La SPAL le prova tutte per aver ragione del teoricamente poco temibile Solarolo, ma deve accontentarsi di uno 0-0 contrassegnato da tantissimo nervosismo.
VOTO DI SQUADRA 6 – Quest’idea che le partite bloccate si possono bene o male sbloccare nel secondo tempo sembra essere diventata una costante e anche stavolta la SPAL esce sulla distanza facendo un primo tempo non proprio entusiasmante. Per sua sfortuna nel secondo sbatte un paio di volte sul portiere di casa (il 42enne Lusa, applausi) e poi si ritrova a recriminare per un rigore che sembrava esserci. Una serata storta in cui per poco non si materializzava persino la beffa del gol degli avversari, col palo a salvare Giacomel e tutto il resto della truppa.
GIACOMEL 6 – Il brivido più grosso del primo tempo glielo procura Stoskovic con un retropassaggio sbilenco. Attento a metà ripresa su una punizione velenosa di Malo. Salvato dal palo sulla botta a colpo sicuro ancora di Malo che era reduce da 60 metri di sprint.
IGLIO 5,5 – Il primo quarto d’ora non è memorabile: tre palle perse, di cui una che innesca un contropiede in superiorità numerica per il Solarolo. Anche il bilancio dei cross è modesto: uno dritto sul fondo, un altro in fallo laterale, uno non sfruttato dai compagni. Malo lo sfida spesso in velocità e una volta gli scappa via, per fortuna c’è il palo (dal 45′ s.t. MAMBELLI ng – Dentro per far respirare un po’ Iglio e contenere un po’ meglio l’esuberante Malo).
STOSKOVIC 6,5 – Di testa le prende tutte lui e lo fa vedere anche in area avversaria: crea da solo tre occasioni e in una di queste serve l’intervento di Lusa per scongiurare il gol. In difesa se non ci arriva col posizionamento, e a volte capita, compensa con l’intimidazione fisica.
DALL’ARA 6 – Da almeno tre o quattro partite arriva sempre vicino al gol. Stavolta lo fa su una gran sponda di Stoskovic, ma il guardalinee lo pizzica in fuorigioco. Sarà per la prossima.
MAZZALI 6,5 – Quando spinge sull’acceleratore sembra inafferrabile. Peccato che i suoi cross non trovino destinatari e quando tenta di smarcarsi per andare al tiro la palla non gli arriva.
PREZZABILE 5,5 – Si incarica spesso di chiedere il pallone per avviare l’azione, ma poi finisce col complicarsi la vita. Unico ammonito del primo tempo proprio per un tentativo di recupero del pallone dopo una giocata più difficile del necessario (dal 13′ s.t. RICCI 6 – Deve soprattutto dare ordine ed equilibrio, lo fa).
L. MAZZA 6 – Si fa notare soprattutto per la buona percentuali di calci piazzati recapitati a destinazione. Molto generoso in fase di non possesso.
MALIVOJEVIC 5,5 – Fluttua tra fascia sinistra e zona centrale, ma spesso è costretto ad alzare lo sguardo per vedere il pallone che viaggia nell’aria. Puntualissimo a fine primo tempo nell’arrivare su un cross di Carbonaro: Lusa, a dispetto dei 42 anni, gli spegne l’esultanza con un gran riflesso. Non rientra proprio alla grande dall’intervallo (dal 13′ s.t. SENIGAGLIESI 7 – Spara almeno tre cross pericolosi dentro l’area, conquista un potenziale rigore che non viene concesso, va al tiro. Che poteva fare di più in mezz’ora?).
GAETANI 5 – “Giocare un calcio semplice è la cosa più difficile” diceva la buonanima di Johann Cruijff: lui tenta deliberatamente di giocarne uno difficile per tentare d’essere il meno prevedibile possibile. Non funziona. Potrebbe sbloccare il risultato con un sinistro in corsa, tecnicamente molto bello, ma la palla sfila fuori (dal 19′ s.t. MORETTI 6,5 – Se non entra nel tabellino per la terza volta di fila è solo perché Lusa gli abbassa la serranda davanti agli occhi. Rapace ma sfortunato).
BARAZZETTA 5 – Mezz’ora a sinistra, poi a destra, ma non riesce proprio ad accendersi (dal 25′ s.t. G. MAZZA 6 – Tenta il pallonetto vincente su una respinta di Lusa, se lo vede respinto da un difensore).
CARBONARO 6 – Mette in porta Malivojevic e Gaetani, ma restano assist solo teorici. Poi prende soprattutto delle botte.
DI BENEDETTO 6 – Le prova tutte per bilanciare gestione delle energie ed esigenze di risultato: se non porta a casa altri tre punti è perché la sua squadra sbatte sul portiere del Solarolo e si ritrova probabilmente a credito pure con l’arbitro per un rigore non dato.








