La SPAL perde 1-0 l’andata del playout in casa del Milan Futuro. Partita ai limiti dell’indecente dei biancazzurri, attesi ora dal ritorno in cui dovranno vincere con almeno un gol di scarto per evitare la retrocessione in serie D.
VOTO DI SQUADRA 3 – Battuti e oltretutto picchiati in una partita da dentro o fuori, in cui poteva bastare portare a casa un pari. La SPAL entra in campo impaurita, si fa schiacciare e dominare dal Milan Futuro, va sotto meritatamente con un rigore (seppure generoso), e non riesce a fare assolutamente nulla per riprenderla. A una partita approcciata nel modo più sbagliato possibile si aggiunge che l’unico tentativo di gioco è solo ed esclusivamente con una palla lunga sempre preda della difesa di casa. L’unico tiro in porta messo a referto è una punizione velleitaria di Haoudi. Si rimane senza parole davanti a una (non) prestazione del genere: senza gioco, senza carattere, senza nulla. Rimane una partita, in casa, per evitare il dilettantismo. Ma la partita di oggi, come tutta la stagione, è sconfortante. Se le parole prepartita di Baldini hanno un valore tanti dovranno davvero cambiare mestiere.
GALEOTTI 6 – Reattivo in avvio sulla conclusione potente di Bartesaghi, si ripete sulla conclusione di Sandri poco più tardi. Spiazzato dallo stesso Sandri dagli undici metri.
ARENA 5,5 – Il Milan spinge molto con Ianesi, che è molto pericoloso nella sua zona. Le sue chiusure sono vigorose di piede e di testa. Fatica a limitare i danni, ma nel complesso se la cava senza troppe sbavature. Mette una pezza importante sul cross basso di Quirini a dieci dalla fine. Finisce da punta, con i crampi, a cercare di fare qualche sponda.
BRUSCAGIN 5,5 – Traorè lo porta spesso fuori dalla linea, costringendolo a lasciare buchi alle sue spalle. Cerca più volte di dare la scossa ai compagni, evidentemente invano.
FIORDALISO 4 – Primo tempo di sofferenza, ma senza grossi errori, fino al contatto, lieve, con Traorè che genera il rigore per il Milan Futuro. Primo tempo in grande difficoltà, nella ripresa cerca di giocare di più il pallone, ma ne sbaglia uno sproposito, soprattutto quando prova a lanciare.
CALAPAI 4,5 – Passano pochi palloni dalle sue parti, perché la SPAL gioca molto con la palla lunga. Dietro Bozzolan lo schiaccia, e in più è scarsamente reattivo su Alesi nell’azione che porta al rigore. Soffre anche nella ripresa, fallendo nel limitare le discese del Milan sulla fascia (dal 27′ s.t. ZAMMARINI 5,5 – Baldini gli chiede sacrificio giocando largo contro gli esterni veloci del Milan. Un buon recupero palla e una transizione per ripartire. Poca roba, ma prova a dare quello che ha).
PAGHERA 5 – Fa sentire la sua esperienza in mezzo al campo, ma con il pallone tra i piedi Alesi lo mette in seria difficoltà. Costretto a rincorrere per tutto il primo tempo, soffre il maggior dinamismo del centrocampo rossonero (dal 1′ s.t. AWUA 5 – Deve garantire copertura per permettere a Haoudi di staccarsi e fare gioco. Non si vede praticamente mai, e un suo controllo scriteriato al limite dell’area del Milan rischia di far partire il contropiede avversario su un angolo a favore).
NADOR 5 – Si fa trovare spesso fuori posizione, anche perché il Milan palleggia velocemente tagliandolo fuori dal possesso. Aumenta un po’ i giri del motore nella ripresa quando passa a fare il mediano dei tre di centrocampo, ma sembra sempre avere tempi di reazione allungati.
NTENDA 5,5 – Bravo ad anticipare Quirini su una velenosa palla in verticale, salvando il potenziale raddoppio, mentre subisce un po’ l’azione in cui il Milan conquista il rigore. È quello ad andare più vicino al pareggio con un destro sul primo palo che esce di poco dopo una discesa di prepotenza. Ripresa in cui parte con un po’ di confusione, poi prova a combinare qualcosa in avanti, con risultati alterni.
SPINI 4 – Parte male, con tanti palloni persi e poca corsa anche in fase difensiva. Uno dei più in difficoltà, è costantemente richiamato dalla panchina perché manca totalmente il suo apporto sotto ogni punto di vista. Prestazione assolutamente negativa, rimane negli spogliatoi (dal 1′ s.t. HAOUDI 4,5 – Dentro per aggiungere qualità e fisicità al centrocampo. Perde un pallone pericolosissimo al limite della sua area, con Branca che non trova la porta. Cresce con il passare dei minuti, provando a mettere qualità e e prendendosi responsabilità: il problema è che abbina a questo scelte inspiegabili che regalano palla agli avversari).
PARIGINI 4 – Nel primo tempo non si vede mai, cerca solo un dribbling con il quale conquista un calcio d’angolo. Il gioco a lanci lunghi di certo non lo favorisce, ma lui fa ben poco per cambiare le cose. Ci si aspettava molto di più da uno come lui in una partita così, specie per quanto fatto vedere nell’ultimo periodo (dal 15′ s.t. ANTENUCCI 5,5 – Prova a farsi vedere e a fare da esempio, ma finisce anche lui risucchiato tra le maglie della difesa rossonera nella follia del gioco a lanci lunghi della SPAL. Mette un pallone potenzialmente pericoloso nel finale, non sfruttato dai compagni).
MOLINA 5 – La mette sul fisico e il risultato è un’ammonizione dopo dieci minuti. Cerca la prima conclusione in rovesciata a metà primo tempo. È costretto a seguire Sandri fino a centrocampo quando il Milan parte da dietro. Lotta a tutto campo con Bartesaghi che però fisicamente ha poco da invidiargli e riesce a contenerlo. Esce malconcio (dal 15′ s.t. KARLSSON 4 – Dentro per raccogliere i lanci lunghi e rendere giocabili, non incide per nulla sbagliando anche diverse scelte nelle poche occasioni in cui riesce a fare da sponda o girarsi. Due volte in fuorigioco).
BALDINI 4 – L’approccio è sbagliatissimo, a dispetto di quanto detto in conferenza stampa. La SPAL gioca da subito con paura, soffre e lascia giocare il Milan dovendo rincorrere sempre. Quando la palla è dei biancazzurri l’unica soluzione è il lancio lungo che finisce nella terra di nessuno. Nel secondo tempo prova a tamponare la sofferenza e la superiorità, specialmente a centrocampo, mettendosi a specchio e inserendo un centrocampista in più al posto di uno Spini inesistente. Partita preparata malissimo: se si voleva rinunciare a giocare, bastava quantomeno compattarsi dietro, ma la SPAL non è in grado di fare nemmeno quello.