Basta un rigore alla SPAL per avere ragione della Comacchiese in una giornata in cui i tre punti erano indispensabili per non perdere terreno in classifica. Missione compiuta sotto il profilo del risultato, ma idee di gioco e concretezza restano due temi che destano preoccupazione.
VOTO DI SQUADRA 6 – Sufficienza per il risultato e per la diligenza con la quale la squadra prova a interpretare le nuove consegne tattiche dell’allenatore. Il linguaggio del corpo è quello di una squadra che vuole fare le cose essenziali e rischiare il meno possibile: l’esatto contrario di quello che si sperava di vedere prima dell’inizio del campionato. Ma in nome dei tre punti si fa questo e altro. Questi arrivano, ma solo perché stavolta non c’è l’episodio sfortunato a compromettere il risultato. Ci si mette la firma per vincere altre 28 partite 1-0, ma con prestazioni del genere potrebbe non accadere così spesso.
LUCIANI 6 – La Comacchiese arrivava con un preoccupante “zero” alla voce gol segnati in campionato e anche al Paolo Mazza dimostra di avere qualche problemino nel buttarla dentro. L’unico vero intervento lo fa nel primo tempo sul tentativo potente ma centrale di Taroni. Meglio per lui che ha sostituito Giacomel senza ansie.
STOSKOVIC 5,5 – Non dà esattamente la sensazione di essere in pieno controllo anche perché dalla sua parte arriva spesso El Shazly coi suoi spunti imprevedibili. Distratto sull’unica azione che porta la Comacchiese al tiro in porta (dal 21′ s.t. MAZZALI 6 – Si piazza a sinistra e fa quello che dovrebbe fare: coprire in difesa e poi sostenere le azioni d’attacco. Va anche al tiro nel finale).
DALL’ARA 6 – Il suo compito è quello di dirigere le operazioni difensive e respingere tutto quello che passa dalle sue parti. Arriva alla deviazione su una punizione di Malivojevic, poi s’arrabbia con Mambelli per una sciocchezza commessa poco prima. Pure quello fa parte del suo ruolo di leader.
MAMBELLI 6 – Centonze non gli rende la vita facilissima, anche perché Senigagliesi è sempre in proiezione offensiva. Regge senza combinare guai. Perde una palla potenzialmente sanguinosa al 22′ st e viene giustamente richiamato all’ordine da Dall’Ara.
IGLIO 6 – Soffre un po’ la vivacità di El Shazly. Si fa notare soprattutto per un paio di chiusure molto decise in scivolata. In avanti non riesce a incidere e non si ricordano cross arrivati a destinazione.
DI BARTOLO 5,5 – Quello che sembra aver da offrire è tanta quantità e poca qualità. Certo, è utile nei recuperi, ma poi quando prova a giocare palloni che non siano sul corto mostra tutti i suoi limiti (dal 15′ s.t. CARBONARO 5,5 – Quando può tirare prova passarla, quando può passarla esita. Si dà da fare, ma non è il centravanti con cui si può costruire una vittoria di un campionato).
RICCI 5,5 – Nel primo tempo l’azione inizia praticamente sempre da lui che si abbassa tra i difensori. Prima saltato e poi scippato da El Shazly che ha tutt’altro ritmo, fortunatamente senza conseguenze. Non illumina (dal 31′ s.t. L. MAZZA 6 – Ordinaria amministrazione lì in mezzo quando alla Comacchiese inizia ad accendersi la spia della riserva).
MALIVOJEVIC 6 – Dovrebbe inventare, si limita perlopiù a gestire, anche perché levargli il pallone è assai complicato. Mostra qualche trucchetto da illusionista per rimarcare la sua superiorità tecnica. Apprezzabile anche il contributo in non-possesso.
SENIGAGLIESI 7 – Col primo vero slalom della sua partita inganna Centonze e conquista il rigore. Le uniche giocate degne di nota vengono praticamente sempre da lui, anche quando parte da lontano (dal 43′ st. CASELLA ng – Fa un po’ specie scriverlo, ma va dentro per proteggere l’1-0).
COZZARI 6,5 – Mezzapunta di supporto nel 352? No, centravanti. Il fisico ce l’ha, i movimenti da numero nove un po’ meno. Ciò non toglie che crei apprensione per la difesa avversaria. L’arbitro non se la sente di fischiargli un rigore dopo quello già accordato e poco dopo crea scompiglio con un’acrobazia. Prende anche un’ammonizione un po’ inutile, ma va sottolineata la sua abnegazione nell’andare a contrastare tutti quelli che gli passano accanto.
GAETANI 6 – Sufficiente perché trasforma un rigore che se fosse andato fuori o tra le mani di Campi avrebbe innescato uno psicodramma. Invece lui è preciso nel buttarla dentro a fil di palo. Non ci si ricorda molto altro della sua prestazione (dal 25′ s.t. BARAZZETTA 5,5 – Avrebbe la velocità e i mezzi tecnici per creare qualcosa in grado di consolidare il risultato, perlopiù pasticcia).
DI BENEDETTO 5,5 – Decide di cambiare sistema di gioco (non aveva detto che il problema era di altra natura?) per tentare di avere più equilibrio. Come conseguenza la SPAL produce meno situazioni di pericolo rispetto a quanto fatto col Medicina e il portiere della Comacchiese va a casa con la sensazione di aver guadagnato il rimborso spese senza avere fatto chissà che. Cozzari centravanti sembra quasi un messaggio alla società e se così fosse andrebbe applaudito il suo coraggio. Per ora c’è un’idea di una SPAL potenziale che gioca e controlla. Se farà del corto muso la sua filosofia andrà bene comunque. L’importante è che trovi la ricetta per tirare questa squadra fuori dall’Eccellenza senza dover sudare fino alla 34^ giornata.