foto Filippo Rubin
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In assenza di risposte formali dalla proprietà della SPAL il Comune di Ferrara va avanti per la sua strada. Nella giornata di martedì 24 giugno dal Palazzo Municipale è stato fatto sapere che l’amministrazione ha avviato il procedimento di revoca delle concessioni per lo stadio “Paolo Mazza” e per il centro sportivo “G.B. Fabbri”. Una mossa fondamentale per mettere le basi di un nuovo percorso con una nuova società, mentre l’ormai derelitta SPAL srl si avvia verso un prevedibile collasso su sé stessa.

Si legge nella nota: “La comunicazione è stata trasmessa a mezzo PEC. La decisione segue la mancata iscrizione della società al campionato di serie C 2025/2026, ufficializzata dalla FIGC lo scorso 19 giugno, e fa seguito alla diffida formale trasmessa dal Comune nella medesima data, rimasta priva di riscontro. Alla luce del grave mutamento della situazione e del venir meno delle condizioni poste a base delle concessioni – afferma il sindaco Alan Fabbrisiamo costretti ad avviare la revoca per motivi di pubblico interesse. Rispetto alla lettera inviata la scorsa settimana alla società sportiva nessuna risposta è mai arrivata dalla dirigenza, nemmeno dopo l’ufficializzazione dell’esclusione dalla serie C. Un fatto molto grave, che mette a rischio il futuro sportivo della città, aggravato ulteriormente da questo pesante silenzio“.

La S.P.A.L. – continua la nota, citando sempre il sindaco Fabbri – è stata fondata nel 1907 e il suo nome rappresenta onorevolmente la nostra città. Ferrara ha una tradizione calcistica che merita profondo rispetto. Il nostro impegno, ribadito oggi con questo ulteriore atto formale dell’avvio della revoca delle concessioni e delle relative convenzioni, è rivolto a garantire una ripartenza vera, fondata su trasparenza e progettualità per il bene della S.P.A.L.“.

Nella comunicazione redatta dal Comune vengono anche spiegate le motivazioni tecniche di questo provvedimento: “Il procedimento si fonda sugli articoli 21 e 24 delle convenzioni che prevedono esplicitamente la revoca in caso di mancata iscrizione ai campionati FIGC o per mutamenti sostanziali dell’attività, come l’interruzione della partecipazione sportiva. Le stesse norme escludono qualsiasi obbligo di indennizzo per il concessionario in caso di revoca per motivi di interesse pubblico. Un altro tema di interesse sottolineato dall’amministrazione comunale è la gestione dei manti erbosi delle strutture: i campi, complice anche il caldo estivo, hanno bisogno di maggiore manutenzione e cura proprio in questi mesi di forte siccità. Interventi di manutenzione purtroppo oggi carenti del tutto con forti rischi sulla praticabilità futura del campo”.

Arriva anche la conferma di attivazione della procedura prevista dall’articolo 52 comma 10 delle NOIF (Norme Organizzative Interne) della FIGC che permette al sindaco di chiedere alla federazione di procedere con le manifestazioni di interesse per far ripartire il calcio a Ferrara dal campionato di Eccellenza. Dalle indiscrezioni che circolano tra giovedì e venerdì potrebbero esserci novità sui contenuti del bando.

Nel frattempo mercoledì scadrà l’ultimatum lanciato a Tacopina da un consistente numero dei lavoratori della SPAL rimasti senza stipendio (e senza risposte). Se l’avvocato – di cui non si hanno notizie dirette – non replicherà partirà la prima ondata di richieste di messa in mora.

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