Mentre si avvicina la presentazione ufficiale della prima squadra e del nuovo assetto sportivo-amministrativo che guiderà la futura SPAL (Ars et Labor Ferrara) nel suo primo campionato di Eccellenza, inizia a prendere forma anche il progetto legato al settore giovanile. Un ambito che negli ultimi anni ha rappresentato un punto di forza per il club biancazzurro e che ora, nonostante non sia la priorità assoluta, necessita di continuità e stabilità. Per questo la società ha deciso di affidarsi a due volti noti dell’ambiente biancazzurro: Marco Aventi, che assumerà il ruolo di responsabile del settore giovanile (ereditando l’incarico da Massimiliano De Gregorio, trasferitosi a Ravenna), e Michele Borghi, che seguirà l’attività di base. Entrambi, pur al centro di alcune voci sul loro futuro, hanno scelto di restare per dare una mano concreta alla ricostruzione. La situazione resta ancora in fase di sviluppo. Al momento, infatti, non sono stati comunicati piani di investimento e le attenzioni della dirigenza sono comprensibilmente concentrate sulla prima squadra visti i tempi strettissimi per allestire un organico competitivo e tutto ciò che ci gira attorno. Tuttavia sono già in corso contatti con le famiglie dei ragazzi che negli ultimi anni hanno fatto parte del vivaio, con l’obiettivo di mantenere viva la rete costruita e dare continuità a quanto seminato.
La ripartenza sarà graduale. Le maggiori difficoltà riguardano le categorie superiori perché la maggior parte dei giocatori ha già scelto di proseguire il proprio percorso in altri settori professionistici o in realtà dilettantistiche del territorio, spesso attratti anche dalla possibilità di poter arrivare nelle prime squadre dove sono cresciuti, percependo anche dei rimborsi. La SPAL dovrà quindi ricostruire gran parte degli organici, attingendo alla rete di contatti locali e rispettando i vincoli di reclutamento: si potrà operare solo nelle province confinanti, in particolare nelle zone della regione e in quella di Rovigo. Sul piano agonistico, tutte le squadre giovanili, dall’Under 14 in su, parteciperanno ai campionati provinciali. Non essendo previste deroghe per società “neo-iscritte”, sarà necessario conquistare ogni eventuale promozione sul campo. Unica eccezione, l’Under 18, che disputerà il campionato regionale, ritenuto più formativo rispetto alla Juniores provinciale, che non verrà attivata.
La base operativa resterà il centro sportivo “G.B. Fabbri” che dopo essere stato revocato alla SPAL Srl dal sindaco, sarà affidato ufficialmente alla nuova Ars et Labor nella giornata di lunedì 4 agosto. Non è invece previsto, almeno per il primo anno, l’utilizzo del convitto di via Giuseppe Fabbri. Per i ragazzi provenienti da fuori città si cercheranno eventualmente soluzioni alternative, ma sarà necessario un ulteriore sforzo da parte delle famiglie. L’obiettivo, chiaro ma realistico, è quello di tornare gradualmente alla normalità. Difficile ipotizzare una competitività immediata, soprattutto nelle fasce più alte, visti i tempi ristretti per l’allestimento delle squadre. La speranza è quella di ricostruire nel giro di 1-2 anni un settore giovanile solido, pronto a crescere insieme alla prima squadra. Infine, per quanto riguarda gli allenatori, la situazione resta in fase di stallo: tutti i tecnici della scorsa stagione sono stati contattati, ma senza un budget chiaramente definito è ancora presto per parlare di conferme ufficiali.