Cambia la categoria, ma non cambia il senso di umiliazione che la SPAL finisce col trasmettere ai suoi tifosi: a “Budrio” i biancazzurri cedono 1-0 contro il Medicina Fossatone mostrando ancora una volta le loro lacune in fase di concretizzazione. conta poco recriminare a gran voce sull’ingiustizia del risultato a fronte della differenza di predominio territoriale, perché è bastato un episodio sfavorevole per consegnare alla squadra la seconda sconfitta in quattro gare di campionato. Non certo il cammino che ci si aspettava a fronte delle premesse d’agosto.
VOTO DI SQUADRA 5 – Questo succede quando una squadra domina un tempo intero senza capitalizzare le occasioni create. Primo tempo in cui ha giocato solo la SPAL, con almeno cinque tra occasioni nitide e situazioni di pericolo in cui poteva arrivare un gol. Nella ripresa non cambia il copione, poi però i biancazzurri vanno in blackout totale in cinque minuti in cui prima Iglio causa il rigore con il braccio largo (ma già Mazzali aveva sbagliato completamente la lettura dell’azione), poi un buco clamoroso costringe Giacomel all’uscita disperata in cui atterra Valente e si prende il rosso. Finale disordinato e senza criterio, in cui la SPAL non va nemmeno vicino al gol del pareggio. La prestazione lascia due grossissime preoccupazioni, una per tempo: la prima è che davanti manca davvero un giocatore a cui affidarsi dentro l’area e questa è ormai una certezza; la seconda è che anche la difesa che finora aveva ben figurato stavolta è uscita dal campo a metà ripresa iniziando a fare acqua da tutte le parti. Sconfitta inaccettabile per una squadra che tutta la settimana si allena e non fa nient’altro, contro ragazzi che si allenano dopo l’università o il lavoro.
GIACOMEL 6 – Inoperoso per tutto il primo tempo, anche grazie all’intervento fondamentale di Mambelli su El Bouhali che aveva calciato a botta sicura in chiusura di prima frazione. Bravo in avvio di ripresa a mettere la mano sulla punizione a giro di Selleri. Para anche il rigore allo stesso Selleri, poi non può nulla sul tap-in di El Bouhali con i compagni poco reattivi. Il buco difensivo clamoroso lo costringe all’uscita disperata in cui travolge Valente e gli costa l’espulsione: viene cacciato lui, ma è uno dei meno responsabili nell’occasione.
IGLIO (maglia 17) 4,5 – Si propone tanto in avanti, ma si vede subito che non è proprio giornata: dei diversi cross la maggior parte sono sbagliati, e anche più di qualche pallone perso nel tentativo di infilarsi centralmente nella difesa avversaria. Nel complesso riesce anche a rientrare in difesa e rimediare ai suoi errori, però si rende responsabile nei due episodi chiave che svoltano la partita. Prima sbaglia completamente nell’episodio del rigore con il braccio largo sul cross di El Bouhali, poi si fa infilare alle spalle da ultimo uomo lasciando la prateria a Valente che viene atterrato da Giacomel (dal 25′ s.t. LUCIANI (maglia 22) 6 – Costretto all’esordio a freddo e improvviso dopo il rosso a Giacomel. Due prese sicure e poco più, giusto per prepararsi alla prossima che giocherà, con ogni probabilità, da titolare).
MAMBELLI (maglia 2) 5 – Sfrutta il fisico nel corpo a corpo con Amaducci e si disimpegna bene anche con i piedi, sia nel possesso e sia quando c’è da allontanare il pallone senza fronzoli. Grandissimo intervento sul finire di primo tempo su El Bouhali che si era ritrovato il pallone tutto solo in area e aveva colpito di collo pieno da pochi passi. Fino all’ora di gioco una partita praticamente da 7, poi perde completamente la bussola nella ripresa ed è colpevole anche lui nel buco in contropiede con cui il Medicina conquista la superiorità numerica.
DALL’ARA (maglia 13) 5 – Meno sollecitato rispetto al compagno di reparto, ne esce pulito e ordinato con gli interventi giusti nel primo tempo. Bene a metà con i lanci lunghi a tagliare il campo all’indirizzo delle ali, a volte utili, a volte fuori misura. Anche lui non ineccepibile nell’azione del rosso a Giacomel, non riesce a tenere a galla il crollo verticale dell’intero reparto.
MAZZALI (maglia 3) 5 – Gioca con il freno a mano tirato. Dietro se la cava fino all’ora di gioco, poi però si fa infilare alle spalle da El Bouhali che va a crossare e conquista il rigore. Davanti qualche sovrapposizione, ma nessun cross o giocata degna di nota, e per di più una palla persa dopo uno scambio positivo nel tentativo di rientrare sul sinistro invece di crossare con il destro.
COZZARI (maglia 21) 6 – Si costruisce tre occasioni nel primo quarto d’ora: sulle prime due arriva sbilanciato al tiro, con la terza, di sinistro, va più vicino al bersaglio da posizione defilata. Solito ottimo apporto in recupero palla, naufraga un po’ anche lui a metà ripresa nei cinque minuti di follia in cui la SPAL butta via la partita, finendo spesso preso in mezzo (dal 30′ s.t. MAZZA L. (maglia 4) 5,5 – Non tocca chissà quali palloni, ma gioca con grinta e consapevolezza. Paga la differenza di gamba e questo lo porta a commettere falli che, nel finale concitato, rallentano i ritmi e giovano al Medicina).
RICCI (maglia 10) 6 – Si conferma fulcro del centrocampo, sia in fase di possesso sia in rottura. Diversi palloni in verticali di qualità e anche una soluzione dalla distanza nel secondo tempo con una gran botta respinta con i pugni da Aversa. Perde lucidità alla lunga, ma rimane uno dei giocatori che prende più iniziativa.
PREZZABILE (maglia 18) 5 – Ha due grandi occasioni in avvio di gara, prima deviando bene il cross di Barazzetta, poi con un tiro sporcato che va a centimetri dal palo. Pare però giocare sotto ritmo, e infatti concede l’unica occasione del primo tempo al Medicina con un pallone regalato a centrocampo. Spreca una gran palla di Senigagliesi in avvio di secondo tempo, calciando centrale addosso al portiere (dal 13′ s.t. CHAZARRETA J.C. (maglia 19) 5,5 – Prova a combinare qualcosa dopo le buone impressioni dello spezzone in coppa, la sua conclusione potente finisce sull’esterno della rete a metà ripresa. Calcia malissimo da buona posizione sul cross messo dentro da Senigagliesi, poi ci riprova a ridosso del novantesimo con un sinistro potente bloccato da Aversa).
BARAZZETTA (maglia 24) 5,5 – Subito molto vivace, mette dentro il cross basso su cui è bravo Aversa dopo il tocco di Prezzabile. Diversi cross interessanti fatti recapitare in area, e anche la punizione battuta corta per Senigagliesi alla mezz’ora del primo tempo. Bravo nel creare superiorità, continua a mancargli quel guizzo in più negli ultimi metri, e a volte tende a strafare perdendo palla (dal 13′ s.t. GAETANI 5 – Invisibile per tutto il tempo in cui è in campo. Che la SPAL vinca o meno, è il solito cambio nei primi minuti del secondo tempo, ma puntualmente finisce con il non aggiungere nulla a una squadra che ha assolutamente bisogno di idee e freschezza offensiva).
SENIGAGLIESI (maglia 11) 5,5 – Prima parte un po’ più fumosa del solito, in cui fatica a mettere in campo ciò che vorrebbe fare. Ha sui piedi però il miglior pallone per il vantaggio quando sullo schema da punizione battuta da Barazzetta calcia potente di prima con il destro dal limite e va a centimetri dal palo. Non è il solito giocatore che si carica sulle spalle la squadra, anche se ci prova quando ne ha occasione, ma è lecito aspettarsi di più da lui.
CARBONARO (maglia 7) 5 – Conquisterebbe un rigore dopo dieci minuti, ma era in fuorigioco sul tiro di Senigagliesi e la terna non considera come giocata buona la deviazione del difensore. Suo malgrado si ritrova ad essere giudicato per l’apporto in zona gol, perché nel giocare con la squadra e creare spazi è positivo, più da seconda punta che da prima. Si abbassa molto per giocare il pallone, e questo toglie presenza offensiva alla SPAL: le sue giocate sono utili ma l’area è costantemente vuota, e a oggi va giudicato per quello (dal 35′ s.t. MAZZA G. (maglia 20) 4,5 – Apporto nullo, sotto porta e in fase di possesso, lampante negli unici due palloni toccati: un colpo di testa larghissimo e una palla persa in transizione offensiva. Ancora una volta conferma di non poter essere lui l’attaccante titolare di una squadra che vuole vincere il campionato).
ALL. DI BENEDETTO 5 – Il giudizio sul gioco creato, specialmente nella prima frazione, sarebbe anche positivo. Poi però arrivano i problemi e cioè che la squadra non segna. E se manca una punta, il che è un dato di fatto, lui deve comunque provare a trovare soluzioni alternative. Anche la difesa, fino alla scorsa giornata una certezza, nel secondo tempo si scioglie come neve al sole nel giro di pochissimi minuti. Apporto praticamente nullo dai cambi, idee di gioco quasi azzerate dopo essere passati in svantaggio. La SPAL deve (imperativo) vincere il campionato e se non si fa gol il bel gioco conta meno di zero. Due sconfitte in quattro partite sono un bilancio estremamente preoccupante.