Determinazione, prestazione e risultato: la SPAL batte il Milan Futuro per 2-0 davanti a un pubblico fantastico e si guadagna la permanenza in serie C per un altro anno. Con una formazione modificata rispetto alla partita di andata e un atteggiamento decisamente più aggressivo, mister Francesco Baldini trova la chiave per domare l’under 23 rossonera e disinnescare ogni offensiva già dai primi minuti, con sole due occasioni concesse nella ripresa. A salvezza acquisita, queste le parole dell’allenatore dei biancazzurri nel post-partita.
RISULTATO RIBALTATO – “Ho detto tutta la settimana ai ragazzi che l’errore del Milan era stato quello di averci lasciato vivi dopo la partita dell’andata che era stata bruttissima. Sono il primo a dire che la partita di sabato scorso l’avevano preparata meglio loro, sapevano, non so come, tutto di quello su cui avevamo lavorato e che avevamo preparato. Siamo rimasti spiazzati. Avevano fatto movimenti che non avevano mai fatto prima e che io stesso non mi aspettavo nonostante avessi studiato 20 loro partite, non avevano mai lavorato in un certo modo e questo ci ha sorpresi. Non è semplice esprimere il concetto, ma mi sento ancora di dover chiedere scusa per la stagione perché nonostante io sia arrivato per le ultime 13 partite questa non è stata una stagione da SPAL e non è stato tanto meno un finale di campionato da SPAL. Questa gente, questo pubblico, questa città meritano altre cose. Purtroppo ci siamo ritrovati in questa situazione e i ragazzi sono stati veramente bravi stasera. Se una squadra gioca l’ultima partita nello stesso modo in cui ha giocato stasera significa che ha buttato via una stagione“.
“C’è grande soddisfazione per aver dato la possibilità alla SPAL di ripartire perché la prossima stagione deve essere diversa, preparata in un modo diverso, fermo restando che non so nemmeno se ci sarò io. Però come vi ho detto la SPAL merita altro, a partire dai dipendenti: quelli del convitto, che ci guardavano con il panico negli occhi durante l’ultimo mese, i magazzinieri, i fisioterapisti. Questa è una famiglia veramente grande e quindi la soddisfazione è aver dato alla SPAL la possibilità di ricostruire qualcosa e sarà compito di chi lavorerà qui. La società non ci ha fatto mancare mai nulla, checché se ne dica: non mi è mancata la vicinanza del presidente, che ringrazio, non mi è mancata la libertà di lavorare in un certo modo. Per la SPAL deve essere l’ultimo campionato di questo tipo“.
“Sono stato criticato per aver detto che avrei voluto dieci Molina: ne vorrei quindici di Molina, non dieci. Era logico che intendessi di volere dieci Molina per quello che mette in campo, ma so benissimo che ci sono altri attaccanti, anche in altre categorie, che possono essere più forti di Molina. Non sono stupido, faccio questo mestiere da un po’: stasera ne avevo ventiquattro di Molina. Ho fatto questo esempio perché mi sembra di essere stato attaccato per aver fatto questa battuta, ma difficilmente mi sbaglio sul carattere dei giocatori“.
“Il primo tempo di stasera è qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre partite che abbiamo giocato. La linea tra l’essere quartultimi e quarti in classifica è sottile in questa categoria: se la SPAL avesse giocato tutta la stagione come ha giocato stasera, avrebbe avuto anche i giocatori per poter essere in alto. Ho sempre reputato questa rosa forte, difficile da mettere insieme per tantissimi motivi, compresi quelli culturali. Se la SPAL fosse sempre stata la squadra del primo tempo, sarebbe potuta essere quarta, quinta, sesta o comunque ai playoff“.
TATTICA – “Posizione inedita di Parigini e Molina? Perché mi sono reso conto nel secondo tempo dell’andata che loro potevano andare in sofferenza e quindi ho pensato di lasciare Parigini nel suo solito ruolo e chiedere a Molina di fare qualcosa di inedito rispetto a come aveva sempre giocato. Gli ho detto in settimana che avrebbe dovuto fare il nostro Eto’o della finale di Champions dell’Inter, in cui giocò terzino su richiesta di Mourinho. Gli ho detto che se fosse partito un po’ più largo probabilmente avrebbe anche trovato un po’ più di spazio per poter segnare. Però stasera tutti i ragazzi sono andati forte, l’abbiamo preparata bene durante tutta la settimana. Logicamente c’era tensione“.
“Se ho temuto in qualche frangente? Sono sempre preoccupato dell’inizio dei secondi tempi, ma ho visto che i ragazzi stavano gestendo bene la partita. Sapevo di avere in campo giocatori che non avrebbero fatto tutti i 90 minuti, come Mignanelli che veniva da un infortunio e stasera è stato bravissimo. Sapevo che Molina non sarebbe arrivato a fine partita facendo quel tipo di lavoro. Ce l’eravamo preparata bene sotto tutti i punti di vista, comprese le sostituzioni. Sapevo che se il Milan fosse passato in vantaggio si sarebbe messo a quattro in difesa, così come noi ci siamo messi a tre a centrocampo appena effettuato quel cambio. Avevamo ragionato, con l’aiuto del mio staff, del direttore e di tutti quanti, davvero su ogni aspetto“.
TIFOSI – “Quanto hanno influito? Mi ripeto: la SPAL merita altro e ne sono consapevole, senza dire chissà cos’altro. Secondo me, nonostante ci siamo salvati in questo modo, c’è da chiedere scusa a questa gente. Ci sono stati episodi dove, dopo un paio di anni complicati, si è creata tensione e ci può stare, ma lo stadio stasera era qualcosa di incredibile. Ho detto ai ragazzi prima della partita che dovevamo essere noi ad accendere la miccia: quando vai a tirare in porta dopo venti secondi con Parigini, anche se in fuorigioco, è logico che anche grazie all’atteggiamento di pressione eravamo noi a dover dare qualcosa ai tifosi. I ragazzi sono stati bravi“.
CONFERMA – “Non ho nemmeno le forze di pensare a un’ipotetica conferma per la prossima stagione. Avevo due anni di contratto con il Lecco e ho rischiato accettando la SPAL perché sapevo che se fossi retrocesso avrei perso un anno insieme a tutto il mio staff. Ma la SPAL non si rifiuta, è una piazza a cui correvo dietro da diverso tempo. Il mio dispiacere è stato quello di averci messo un po’ troppo a trovare il vestito giusto a questa squadra, ma vi assicuro che non è semplice, non abbiamo dormito la notte per trovare quello che abbiamo trovato stasera, perché forse non lo avevamo trovato nemmeno nelle precedenti partite. Abbiamo fatto cinque risultati utili consecutivi fatti di quattro pareggi e una vittoria con il Gubbio, con qualcuno dei pareggi che probabilmente poteva essere una vittoria perché ce la saremmo meritata. Non è stato semplice mettere insieme questi ragazzi e penso che anche chi mi abbia preceduto abbia fatto di tutto per provare a farli funzionare insieme perché puoi avere un gruppo di buoni giocatori, ma questo non corrisponde per forza a un gruppo e ad una buona squadra. Stasera ho visto quello che avrei voluto vedere dal primo giorno: lotta, determinazione, concentrazione. Oggi sono stati un gruppo perché eravamo con l’acqua alla gola“.
“Tornando sulla domanda della conferma, io ho ancora un anno di contratto. La mia soddisfazione è quella di essere riuscito a mantenere il posto di lavoro di tante persone che sono nel mondo SPAL e vi assicuro che è la più grande soddisfazione. Ho visto il terrore nell’ultimo mese negli occhi di chi lavora alla SPAL, poi sarà il presidente e la società a decidere come impostare il futuro“.