foto Filippo Rubin

Chissà cosa ha raccontato Younes El Bouhali questa mattina ai colleghi che come lui lavorano alla Emmegi Controtelai di Mordano. Chissà se gli è toccato offrire le paste o almeno un caffè, o se questo rito si consumerà solo al prossimo allenamento del Medicina Fossatone. Non dev’essere stata comunque una giornata come le altre, di quelle tutte uguali come quando dal lunedì al venerdì si lavora e dopo si recupera il borsone dal bagagliaio della macchina e si va a lavorare. Perché sabato El Bouhali, centrocampista italo-marocchino classe 2001 cresciuto nel settore giovanile del Cesena, ha fatto gol contro la SPAL! Non un gol qualsiasi, proprio il gol del vantaggio, il gol da tre punti. Niente di clamoroso, in realtà: è bastato correre più veloce degli indolenti giocatori biancazzurri, superarne un paio e trovarsi davanti a Giacomel, che non ha avuto nemmeno il tempo di alzarsi avendo parato il rigore letteralmente tre secondi prima, e calciare in porta.

Sconfitta giusta per la SPAL? Da un punto di vista delle occasioni create no, ma quando mai nel calcio vince sempre chi merita. Di storie come queste sono piene i campionati. La SPAL ha perso contro due partite su quattro di campionato, l’ultima contro il Medicina Fossatone e vedere tutto ciò da vicino – ossia dalla tribuna dello “Zucchini” di Budrio – è stato ancora più disarmante. I giocatori del Medicina a esultare negli spogliatoi come pazzi e ci mancherebbe altro. Mister Assirelli portato in gloria, poi tra qualche chiacchera informale a fine partita ha fatto capire quanto straordinario fosse quel risultato, lui che allena un gruppo di ragazzi che studiano e in quattro casi lavorano (come nel caso di El Bouhali). Si allenano alle 18:30 e nemmeno tutti i giorni, un lusso in questa categoria possibile solo grazie all’elevato numero di ragazzi ancora impegnati con gli studi.

Il rientro al lavoro di El Bouhali sarà stato molto simile a quello di Miraglia e Candoli, che con il loro Fratta Terme avevano gelato il Mazza qualche settimana fa. Uno lavora in un istituto scolastico, l’altro fa il personal trainer. Probabilmente paste anche per i loro colleghi assicurate il giorno dopo tra i banchi di scuola e in palestra. Vedere (e documentare) la SPAL in Eccellenza significa anche mandare giù questi magoni anche se tutti noi ne avremmo volentieri fatto a meno. Dai pur.

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