Dopo due vittorie consecutive contro Mesola e Sanpaimola la SPAL è chiamata a ripetersi anche nell’ultima partita casalinga del girone d’andata contro una spigolosa Sampierana. I romagnoli, dopo essere stati addirittura in cima al girone, sono incappati in due sconfitte consecutive contro Comacchiese e Futball Cava Ronco che l’hanno fatta scivolare fino al quarto posto in classifica, a quattro punti dalla vetta.
Sulla carta sono alte le chance che al “Paolo Mazza” possa andare in scena una partita vivace: si scontrano infatti i due migliori attacchi del girone, con la differenza che i biancazzurri hanno incassato la metà dei gol rispetto alla squadra di San Piero in Bagno, solo dieci contro i venti dei bianconeri. Per saperne di più sulle reali ambizioni del Sampierana in questo campionato abbiamo avuto una piacevole discussione col presidente Oberdan Melini, ex direttore sportivo che, tra le altre cose, in passato ha centrato la promozione in serie C col Santarcangelo. Non sarà la prima volta che Melini affronterà la SPAL, ma la sua speranza sarà sicuramente quella di riuscire a sbancare per la prima volta il fortino estense, cosa che non gli è mai successa in carriera.
Qualche anno fa, dopo una carriera da direttore sportivo, ha intrapreso il percorso da presidente della squadra della sua città. Può spiegarci come è avvenuto questo passaggio e di cosa si occupa nella vita di tutti giorni?
“Sono stato un dipendente pubblico e ho avuto la fortuna di andare in pensione relativamente giovane. A quel tempo lavoravo anche come giornalista sportivo in una vecchia emittente televisiva che si chiamava ‘Nuova Telegorzano’, dove trattavo di sport e facevo le telecronache della Sampierana in Interregionale (l’ex serie D). Collaboravo anche con altri giornali, come la Gazzetta della Romagna, sempre in ambito sportivo. Nel 1997 mi arrivò una telefonata da parte del presidente del Santarcangelo (Roberto Brolli), che mi chiese una mano per gestire l’area tecnica. Sono quindi partito come loro ds in serie D e lo sono stato per due anni, poi ho fatto due anni col San Marino vincendo il campionato di serie D e disputando la C2 l’anno dopo. Successivamente sono stato un altro paio di anni a Bellaria, e anche lì abbiamo vinto il campionato di serie D. In quei due anni avevo un giocatore che poi alla SPAL fece benissimo: Andy Selva, che l’anno in cui vincemmo la serie D fece 21 gol. Per finire sono tornato al Santarcangelo e ci sono rimasto per ben dieci anni, di cui sei passati tra i professionisti. In quegli anni abbiamo dovuto anche fare i conti con delle penalizzazioni dovute ad alcuni casi di calcioscommesse, ma poi i nostri giocatori furono tutti assolti. Nonostante questo, ci siamo sempre salvati senza passare dai playout. Anche da ds del Santarcangelo, sono sempre stato tifoso della squadra della mia città natale, la Sampierana, quindi davo qualche consiglio. Ho dirottato a San Piero diversi giovani del Santarcangelo e ho cercato di dare una mano attraverso le mie conoscenze. Da lì sono andato via di mia spontanea volontà, perché avevo idee diverse rispetto al gruppo croato che rilevò la società ai tempi. Gli ultimi anni li ho fatti a Forlì e San Marino, poi con l’arrivo del Covid mi sono ritirato nella natia San Piero. A quel punto i miei amici mi hanno incastrato (ride, ndr) e sono diventato il presidente della Sampierana. Questo è un anno speciale, perché la società compie 100 anni di storia. Sono emozionato di accompagnare la squadra a questo grande traguardo, poi per il futuro vedremo… largo ai giovani”.
Si limita a fare il presidente o ancora oggi, visto il suo passato, entra in delle dinamiche relative soprattutto agli aspetti di campo? C’è qualcosa della sua precedente professione che la aiuta ancora oggi?
“Nella gestione tecnica mi dà una mano uno dei giocatori più rappresentativi della storia della Sampierana: il centrale difensivo Gianluigi Bartoli, che ha qualche anno in meno di me. Diciamo che della maggior parte delle cose me ne occupo io, anche perché lui ha un’azienda agricola ed è molto impegnato, soprattutto d’estate. Possiamo dire che sono il presidente ma faccio anche da direttore sportivo. Molte cose della carriera precedente me le riporto ancora oggi: i giocatori spesso si rivolgono a me come direttore”.
Ha preso la squadra in Promozione (2021) ed è riuscito a portarla in Eccellenza nel giro di tre anni. L’anno scorso siete arrivati quinti e anche quest’anno state lottando per le prime posizioni. Ambisce ad una possibile serie D in futuro?
“Noi siamo una piccola realtà, un paesello sull’Appennino. Il nostro comune conta seimila abitanti, quindi la differenza è grande rispetto ad altre realtà come Ferrara. Siamo comunque sempre stati la società leader della vallata, anche dal punto di vista del settore giovanile. Abbiamo avuto due giocatori che sono arrivati fino alla serie A: Augusto Scala (Cesena, Bologna, Atalanta) e Paolo Ammoniaci (Cesena, Lazio, Palermo). Due nostri giovani sono stati anche giocatori della SPAL: Attilio Bardi e Giovanni Rossi, che ho avuto anche da me a Santarcangelo”.
Se non fosse per le ultime due sconfitte contro Comacchiese e Cava Ronco la Sampierana sarebbe probabilmente in cima insieme a SPAL e Mezzolara. Cosa è successo in queste ultime due partite?
“Dopo cinque vittorie consecutive abbiamo sbattuto il muso a Comacchio. Non è stata una delle nostre migliori partite, ma avremmo potuto pareggiarla, perché l’ultima mezz’ora è stata un assedio. Domenica scorsa, forse inconsciamente, abbiamo pensato troppo alla partita di domenica a Ferrara. Forse qualche giocatore è andato un po’ più leggero per paura di farsi male o essere squalificato e saltare l’incontro del Mazza. Inoltre, il Cava Ronco è la nostra bestia nera: tre partite e tre sconfitte”.
Che sensazioni ha e come arriva la squadra al big match di domenica?
“A Ferrara io non ho mai avuto fortuna, ho sempre perso ai tempi del Santarcangelo. Noi arriveremo sicuramente carichi e concentrati, anche se dobbiamo superare qualche problema relativo alle sindromi influenzali. Tra questi c’è anche Simone Braccini (1995, centrocampista) che ha nel suo palmares anche una presenza nella Juventus. Sicuramente non avremo Narducci perché è stato espulso durante l’ultimo match. Un altro giocatore che ci è mancato molto in queste partite è Di Novella, un giovane attaccante del 2006”.
Più in generale, pensa che la Sampierana possa davvero mettere i bastoni tra le ruote a SPAL e Mezzolara?
“Alla prima giornata, quando abbiamo giocato a Budrio contro il Mezzolara, avremmo meritato anche di vincere. Se fosse stato un incontro di pugilato avremmo trionfato noi, ma i giudizi non possono essere fatti sulla singola partita. Nel corso del campionato il Mezzolara è migliorato molto, oltre ad essersi rinforzato rispetto alla passata stagione. La SPAL l’ho vista dal vivo solo una volta, durante la seconda giornata a Santarcangelo. Mi ha fatto un’ottima impressione, soprattutto dal punto di vista fisico e atletico. Qualche battuta d’arresto c’è stata, ma nel percorso di una squadra nuova ci sta. A Ferrara non è facile fare calcio, c’è un pubblico entusiasta e passionale, ma anche esigente. Un conto è giocare con qualche centinaio di spettatori, un conto è avere cinquemila persone sugli spalti. A volte non basta neanche vincere: devi vincere e convincere, non è facile”.
Siete il miglior attacco del girone con 28 gol (+2 rispetto alla SPAL). Tuttavia siete anche la squadra con più gol subiti (insieme al Castenaso) della prima metà di classifica. State pensando di modificare qualcosa nella retroguardia?
“Il nostro organico è questo. A nostro giudizio pensiamo di aver rinforzato la difesa prendendo giocatori importanti, con esperienze in serie D o provenienti da settori giovanili prestigiosi. Non abbiamo ancora imparato a difendere di reparto e da squadra. Abbiamo preso qualche gol di troppo, forse perché si pensa più a segnare che a difendere. Nell’era dei tre punti è meglio provare a vincere piuttosto che pareggiare, anche a costo di registrare una sconfitta in più. Ma è anche vero che chi subisce meno gol o vince o finisce nelle primissime posizioni. Noi non siamo partiti per vincere, il nostro obiettivo sono i playoff. Nell’anno del centenario non vogliamo soffrire: vogliamo una squadra che sia stabilmente nella parte sinistra e che lotti per il playoff, la vittoria del campionato sarebbe chiedere troppo per le nostre possibilità”.
Il cammino finora:
Coppa Italia: Sampierana-Fratta Terme (autogol, Carlini, Bolognesi)
1^ giornata: Mezzolara-Sampierana 1-1 (Montesi)
2^ giornata: Sampierana-Pietracuta 1-0 (Montesi)
Coppa Italia: Pietracuta-Sampierana 1-0
3^ giornata: Sant’Agostino-Sampierana (Montesi, Pieri)
4^ giornata: Sampierana-Mesola 5-3 (Sylla, Carlini x3, Ariyo)
5^ giornata: Faenza-Sampierana 3-2 (Sylla, Montesi)
Coppa Italia: Young Santarcangelo-Sampierana 1-0
6^ giornata: Sampierana-Sanpaimola 1-3 (Montesi)
7^ giornata: Sampierana-Young Santarcangelo 1-1 (Quercioli)
8^ giornata: Russi-Sampierana 1-0
9^ giornata: Sampierana-Medicina Fossatone 6-1 (Ariyo, Narducci, Braccini, Di Novella, Crociati, Pieri)
10^ giornata: Fratta Terme-Sampierana 1-2 (Crociati, Braccini)
11^ giornata: Sampierana-Castenaso 2-1 (Braccini, Narducci)
12^ giornata: Massa Lombarda-Sampierana 0-2 (Braccini, Di Novella)
13^ giornata: Sampierana-Osteria Grande 2-0 (Quercioli, Braccini)
14^ giornata: Comacchiese-Sampierana 2-1 (Quercioli)
15^ giornata: Sampierana-Futball Cava Ronco 0-3
La scheda della Sampierana su Tuttocampo.it:
https://www.tuttocampo.it/EmiliaRomagna/Eccellenza/GironeB/Squadra/Sampierana/45960/Scheda
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