Per la seconda trasferta stagionale in campionato, la SPAL affronterà il Medicina Fossatone in quello che sarà un altro esame per tentare di dare continuità alle due vittorie consecutive fatte finora.
Alle 15.30 di sabato allo stadio “Pietro Zucchini” di Budrio, la formazione di mister Di Benedetto si troverà davanti una società a conduzione familiare, gestita dalla famiglia Moroni dal 2013. Da otto anni in Eccellenza, il Medicina Fossatone è un gruppo consolidato ma ricco di scommesse, le quali spesso sono state la fortuna della stessa società. Per conoscere più a fondo la realtà giallorossa abbiamo scambiato due chiacchiere con il direttore generale Cristian Moroni.
Ci può raccontare la storia della società e il suo percorso negli ultimi anni?
“Il Medicina Fossatone nasce dalla fusione del vecchio Medicina Calcio e del Fossatone nell’ormai lontano 2013. Questa è quindi una società nata da me e mio fratello Claudio, il quale è l’attuale presidente, con il prezioso supporto dell’ex presidente Donato Bressan e il consigliere Mauro Bambi. Abbiamo pensato potesse essere una bella idea, considerando che il vecchio Medicina Calcio scarseggiava di personale, così come il Fossatone non riusciva ad avere delle strutture adeguate. Una volta avvenuta la fusione siamo ripartiti dalla Prima categoria, in cui abbiamo vinto il campionato e siamo andati in Promozione. Da lì abbiamo passato due anni complicati nella categoria, addirittura vincendo i playoff ma non riuscendo a salire. Nella stagione 2017/2018, invece, siamo poi saliti in Eccellenza, vincendo il campionato e anche la Coppa Italia di categoria. Nei primi anni in Eccellenza ci siamo dovuti ambientare: in quelle stagioni infatti riuscivamo a salvarci spesso nelle ultime giornate. Ora combattiamo sempre per la zona playoff, terminando il nostro campionato in quinta e sesta posizione. Insomma possiamo ritenerci soddisfatti, anche per ciò che abbiamo raggiunto negli ultimi dieci anni. Il nostro settore giovanile ora conta all’incirca 400 tesserati rispetto ai 140 iniziali. Abbiamo inoltre degli impianti sportivi di livello: cinque campi a undici in erba naturale, un campo a otto in erba sintetica e un campo a cinque sempre in sintetico. Per finire stiamo sviluppando un progetto per terminare i lavori di una piccola palestra. Poi tutte le domeniche abbiamo la tribuna piena, raggiungendo quello che era uno dei nostri primi obiettivi: riportare la gente allo stadio. Possiamo anche dire di essere una società che ha portato più di qualche giocatore nelle categorie importanti: uno su tutti è Youssef Maleh, attuale giocatore del Lecce”.
Di cosa si occupa professionalmente il presidente? E i giocatori?
“Il presidente e io abbiamo un’attività a Fossatone dal 1977. Il suo nome è ‘Trattoria Fossatone’: è parecchio faticoso, ma la nostra passione per il calcio ci spinge ogni giorno a fare quello che facciamo. Un fuoco che anche la nostra squadra ha, poiché la maggior parte di loro sono giovani lavoratori o studenti”.
Sono quasi otto anni che il Medicina Fossatone milita in Eccellenza: che idea s’è fatto sui valori del girone di quest’anno?
“Il girone B è sempre passato un po’ in sordina: d’altronde, se confrontato con le spese fatte nel girone A, anche le retrocesse qui potrebbero vincere. Tuttavia, dopo finali e spareggi di coppa, posso constatare che il girone B ha sempre fatto una bella figura. Questo perché obiettivamente il livello sta crescendo, a tal punto che già l’anno scorso, a parer mio, si è livellato con il girone A. Quest’anno poi sarà un girone veramente competitivo: per dirlo mi basta solo nominare la presenza di squadre come la SPAL o il Mezzolara, per non parlare anche del Castenaso. Penso che in generale il campionato d’Eccellenza sia molto sottovalutato, perché siamo a un livello di semiprofessionismo che spesso regala buoni calciatori in serie D”.
Finora il Medicina Fossatone ha registrato 4 punti in 3 partite, perdendo solo con la capolista del girone Cava Ronco. In generale come valuta questo inizio di stagione dei suoi?
“Penso che il Futball Cava Ronco sia una squadra super attrezzata, ma sono anche corti numericamente. A mio avviso, durante la stagione, potrebbe perdere qualche colpo a causa di eventuali infortuni. Una situazione che si è verificata anche da noi: quest’anno abbiamo cambiato molto, a partire dal mister e il suo staff fino ai protagonisti in campo. Abbiamo un organico giovane che molto probabilmente potrà peccare d’inesperienza, ma siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Siamo poi partiti con degli infortuni piuttosto importanti che ci stanno condizionando, ma faremo il possibile”.
Per molti la sfida contro la SPAL porta con sé un po’ di agitazione ed emozione: per la sua squadra è lo stesso?
“Affrontare la SPAL non può che essere motivo d’orgoglio per la nostra società, che peraltro ha affrontato anche il Bologna in un’amichevole precampionato a Casteldebole. È bello perché il Medicina comincia a farsi conoscere, dunque questo significa che abbiamo lavorato bene in questi anni e siamo cresciuti sempre di più. Tornando alla SPAL, avere anche la possibilità di entrare in uno stadio che ha visto la serie A è emozionante. I ragazzi sono pronti, ma è chiaro che mentalmente devono abituarsi, specie al tifo stupendo di questa piazza che non merita di essere qui. Il livello tecnico è nettamente diverso, ma daremo il 100%”.
Secondo lei quale squadra può seriamente complicare il cammino della SPAL?
“A mio avviso per la SPAL non sarà facile affrontare questo campionato, perché questa è una categoria che se presa con sufficienza rischia di farti male. È chiaro che una società come questa porta attenzione e blasone a questo campionato, ma ci sono alcune squadre che potrebbero renderle la vita difficile. Una su tutte è il Mezzolara, squadra che tre anni fa è retrocessa dalla serie D dopo ben 17/18 anni di permanenza. È una squadra importantissima, guidata da un allenatore davvero bravo per la categoria. Poi quest’anno mi sembrano ancora più completi: hanno un potenziale economico alto e per questo sono riusciti a rinforzare un organico che già l’anno scorso era superiore. Oltre a loro, però, mi sento di segnalare anche il Castenaso. Ha un’ossatura importante e può dire la sua nei playoff, così come il Pietracuta, il quale ha 8 giocatori su 11 che sono passati per la nazionale di San Marino”.
Da Medicina a Budrio, ci sarà una grande affluenza da parte del tifo biancazzurro: cosa significa per voi e come vi siete organizzati per accoglierlo?
“Come dicevo prima, il tifo biancazzurro è spettacolare e per questo stiamo cercando di organizzarci per accoglierlo nel migliore dei modi. Sono giorni che lavoro solo per loro, rimanendo al telefono per ore con la prefettura e il sindaco. Purtroppo non riusciremo a giocare in casa perché la partita è prevista nello stesso giorno della festa paesana, che mobilita un grande quantitativo di persone. Per motivi di sicurezza, dunque, abbiamo deciso di andare a giocare sul sintetico di Budrio, dove credo che 500/600 tifosi biancazzurri potranno starci senza problemi. Averli come spettatori è un’occasione per noi, perché contribuiscono a pubblicizzarci e a far conoscere la realtà del Medicina Fossatone”.
Il cammino finora:
* Coppa Italia: Mezzolara – Medicina Fossatone: 1-0
* 1^ giornata: Solarolo-Medicina Fossatone 1-1
* 2^ giornata: Medicina Fossatone – Futball Cava Ronco 0-1
* Coppa Italia: Medicina Fossatone – Sampaimola 3-0
* 3^ giornata: Pietracuta – Medicina Fossatone 1-3
Sito ufficiale dell’ASD Medicina Fossatone: https://medicinafossatone.it/
La scheda su Tuttocampo.it: https://www.tuttocampo.it/EmiliaRomagna/Eccellenza/GironeB/Squadra/MedicinaFossatone/1000146/Scheda
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