foto Filippo Rubin
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Gli ultimi 90 minuti più recupero della carriera da calciatore di Mirco Antenucci vedranno in gioco un pezzo rilevante della storia della SPAL. Il capitano, che di sicuro immaginava un epilogo molto diverso, ha parlato in conferenza stampa assieme al direttore dell’area tecnica Casella (qui le sue dichiarazioni) per condividere le sue sensazioni alla vigilia della fondamentale sfida contro il Milan Futuro.

EMOZIONI – “Tra di noi c’è consapevolezza del peso di questa partita. È fondamentale per tutti, per il nostro presente, per il nostro futuro, per il futuro della società e della città. È la gara dell’anno e per me è quella della vita. Sappiamo tutti quant’è importante”.

SENSAZIONI – “Sicuramente la partita si fa sentire perché, come detto, è troppo importante per tutti. Per quanto riguarda la scelta di partire titolare non dipende da me, ma dal mister. Io mi sono allenato bene, sono pronto come tutti i miei compagni di squadra. Dobbiamo farci trovare pronti, poi le scelte su chi gioca e chi non le farà il mister”.

AVVERSARI E STRATEGIA – “Sicuramente servirà vincere e quindi dobbiamo avere più coraggio rispetto a una settimana fa. In alcuni momenti della partita siamo stati poco coraggiosi, poco precisi a livello tattico in qualche uscita e nella gestione della palla. Questi saranno aspetti che andranno necessariamente migliorati. Ci sarà un pubblico che ci spingerà. Quando arrivano a Ferrara dei ragazzi nuovi gli racconto sempre della spinta che la curva ci ha dato nel passato, in cui eravamo sotto, proprio come ora, e di come loro ci hanno dato una grande mano. Noi dobbiamo essere bravi a trascinare loro e loro a trascinare noi. Dovremo iniziare forte la partita, ma consapevoli del fatto che dura più di 90 minuti. Bisogna andare forte ma anche gestire bene i vari momenti”.

EPILOGO – “L’importante è che la SPAL salvi la categoria, a prescindere da chi sia l’uomo decisivo. È davvero una partita troppo importante e non importa chi farà il gol che vale la salvezza.”

MENTALITÀ DELLA SQUADRA – “Secondo me quando le cose vanno male i motivi sono tanti. È troppo semplice dire che è un problema solo a livello psicologico, non è così. La nostra è una squadra che ha preso tantissimi gol, non parlo di difesa ma del collettivo, quindi dei limiti li abbiamo. Non abbiamo difficoltà solo a livello psicologico, ma anche a livello tattico e tecnico, si potevano fare meglio tante cose. Quando poi non gira bene è più facile sentire la pressione, mentre quando tutto è a posto entrare in campo diventa più semplice”.

MOTIVAZIONI – “Le cose che vengono dette nei prepartita rimangono all’interno dello spogliatoio, positive o negative che siano. L’importanza della gara è cosi lampante che in questi casi bisogna solo entrare in campo, correre più degli altri, essere più concentrati e cattivi. Sicuramente qualcosa ce lo diremo, ma l’aspetto fondamentale è quello del campo”.

SOGNO – “Farei qualsiasi cosa in questo momento pur di vedere un finale degno. Sarebbe un finale per me bellissimo per come si è messa la stagione, ma lo sarebbe per tutta la SPAL. Per Ferrara è un patrimonio che dobbiamo assolutamente mantenere e consolidare”.

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