La SPAL ottiene il suo secondo successo consecutivo in campionato, battendo il Massa Lombarda 2-0 davanti a oltre 4000 spettatori. Le reti di Senigagliesi e Iglio arrivate nei primi 23 minuti di gioco consentono agli uomini di Di Benedetto di muovere ulteriormente la propria classifica e avvicinarsi alle posizioni di vertice.
Per la gara contro i bianconeri il tecnico siciliano conferma l’undici sceso in campo nella partita di Santarcangelo: il 4-3-3 vede Giacomel in porta, la linea difensiva composta da Iglio, Dall’Ara, Mambelli e Mazzali, a centrocampo Cozzari, Ricci e Malivojevic, tridente offensivo con Barazzetta, Senigagliesi e Carbonaro.
L’approccio alla partita della SPAL è molto positivo: sia perché al primo vero affondo un ottimo filtrante di Malivojevic mette Senigagliesi nella condizione di superare il portiere avversario con un bel tocco di esterno sul palo lontano, sia perché per tutta la prima frazione di gioco la squadra è riuscita a mantenere una pressione costante sugli avversari in entrambe le fasi, limitando tantissimo le possibilità di gioco degli ospiti.
La fase di non possesso si è dimostrata ancora una volta solida, anche se due situazioni spesso proposte dai ravennati hanno creato un po’ di confusione nei movimenti difensivi spallini. La prima, con i bianconeri in fase di transizione offensiva, ha visto due attaccanti attaccare centralmente con decisione la profondità costringendo Dall’Ara e Mambelli a ripiegare rapidamente verso la propria porta, mentre gli esterni offensivi romagnoli tenevano una posizione alta ai limiti dell’area di rigore costringendo Iglio e Mazzali a una marcatura a uomo: la profondità creata dagli avversari ha messo in difficoltà la linea mediana spallina, un po’ lenta nel compattare le linee lasciando tanto campo al Massa Lombarda per attaccare la porta in una situazione di potenziale pericolosità.
La seconda situazione critica è stato il fraseggio bianconero al limite dell’area di rigore: se i reparti hanno lavorato bene nel chiudere le linee di passaggio per il filtrante in area di rigore, si è percepita una componente di apprensione quando i romagnoli hanno cercato l’ingresso in area con azioni personali in dribbling. In tutte le altre situazioni la squadra si è invece disimpegnata bene e con sicurezza, riuscendo a portare una buona pressione su tutte le linee di possesso avversarie. Anche il supporto alla fase difensiva degli attaccanti è stato buono, e gli esterni offensivi hanno supportato bene le catene laterali.
In fase di possesso la SPAL è sembrata fare progressi rispetto alle recenti uscite: la circolazione della palla è stata buona, così come l’appoggio e la ricerca degli esterni, sia in fase di costruzione pura sia nell’attacco alla profondità. In mezzo al campo è evidente la differenza tecnica tra il centrocampo spallino e quello avversario, anche se tanti errori in fase di possesso sembrano legati ad un pizzico di superficialità nelle giocate semplici. Rispetto alle ultime uscite la ricerca della palla lunga è stata meno frequente e il coinvolgimento di Carbonaro per giocate sui piedi è sembrato più efficace nel contesto dei movimenti di squadra.
Da rivedere invece la gestione delle ripartenze negli ultimi venti minuti di partita, quando il possesso è stato maggiormente a favore del Massa Lombarda: la SPAL si è disimpegnata bene nei raddoppi e nei recuperi, ma è stato evidente come la ricerca frettolosa di una palla profonda abbia portato a una bassa efficacia (mai la giocata ha messo un giocatore spallino in una chiara situazione di pericolosità), e abbia di fatto riconsegnato rapidamente palla agli avversari, esponendo la squadra di Di Benedetto a una transizione negativa rapida, resa più complessa da una forma fisica ancora non perfetta.
La vittoria è arrivata con un risultato mai messo realmente in discussione, con una prestazione positiva all’interno di una settimana appesantita dall’impegno di coppa: è un risultato di valore che sarà un carburante importante per un gruppo che, creato poco più di un mese fa, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita deve veder crescere la propria forma fisica, la propria conoscenza, e la consapevolezza dei propri mezzi. La sfida di sabato 20 settembre a Budrio contro il Medicina Fossatone sarà un banco di prova interessante per capire a che punto del proprio percorso di crescita si trova la SPAL, a maggior ragione perché i bolognesi arrivano da un buon momento di forma.
— Andrea Coletta, 41 anni, è allenatore UEFA B dal 2013 e negli ultimi anni ha lavorato come direttore tecnico in ambito dilettantistico.