foto Rubin

Promessa mantenuta: la nuova SPAL ha presentato l’attaccante reclamato a gran voce da pubblico e critica, anche se per caratteristiche fisiche non è quel numero nove di grande struttura che l’immaginario collettivo aveva un po’ tratteggiato. Federico Moretti (1994) però assicura di sapersela cavare anche nel gioco aereo e di farsi rispettare in area di rigore e ha parlato con soddisfazione dell’opportunità che gli è stata offerta dal ds Sandro Federico, che già lo aveva voluto nel corso dell’estate all’Union Clodiense in serie D.

A rompere il ghiaccio ci ha pensato direttamente il direttore, presentando il giocatore e raccontando un po’ la storia dietro questa trattativa: “Moretti è un altro tassello importante per la nostra squadra. È un ragazzo che conosco bene: ha dietro di sé un percorso importante, fatto di anni e anni nel professionismo e nel dilettantismo. Siamo contenti perché é arrivato il centravanti con le caratteristiche giuste, senza affrettare niente. Già quest’estate è stato tenuto d’occhio, ma poi non se n’è fatto più nulla. Ora abbiamo colto la palla al balzo e siamo soddisfatti di averlo portato finalmente qui alla SPAL. Il mister predilige un attaccante che sa legare il gioco, che attacchi la profondità e che dialoghi con la squadra. Tutti parametri che Moretti ha pienamente. Nel calcio moderno non esiste più il pennellone davanti che si staglia in area di rigore e cerca fortune con delle palle lunghe. Oggi il calcio obbliga a giocare con un fraseggio e porta tutti a difendere insieme. Lui ha queste caratteristiche: l’ho apprezzato ancora di più in allenamento perché ha dimostrato di saper segnare. In serie C ha segnato molto e ha esperienze con le vittorie dei campionati. In più cercavamo un giocatore allenato, in condizione e pronto per giocare sin da subito, cosa che uno svincolato non ci assicurava. Federico è proprio il profilo giusto. Alla 7^ giornata la squadra ha un’identità e quindi è il momento più corretto per inserirlo. Siamo convinti che ci farà fare il salto di qualità“.

Non credo sia corretto dire che Federico non ha funzionato alla Clodiense. Né che io abbia avuto problemi di sorta per lasciare quella società. Il progetto tecnico era partito con un certo tipo di idea tattica che poi è stata cambiata nel corso dei mesi. In più ci sono stati infortuni gravi che hanno condizionato l’inizio del campionato, ma sono certo che faranno grandi cose in questa stagione. Nel caso di Moretti, lui era perfetto per quella squadra, ma non sempre è semplice combinare le caratteristiche di altri elementi che ci sono in rosa. Poi quando arriva una chiamata così importante è difficile rifiutare”.

foto Rubin

È stato poi il turno del protagonista di giornata, il quale si è mostrato entusiasta e molto concentrato per questa nuova avventura.

PROFILO – “Non sono il classico attaccante da area di rigore, però per molti anni ho giocato in quella posizione, specie in un 433. Prediligo molto l’attacco degli spazi e giocare per la squadra. Da me ci si aspettano i gol, perché sono quelli che contano. Spero di aiutare, ovviamente, ma la cosa più importante è il risultato della squadra”. 

PRESSIONE – “Ringrazio la società per avermi voluto così fortemente. Quando arriva una chiamata di questo tipo è difficile rifiutare. L’essenza del calcio è questa: giocare per squadre importanti. Sono carico e fiducioso del mio viaggio qui e spero di poter aiutare sin da subito. Mi aspettavo la domanda sui gol che mi aspetto di fare: personalmente non mi piace promettere qualcosa. L’unica cosa che posso fare è mettermi a disposizione della squadra e del mister, in modo da poter risultare più efficace in fase realizzativa”. 

TRATTATIVA – “Quest’estate c’erano già state delle voci, ma poi non se n’è fatto niente. A quel punto ho firmato per la Clodiense, perché era una squadra importante ed ero felice. Purtroppo le cose non sono andate come sarebbero dovute andare, quindi ho colto la palla al balzo e ho subito scelto di venire qui“.

CATEGORIA – “Quando ti chiama la SPAL non importa la categoria. Ho fatto l’Eccellenza nei primi anni della mia carriera, precisamente al San Nicolò Teramo, e fortunatamente l’ho vinta. Questo girone sembra essere abbastanza complicato. So cosa si prova essere dall’altra parte e quando giochi contro squadre come la SPAL cerchi di dare qualcosa in più. Per vincere i campionati non credo ci sia un ingrediente segreto, ma sono convinto che ciò che conta davvero è il gruppo. Puoi avere tanti ottimi giocatori, ma se non c’è un vero gruppo non porti grandi risultati a casa. L’anno scorso alla Sambenedettese ho visto un’unione tale da permetterci di conquistare la promozione in serie C”. 

CONDIZIONE FISICA – “Io mi sento pronto, anche se ho giocato poco in questi mesi. La condizione fisica c’è sempre stata: se il mister avesse bisogno di me io sono pronto dal primo minuto. Io sono a disposizione e farò di tutto per la squadra”.

COMPAGNI DI SQUADRA – “Ho incontrato molte volte Senigagliesi da avversario: l’ho dovuto marcare una volta ed è stato un brutto primo tempo (sorride, ndr). Altri giocatori li conosco di vista: Carbonaro l’ho visto al Giulianova quando io ero agli inizi, così come conoscevo Iglio. In questi giorni sicuramente conoscerò meglio tutti quanti, sono stato accolto bene e penso proprio andremo d’accordo”.

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