Con la SPAL che ha ipotecato la salvezza dopo la vittoria nel playout contro il Milan Futuro è tempo di dare un’occhiata alla stagione dei giovani che la SPAL ha ceduto in prestito. Anche stavolta, la rassegna è stata suddivisa in due parti: nella prima vengono esaminati i cosiddetti “senior”, mentre qui verranno presi in considerazione tutti quei giocatori nati in annate compatibili con il settore giovanile. Nello specifico tutti quei ragazzi nati dal 2004 in poi, prendendo in considerazione anche i fuoriquota (2005).
LUCA MARTELLI
Portiere (2005), in prestito al Forlì FC (serie D, girone D), 35 presenze, 3.150 minuti di gioco, 29 reti al passivo, 17 gare a porta inviolata.
I suoi numeri importanti con il Corticella nella passata stagione avevano spinto il Forlì a puntare su di lui come portiere titolare. È probabile che la società romagnola abbia pensato che nel suo secondo anno in categoria potesse dimostrare qualcosa in più, accelerando il suo percorso di crescita e offrendo il giusto rendimento alla causa. In effetti non hanno avuto tutti i torti: le sue prestazioni hanno permesso non solo ai biancorossi di centrare la promozione in serie C (che mancava da ben otto anni), ma anche di sfiorare il sogno scudetto, svanito solo nella sconfitta contro il Livorno. Chi lo ha potuto vedere da vicino lo ha descritto come determinante, forte fra i pali e nelle situazioni di uno contro uno. Un portiere a tutto tondo molto apprezzato dalla piazza e su cui la SPAL dovrà ragionare molto attentamente. L’affollamento nel reparto è un problema, ma scegliere di lasciare libero Martelli potrebbe rivelarsi assai controproducente.
LUCA ROMAGNOLI
Portiere (2006), in prestito al Treviso (serie D, girone C), 8 presenze, 720 minuti di gioco, 10 reti al passivo, 4 gare a porta inviolata.
Prima la fiducia dell’allenatore, poi un infortunio improvviso e il sorpasso del proprio compagno di reparto. Non una bella storia per il giovane portiere, che di punto in bianco si è visto soffiare il posto da titolare da Pablo Mangiaracina-Lopez, suo coetaneo. Una scelta che, a suo discapito, ha portato bene al Treviso, che da lì in poi ha guadagnato i punti necessari per poter partecipare ai playoff di categoria. Per Romagnoli non ci sono state ulteriori opportunità, fatta eccezione per le tre sfide contro il Real Calepina, il Lavis e il Portogruaro, dove peraltro si è comportato in maniera discreta. Di ritorno alla SPAL, proprietaria del suo cartellino, ora il giovane portiere dovrà valutare una nuova esperienza in prestito per la prossima stagione, con l’auspicio di poter ricoprire un ruolo da protagonista.
FRANCESCO COSTANTINI
Portiere (2006), in prestito alla Nuova Igea Virtus (serie D, girone G), 12 presenze, 962 minuti di gioco, 18 reti al passivo, 2 gare a porta inviolata.
Un percorso parecchio complicato per il classe 2006, che alla prima esperienza nel calcio dei grandi ha incontrato più di qualche difficoltà a esprimere le proprie doti. Basti pensare che nei primi sei mesi della stagione non ha mai avuto modo di scendere in campo per la Puteolana, costringendolo dunque a passare in prestito alla Nuova Igea Virtus. Qui è riuscito quantomeno a disputare 12 partite, senza però spiccare particolarmente per rendimento. Così come per i suoi colleghi di reparto, l’auspicio è che, dopo una stagione di adattamento alla categoria, possa dimostrare il suo reale valore nella sua prossima avventura.
FEDERICO RIBELLO
Difensore (2006), in prestito al US Corticella (serie D, girone D), 21 presenze, 1.518 minuti di gioco, 1 assist
Come previsto il suo apporto alla causa del Corticella non è di certo mancato. Appena arrivato è subito sceso in campo da titolare, prendendosi il suo posto all’interno dello scacchiere di mister Nesi. Chi ha avuto l’opportunità di osservarlo durante la stagione lo descrive come un difensore centrale ben dotato fisicamente, abile a giocare sia in una difesa a quattro sia in una difesa a cinque. Nella fase centrale del campionato è stato uno dei giocatori che ha reso meglio nella difesa della squadra bolognese. Probabilmente l’unica nota positiva di una stagione fallimentare, che ha visto il Corticella perdere il playout contro la Sammaurese e retrocedere in Eccellenza.
RICCARDO VESPRINI
Difensore (2006), in prestito alla Reggina (serie D, girone I), 21 presenze, 1.206 minuti di gioco, 1 assist
A inizio stagione la realtà della Reggina si è rivelata più complicata di quanto ci si aspettasse: nelle prime uscite stagionali gli veniva concessa circa una mezz’oretta di gioco, peraltro sempre da subentrante. Nel corso dell’annata, però, il classe 2006 è finalmente riuscito ad avere le sue possibilità, giocando 12 partite da titolare e raccogliendo minutaggio prezioso durante tutto l’arco del campionato. La Reggina si è giocata la promozione in serie C fino all’ultimo, soccombendo però al Siracusa. La vittoria nei playoff di categoria sono una consolazione solo parziale, anche perché gli amaranto non sembrano partire in prima fila nella griglia dei possibili ripescaggi. Ciò non toglie che Vesprini sia stato capace di farsi notare e come nel caso di Martelli la dirigenza dovrà ragionare attentamente, perché chi lo ha osservato ne ha ricavato una buona impressione e potrebbe già essere pronto per essere aggregato in serie C.
MICHAL SVOBODA
Difensore (2005), in prestito al FC Dukla Praga (Chance Liga), 12 presenze, 945 minuti di gioco.
Il difensore slovacco non ha trovato grossa fortuna nella vicina Repubblica Ceca: il Dukla ha preferito affidarsi a giocatori più esperti nella speranza di salvare la categoria ed è dovuta passare dai playout. Segno di un’annata tutt’altro che ideale per dare spazio a giovani promesse. Svoboda ha fatto un paio di apparizioni tra campionato e coppa prima di essere dirottato nella squadra B con la quale ha giocato fino a dicembre prima di riapparire a maggio. Il Dukla ha un diritto di riscatto sul ragazzo e il suo contratto con la SPAL scadrà a giugno 2026. Difficile che possa rientrare nei piani dei biancazzurri.
IBRAHIMA KEITA
Difensore (2005), in prestito al Termoli (serie D, girone F), 6 presenze, 173 minuti di gioco
Nulla è cambiato per lbrahima Keita, giovane difensore girato in prestito al Termoli nel girone F di serie D. In Molise è stato valutato come un elemento interessante, ma ancora lontano dagli standard ideale della categoria. Con l’idea di effettuare una stagione tranquilla e con l’unico obiettivo di mantenere la categoria, ci si aspettava un utilizzo maggiore del classe 2005 da parte di mister Carnevale. Dalle parti di via Copparo non si attendono delle novità sul suo possibile rinnovo, preludendo una separazione definitiva a giugno 2025, data della scadenza del suo contratto.
ANDREA CARBONE
Centrocampista (2006), in prestito al Siracusa (serie D, girone I), 1 presenza, 2 minuti di gioco
Uscito dal nido del settore giovanile come uno dei talenti più promettenti, avrebbe dovuto fare l’esperienza decisiva in serie D per mostrare il suo indiscutibile potenziale, ma un grave infortunio a un ginocchio ha scombinato completamente i piani. L’ambizioso Siracusa – poi promosso in serie C – ha quindi dovuto rinunciare al giovane centrocampista, che è riuscito a debuttare solo nella prima sfida valevole per la poule scudetto contro il Casarano. Un segno incoraggiante per il ragazzo, che ora può guardare alla prossima stagione con più serenità, probabilmente con la prospettiva di un altro prestito.
ALESSANDRO BOCCIA
Centrocampista (2004), in prestito alla Pistoiese (serie D, girone D), 15 presenze, 755 minuti di gioco, 1 assist
Si portava dietro l’etichetta di talento inespresso e in estate la SPAL non ha mai realmente pensato di puntare su di lui. Da qui la scelta di prestarlo alla Pistoiese nel mese di gennaio. In Toscana è riuscito a raccogliere minuti preziosi e ad accumulare esperienza in un contesto totalmente diverso dal calcio del settore giovanile. Classe 2004, ormai il suo futuro è obbligatoriamente orientato verso il calcio dei grandi, ma è difficile che possa accadere in maglia biancazzurra.
TOMMASO ANGELETTI
Attaccante (2005), in prestito al Castelfidardo (serie D, girone F), 0 presenze, 0 minuti di gioco
Aveva già ricevuto alcune proposte per fare quel salto di qualità e andarsi a giocare le proprie carte in una realtà come la serie D. Tuttavia ha optato per rimanere ancora in Primavera come fuori quota, complice anche la poca fiducia da parte dell’area tecnica governata da Casella e Dossena. La stagione agli ordini di mister Pedriali era iniziata bene, ma poi nella finestra di mercato invernale ha accettato la chiamata del Castelfidardo, dove di certo avrebbe potuto imparare moltissimo. La sfortuna ha voluto che nei primi giorni con la squadra il classe 2005 rimediasse una frattura del perone, obbligandolo a terminare anticipatamente la stagione. La speranza è che possa vivere un’annata migliore il prossimo anno, dove presumibilmente andrà nuovamente in prestito.