci sono nel mondo del calcio. È logico che con loro avremmo giocato due partite in casa e per questo posso essere rammaricato penso che abbiano scelto una posizione comprensibile“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (343): Galeotti; Fiordaliso, Arena, Bruscagin; Calapai, Nador, Paghera, Ntenda; Spini, Parigini, Molina.

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