Amarezza, delusione e incredulità: così si possono riassumere le emozioni alla base delle dichiarazioni del direttore sportivo Mirco Antenucci dopo l’1-0 subito a Budrio contro il Medicina Fossatone. La SPAL ha collezionato due sconfitte in quattro partite di campionato e non sta facendo ciò che aveva in mente di fare per sbaragliare la concorrenza nel campionato d’Eccellenza.
ANALISI – “Si fa fatica a commentare una partita così che sarebbe dovuta finire 5-0 per noi. Perdere così fa male. Abbiamo tirato 15 volte verso la loro porta, mentre loro con zero tiri sono usciti dal campo con la vittoria. La partita è stata giocata in modo giusto, ma se poi hai dei limiti nel buttarla dentro rischi di tornare a casa senza punti. Mi dispiace per i ragazzi e per la gente che ogni volta ci segue. Dobbiamo capire però che se in partite come questa si fa fatica a fare gol, dobbiamo cercare almeno di non subirne”.
CONCRETEZZA – “Le occasioni sono arrivate anche dalle mezzali. Poi in squadra probabilmente manca un giocatore con determinate caratteristiche e la proprietà lo sa, conoscono il mio pensiero. Però in troppe occasioni siamo stati leggeri e non adeguatamente cattivi. Bisogna voler far gol e spaccare la porta. La stessa mentalità bisogna poi averla anche dietro per evitare le ribattute come quella che ha generato il gol. In partite come quella di oggi basta una palla buttata a caso nella metà campo per parlare di un risultato che sarebbe dovuto essere completamente diverso”.
RIPARTIRE – “Venivamo da un’ottima settimana dopo due vittorie e un pareggio senza subire gol. Io penso che anche oggi la prestazione sia stata fatta: i ragazzi ci hanno provato e hanno lottato, anche in inferiorità numerica. Tuttavia quello che dico io non vale per cambiare le cose, perché poi in fin dei conti si parla di una sconfitta dopo 90 minuti che dovevano finire 5-0 per noi”.
ESPULSIONE DI GIACOMEL – “L’ho già detto: queste squadre qui non giocano, rinunciano. Me lo sono segnato e il Medicina ha superato la linea di centrocampo per la prima volta al 40′ del primo tempo. Da qui è chiaro che tu hai voglia di attaccare e di far gol: così facendo ti sbilanci e a volte capita di avere una disattenzione. Sul fallo di Giacomel non so cosa dire, perché non si è capito molto, ma è chiaro che in queste situazioni devi essere più attento e lucido”.