Per la terza giornata del campionato di Eccellenza la nuova SPAL ospiterà il 14 settembre (ore 15.30) il Massa Lombarda al “Paolo Mazza”. La realtà del Massa Lombarda è quella di una piccola squadra che si può definire a conduzione familiare visto che dal 1992 è sostenuta dalla famiglia Aresu. Nonostante rappresenti una comunità non certo enorme – poco più di 10mila abitanti – la società ha trascorso sette degli ultimi dieci anni in Eccellenza, facendosi valere. Per familiarizzare meglio con questa squadra abbiamo fatto due chiacchiere con il presidente Giampiero Aresu.

Ci presenta un po’ in sintesi la società, descrivendone il percorso negli ultimi anni?
“Io sono presidente da vent’anni, mentre prima di me c’era mio padre Elio (dal 1992 al 2005). Ormai abbiamo fatto la storia: la nostra è una piccola società, di un piccolo paese, che negli anni, pur continuando a portare avanti i pensieri e i programmi, ha sempre cercato di fare il passo lungo quanto la gamba. Diciamo che a me piace arrivare e non solo partire. Negli ultimi anni abbiamo fatto l’Eccellenza, tranne per la stagione precedente alla pandemia e quella subito successiva, in cui siamo rimasti un po’ in Promozione, tornando poi da tre anni in Eccellenza. Speriamo di continuare con questa categoria perché ci piace: siamo sempre un po’ al limite, ma contiamo di rimanere”.

Lei invece di cosa si occupa in ambito professionale?
“Io sono un imprenditore: ho un’azienda alimentare che produce prodotti da forneria, soprattutto grissini”.

L’Eccellenza è una categoria che ormai conoscete bene: come valuta i valori in campo in questo girone? Ci sono davvero squadre che possono mettere in discussione le ambizioni della SPAL?
“Penso che ogni campionato abbia i suoi giocatori: per assurdo in Eccellenza prendere giocatori da serie A non garantisce la promozione. Per esempio: il Mezzolara è la società più accreditata per salire di categoria dopo la SPAL, perché ha cercato di portare a casa tutti i migliori giocatori dell’Eccellenza in modo da vincere il campionato. Per quanto riguarda la SPAL, essendo che nessun dirigente o giocatore conosce più di tanto la categoria, sicuramente avrà un po’ di difficoltà da pagare, è normale, soprattutto all’inizio: pur avendo l’organico sulla carta più forte deve fare i conti con la categoria in cui gioca. Chiaramente hanno preso giocatori di qualità senza badare a spese, ma bisognerà vedere se questi riusciranno a scendere e adattarsi a un campionato come questo”.

I vostri obiettivi invece quali sono?
Sicuramente quello di salvarci il prima possibile“.

Domenica scorsa l’allenatore del Santarcangelo ha detto di aver notato un po’ di tensione nei suoi giocatori per via dell’appuntamento con la SPAL: lei invece cosa percepisce all’interno della sua squadra? Ci sarà senz’altro voglia di emulare il Fratta Terme. 
Penso che i nostri giocatori come primo obiettivo abbiano quello di figurare bene davanti a un pubblico importante come quello del Paolo Mazza, essendo anche che non gli ricapiterà spesso nella loro carriera. Io non ho particolari tensioni o cose del genere: come succederà sempre in questo campionato, tutte le squadre verranno a Ferrara per fare bella figura, e questo è il minimo che la SPAL si deve aspettare. Sarà un po’ come giocare contro la Juventus o l’Inter tutte le domeniche“.

Come riassumerebbe l’impatto con questo campionato nelle due partite giocate finora?
Noi per una serie di motivi abbiamo dovuto rifare completamente la squadra, tenendo solo 4/5 giocatori dell’anno scorso. Abbiamo ancora bisogno di giocare e lavorare insieme per capire le caratteristiche dei giocatori stessi, e come succede in questi casi serve affiatamento. Vedo sicuramente dei buoni valori che vanno consolidati“.

I vostri giocatori sono tutti lavoratori? E da chi la SPAL si dovrebbe guardare attentamente?
Noi abbiamo tutti ragazzi studenti o lavoratori, non professionisti. Sono ragazzi che vengono a allenarsi la sera dopo una giornata di lavoro o studio, e questo va sicuramente rispettato: siamo una squadra giovane e quindi abbiamo l’entusiasmo tipico, essendo anche di breve costruzione. Per quanto riguarda la SPAL, oggi il calcio è bello anche per le sue variabili, non è più come qualche anno fa dove era tutto meno evoluto e i ruoli erano più rigidi: oggi i ruoli si scambiano di più, anche se sicuramente gli attaccanti hanno come obiettivo fare gol, ma tutto sommato non c’è un giocatore più pericoloso dell’altro, siamo molto compatti e tutti saranno da tenere controllati“.

In merito alla partita del girone di ritorno, avete già idea di come organizzare il grande afflusso di tifosi biancazzurri? Giocherete in casa o prenderete in considerazione altri stadi della zona?
Il mio obiettivo è quello di portare i tifosi spallini a Massa Lombarda perché per me è un orgoglio, quindi non vorrei cercare soluzioni alternative. Il mio programma è cercare di capire da qui a gennaio quanti tifosi si muovono: se parliamo di numeri come 300 tifosi possiamo ospitarli, se sono sui 1000 sicuramente si troverà una soluzione alternativa. In realtà ne abbiamo già molte: io vorrei magari creare una sorta di prevendita con un numero chiuso, dove nessuno può muoversi senza biglietto, in modo da sapere già cosa dobbiamo aspettarci. Sicuramente però dobbiamo aspettare il parere del prefetto, del questore e della Digos: purtroppo non sono cose che decidiamo noi e ovviamente dobbiamo sottostare a quello che ci viene detto dalla sicurezza, ma confido nel tempo che abbiamo da qui a gennaio per organizzarci nel modo migliore“.

Il cammino finora:
Coppa: Sanpaimola-Massa Lombarda 2-4
1^ giornata: Futball Cava Ronco-Massa Lombarda 2-0
2^ giornata: Massa Lombarda-Osteria Grande 1-1
Coppa Italia: Massa Lombarda-Mezzolara 1-4

Sito ufficiale dell’ASD Massa Lombarda Calcio:
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