Il debutto in campionato della nuova SPAL dentro a un Mazza gremito, si trasforma in un incubo con una sconfitta bruciante con la neopromossa Fratte Terme per 1-2 arrivata in piena recupero. Una specie di crudele contrappasso per la vittoria strappata al Mesola con le stesse modalità sette giorni prima.
VOTO DI SQUADRA 5 – Ok, c’è l’attenuante della partenza in ritardo, della scarsa conoscenza, della condizione fisica non buona. Ma a differenza di quelli della SPAL i giocatori del Fratta Terme sono tutti lavoratori. Tutta gente che si allena di sera, per passione. Gente che conosce il pane duro del dilettantismo e interpreta queste partite con lo spirito di sacrificio che evidentemente ancora non è parte integrante dei biancazzurri. Il divario fisico, tecnico e tattico è stato annullato dall’abnegazione e dalla furbizia dei forlivesi. La SPAL non è riuscita ad avere fluidità, né a prevalere nei duelli. Si è affidata ai guizzi dei singoli, che però sono stati sovrastati dalla forza del collettivo.
GIACOMEL 6 – Inoperoso per oltre un’ora di gioco, sporca i guantoni a metà ripresa inoltrata con un colpo di testa di Ndiaye molto centrale. I pericoli si fanno sempre più concreti nell’ultima mezz’ora quando dopo due buone uscite di pugno sugli angoli velenosi di Gallo, arrivano i gol di Miraglia e di Candoli in pieno recupero, su cui può fare relativamente molto poco.
IGLIO (maglia 17) 5 – La SPAL costruisce molto sulla fascia opposta e questo lo rende abbastanza assente in fase offensiva, se non per un appoggio volto ad armare il mancino di Mazza (respinto) e un secondo che viene respinto agevolmente dalla retroguardia ospite. Spende il giallo al 27′ con una scivolata in ritardo su Pezzi, rischiando la frittata nel finale con una spazzata in corner non lontano dallo specchio.
DALL’ARA 5,5 (maglia 13) – Dirige il reparto arretrato con una buona dose di personalità, cercando di tenere la linea della difesa alta. Il primo campanello dall’allarme suona al 13′ quando svirgola sul gol annullato ospite che viene in un certo senso oscurato dalle maggiori amnesie del compagno di reparto. Attento in anticipo aereo e nella costruzione dal basso durante il corso del primo tempo, perde anche lui la bussola nel secondo.
CASELLA 5 (maglia 27) – Un netto passo indietro rispetto alla buona prestazione con il Mesola. Di testa c’è sempre, ma viene completamente mandato in cortocircuito dal velo sullo schema da corner che porta alla conclusione di Sedioli, fuori di poco. Altro errore da matita blu è sicuramente quello di una manciata di minuti successivi in cui si addormenta con la palla tra i piedi, favorendo il recupero da cui nasce il gol ospite (poi annullato).
MAZZALI 5 (maglia 3) – Fa il suo in fase di non possesso, gestendo con attenzione i pericoli provenienti dalla destra generati principalmente da imbucate di Gallo. Tanti, troppi errori in fase di possesso che non sono giustificati dalla categoria.
COZZARI 5 (maglia 21) – Non particolarmente coinvolto nella fase di possesso, è comunque preciso quando viene chiamato in causa. Poco prima dell’azione da cui nasce il rigore, si conquista bene il fondo leggendo perfettamente il bel pallone di Malivojevic. Cestina l’opportunità del vantaggio all’ora di gioco calciando molto alto da buona posizione con il destro, su invito di Barazzetta (dal 30′ s.t. MAZZA G. 5 (maglia 20)-Entra nel finale senza riuscire a incidere. Rischia tanto perdendo un duello fisico con Ndiaye che lo lancia da solo contro il portiere. Chiude la sua gara con una bruttissima apertura per Senigagliesi completamente fuori giri).
MAZZA L. 5,5 (maglia 4) – Ci mette un po’ a carburare ma, con il susseguirsi dei minuti, inizia sempre di più a essere una costante nella fase del recupero di palloni sulla trequarti difensiva. Nella seconda frazione inizia a soffrire un po’ di più la fisicità del centrocampo ospite e deve spendere un fallo da ammonizione per rimediare a un’amnesia di Mazzali che s’era fermato a protestare per una rimessa laterale (dal 13′ s.t. DI BARTOLO 5,5 (maglia 6) – Inizialmente sembra dare ordine a geometria al reparto ma con le squadre così lunghe, si perde anche lui nel finale caotico).
MALIVOJEVIC 6 (maglia 8) – In avvio prova tanto la giocata verticale, anche forzando (e sbagliando) in più di qualche circostanza. Il tocco di palla è però da giocatore di altra categoria e lo rende subito noto al Mazza con una magia sul fondo porta dalla destra, da cui nasce l’episodio del rigore. Cavalca l’onda dell’entusiasmo cercando il gol con un tiro a giro da fuori area che esce di poco nel recupero del primo. Cala tanto nella ripresa e viene sostituito forse anche in ritardo (dal 21′ s.t. 18 PREZZABILE 5,5 (maglia 18) – Copia e incolla del discorso su Di Bartolo. Sembra partire con l’atteggiamento giusto, salvo poi perdersi nel finale senza incidere).
GAETANI 5 (maglia 14) – Pronti, via, si inserisce bene sulla corsia mancina e mette una buona palla tesa che viene controllata da Lombardi in uscita. Sembra la premessa per una gara spumeggiante che non viene tuttavia mai stappata (dal 21′ BARAZZETTA (maglia 24) 6 – Entra con la giusta cattiveria per incidere sul risultato. Dopo trenta secondi dall’ingresso ha subito la chance per riportare avanti i suoi, ma il suo mancino sul primo palo viene controllato in due tempi da Lombardi. Cerca maggiore fortuna una decina di minuti dopo, con uno scambio nello stretto con Carbonaro che lo porta a concludere a giro sul secondo palo che viene deviato in corner. Sfortunato).
SENIGAGLIESI 6,5 (maglia 11)- Il più vivace e sicuramente il migliore dei suoi nell’arco dei novanta minuti. Parte dalla sinistra, ma si fa trovare ovunque su tutta la linea della trequarti, non dando alcun punto di riferimento alla retroguardia ospite che prova sempre a circondarlo. Nel secondo tempo sembra pronto ad essere ripagato del lavoro sporco con uno splendido assist per la testa di Carbonaro che spreca clamorosamente.
CARBONARO 6 (maglia 7) – Tanto lavoro in fase di smistamento lì davanti, ma pochi pericoli concreti per il portiere avversario. Elegante nel toccare un pallone per Senigagliesi con il tacco che costa il primo giallo del match a Siboni. Si ripete con un gran movimento in protezione palla che costringe all’ammonizione anche Panzavolta. Crede nella giocata di Malivojevic sulla destra alla mezz’ora, andando a colpire e procurandosi il rigore che trasforma con grande freddezza. Nel finale cala tanto anche lui, divorandosi la chance del 2-1 spendendo fuori di molto con un colpo di testa da centro area piuttosto semplice (dal 41′ s.t. LANZA (maglia 25) s.v. – Dentro nel finale per provare a riempire l’area).
ALL. DI BENEDETTO 5,5 – La sua prima in campionato si trasforma in un vero e proprio film horror. La SPAL soffre tremendamente l’intensità della squadra forlivese, costruendo veramente poco per impensierire la linea difensiva a tre degli avversari. Dopo aver trovato il vantaggio grazie alla giocata del singolo, la gara sembrava abbastanza in discesa ma il vistoso calo fisico di metà ripresa (così come accaduto con il Mesola), condiziona vistosamente il finale di gara. Può solo provare a lavorare sul campo, magari con l’aiuto della società per un rinforzo di peso in attacco.