foto Rubin

Il finale parecchio movimentato di Solarolo-SPAL 0-0, in particolare col rigore reclamato dai biancazzurri per fallo su Senigagliesi, è costato caro alla società del presidente Marengo, almeno per quelli che sono gli standard del dilettantismo regionale.

Le insolenze riservate dal pubblico (ma non solo) all’arbitro Romini di Ravenna sono state infatti punite dal giudice sportivo con 400 euro di ammenda. Queste le motivazioni: “A fine gara sostenitori della società Ars et Labor Ferrara lanciavano all’interno del terreno di gioco verso l’arbitro bottigliette di acqua e liquidi vari senza tuttavia arrecare danni fisici. Inoltre una persona non identificata riconducibile alla società ospitata si frapponeva sul terreno di gioco all’ingresso del tunnel che conduce gli spogliatoi rivolgendo espressioni ingiuriose e irriguardose nei confronti dell’arbitro“.

Per sfortuna dell’arbitro il percorso di rientro negli spogliatoi al termine della partita prevedeva un rapido passaggio proprio sotto alla tribuna del “Comunale” di Castel San Pietro Terme, occupata da un migliaio di tifosi della SPAL. Inevitabilmente c’è stato chi ha voluto esprimere il proprio disappunto in maniera anche colorita.

Sul fronte disciplinare non c’è molto altro da raccontare: per la gara di domenica 2 novembre contro il Mezzolara la SPAL non potrà contare su Adriano Casella che deve scontare la seconda giornata di squalifica, mentre la formazione bolognese non avrà a disposizione il centrocampista Papa Seck, espulso nel turno infrasettimanale contro l’Osteria Grande.

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