Per le tradizionali pagelle è ancora presto: la nuova SPAL (con le insegne Ferrara Calcio Ars et Labor) è una realtà assemblata a tempo di record, che ha bisogno di tempo e sotto molti punti di vista è ancora tutta da scoprire. E anche il livello generale del campionato di Eccellenza è per noi un mistero. In questa fase ci limiteremo quindi ad alcune impressioni su quanto fatto vedere dalla squadra di mister Di Benedetto nel confronto col Mesola, vinto per 2-1.
SQUADRA – Da una parte un gruppo assemblato da zero solo venti giorni fa, con tante ambizioni ma anche tante incognite; dall’altra degli avversari che hanno ancora lo slancio di un campionato vinto, un affiatamento consolidato e quasi due settimane in più di allenamento. A livello di sistemi il confronto ha visto contrapposti un 433 con variazioni sul tema e un più rigido 352.
Il primo tempo è in gran parte positivo, con la squadra che tiene la palla, buca il Mesola alla prima occasione, ne crea altre e soprattutto rischia nulla. Il livello scende vistosamente nel secondo tempo a causa di una condizione fisica precaria che finisce anche con incidere sulla lucidità. L’importante era partire bene e così è stato, con un gol al 97′ che dà fiducia e morale. Per automatismi e bel gioco bisognerà avere pazienza.
GIACOMEL – Nel primo tempo è completamente inoperoso. Nel secondo tempo, alla mezz’ora, subisce il primo tiro in porta della partita che vale il pareggio del Mesola. La prima e unica parata vera è decisiva perché disinnesca di piede una punizione molto velenosa di Neffati, probabilmente deviata.
IGLIO (maglia 17) – Spinge sicuramente più lui rispetto a Mazzali, cercando anche di mettere qualche palla interessante come quella che serve a Gaetani al 30′ del primo tempo (in fuorigioco) o a Carbonaro a inizio ripresa. In alcune situazioni sembra quasi un’ala destra in fase offensiva. Oltre a questo si fa trovare attento in fase difensiva. Brividi quando rimane fermo a terra nel secondo tempo, ma fortunatamente non è nulla di grave.
DALL’ARA (maglia 13 )- Al 41′ intercetta un cross pericoloso, ma in generale è sempre attento e bravo a svettare di testa sugli avversari. Dimostra cattiveria da mastino e in più di un’occasione è lui a rappresentare l’ultimo baluardo difensivo dei biancazzurri, senza farsi quasi mai superare. Sembra inoltre essere quello più predisposto a cercare il lancio lungo verso gli attaccanti.
CASELLA (maglia 27) – Meno coinvolto in fase di impostazione rispetto al compagno di reparto, ma si fa trovare sempre attento quando c’è bisogno. La statura lo aiuta a sovrastare fisicamente gli attaccanti avversari.
MAZZALI (maglia 3) – Meno intraprendente rispetto a Iglio, preferisce presidiare la sua zona per consentire a Senigagliesi di spingere in continuazione. Un po’ impreciso nelle uscite palla al piede.
DI BARTOLO (maglia 6) – Teoricamente Il meno tecnico del centrocampo presentato in questa occasione, ma nel primo tempo col passare dei minuti fa crescere il livello – anche tecnico – della sua partita. Prova a rendersi pericoloso con un paio di conclusioni da fuori, ma entrambe le volte la palla finisce sul fondo senza particolari pericoli. Però la sua potenza può essere un’arma. (dal 28 s.t. MAZZA G. (maglia 24) Entra quando il Mesola è padrone del campo dopo il pareggio e fa un po’ fatica a farsi notare, perché la SPAL pensa più a riorganizzarsi che a costruire).
RICCI (maglia 10) – Si fa vedere e cerca di aiutare in più zone del campo, com’è giusto che faccia il perno della squadra nonché il giocatore più esperto presente nella rosa. Oltre alla presenza, però, ci mette anche la calma e la tranquillità che ci si aspetta da uno della sua esperienza. Si rende pericoloso a ridosso della mezz’ora di gioco con un destro a lato di poco. (dal 35 s.t. MAZZA L. (maglia 5) – Può mettere in discussione la titolarità di Ricci, perché sembra avere più energie – forse dovute anche all’età e alla struttura fisica diversa – e più sfrontatezza. Mette in mezzo la punizione dalla quale nasce il gol annullato a Cozzari, nel finale prova anche un tiro dal limite che viene respinto).
MALIVOJEVIC (maglia 8) – Le magie di cui è capace e di cui si è a lungo parlato non si sono viste. La sua intelligenza tattica quella sì. Sbaglia pochissimo, ma non incanta perché sceglie di mettere la sua qualità al servizio della squadra per far girare al meglio la palla nella zona nevralgica del campo. Con l’uscita di Carbonaro si sposta più avanti, facendo un po’ più fatica (dal 38 s.t. PREZZABILE (maglia 18) – Rimane in campo troppo poco per essere anche solo lontanamente giudicato).
SENIGAGLIESI (maglia 11) – Inizia con serpentina e assist al bacio per Gaetani dopo appena sei minuti di gioco. Sicuramente è il giocatore che nelle prime fasi cerca di più l’uno contro uno o comunque lo spunto per creare veri pericoli alla difesa avversaria. Offre anche qualche recupero e corsa all’indietro. Al 57′ crea un’altra grande occasione scambiando palla con Carbonaro, per poi concludere con un tiro a fin di palo. Al 97′ pennella la palla per Cozzari che vale la vittoria della SPAL. Man of the match.
CARBONARO (maglia 7) – Cerca di lottare sui vari palloni che arrivano e gli va riconosciuto, ma poche volte riesce nel suo intento. Il primo tiro della sua partita arriva al 21′ e finisce molto distante dalla porta. Sempre nel primo tempo sembra avere tempo e spazio (dopo aver rubato palla al difensore) per mettere in porta Gaetani, ma il passaggio non è preciso. La cosa migliore della sua partita la compie poco prima di uscire, quando realizza un bel uno-due con Senigagliesi. Può essere prezioso come 9 tattico. (Dal 15′ s.t. COZZARI (maglia 21) – Entra nel momento in cui il Mesola spinge di più e viene risucchiato dalla situazione sfavorevole: non si nota molto fino a quando non mette in rete la palla del 2-1 al 90′, ma l’arbitro annulla tutto. Tuttavia è sempre lui al 97′ a bucare la rete di testa e a regalare la vittoria ai biancazzurri: esordio da sogno con un gesto tecnico tutt’altro che banale).
GAETANI (maglia 14) – Suo il primo sigillo della stagione, freddando il portiere dopo la grande azione di Senigagliesi: sicuramente il miglior modo per presentarsi ai nuovi tifosi. Svaria molto sul fronte offensivo, certe volte sembra anche svolgere la funzione di seconda punta accanto a Carbonaro. Al 35′ ha un ottimo spunto e serve in area Ricci, che non riesce ad arrivare puntuale all’appuntamento col gol. Avrebbe anche l’occasione per raddoppiare a fine primo tempo, ma non riesce a controllare bene il pallone e ad anticipare il portiere in uscita. (dal 35 s.t. BARAZZETTA (maglia 22) – Si guadagna una buona punizione dal limite dell’area a pochi minuti dalla fine, dalla quale però non nasce nessun pericolo, perde un paio di palloni sulla trequarti).