foto Roberto Manderioli
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Dopo aver schivato il proiettile della possibile retrocessione ai playout la SPAL deve iniziare a fare delle scelte per l’immediato futuro. Le recenti visite di Tacopina (a fine aprile) e Follano (in occasione degli spareggi) sono coincise anche con riunioni per analizzare la situazione economica e le possibili evoluzioni post-campionato, ma senza il risultato certificato dal campo tante decisioni sono rimaste temporaneamente in sospeso.

La tifoseria ovviamente si aspetta risposte in tempi brevi e chiede un azzeramento generale che però è improbabile possa avvenire. Tacopina stesso nell’ultima conferenza stampa ha parlato di un desiderio di stabilità, ma dopo una stagione del genere può davvero essere la filosofia giusta? I contratti di Carra, Casella e Baldini (e quello di Dossena+staff) termineranno a giugno 2026 e dalle informazioni attualmente disponibili non sembra che il presidente stia progettando un altro ribaltone totale che peraltro gli costerebbe non poco, intaccando di nuovo il margine di manovra sul mercato.

Per quanto con questa proprietà il colpo di scena sia sempre dietro l’angolo, a oggi sembra che Tacopina e Follano siano intenzionati a dare continuità al lavoro già impostato, nonostante abbia riservato risultati assai scadenti e renda dirigenti e tecnici estremamente vulnerabili sul fronte dell’opinione pubblica. Al di là dei contratti, i proprietari mettono sul piatto alcuni elementi: Carra, Casella e in misura minore Baldini hanno già scontato il periodo di rodaggio alla SPAL, sanno già – almeno in teoria – cosa servirebbe per aggiustare l’organico, rispetto ad un anno fa hanno a disposizione un mese abbondante per intervenire dove necessario e possono contare su un margine di manovra decisamente più ampio rispetto all’estate 2024, quando c’erano quasi 50 contratti a ingolfare totalmente il calciomercato.

La conferma (o smentita) che la scelta sulla posizione di direttore sportivo ricadrà di nuovo su Casella non dovrebbe farsi attendere più di tanto. E con lui potrebbe scattare quasi automaticamente la conferma di mister Baldini, con la speranza che Dossena possa ricollocarsi nelle prossime settimane liberando così risorse extra. Potrebbe persino essere un giugno semi-normale, dopo due anni di periodi precampionato di totale incertezza. Poi dovranno essere i fatti a parlare, in un clima che si preannuncia di sfiducia preventiva e totale.

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