La SPAL ha ancora parecchio lavoro da fare sul campo per garantirsi un’altra stagione di serie C, ma intanto il percorso per dimostrare che la società ha tutti i requisiti per rimanere tra i professionisti è già iniziato.
Le principali scadenze economico-finanziarie delle licenze nazionali sono, in ordine temporale:
- 30 aprile: scadenza per il deposito della documentazione relativa ai contratti di trasferimento (nazionali e internazionali), ai debiti scaduti, alle liquidazioni IVA, alla composizione societaria e ai conti correnti bancari dedicati –> già onorata
- 16 maggio: scadenza per il deposito dei documenti riguardanti la situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2025, accompagnata dalla revisione contabile. In parole povere, la prova che tutti i conti a bilancio sono a posto.
- 6 giugno: termine perentorio per il saldo dei debiti, il pagamento degli stipendi e contributi fino ad aprile e il deposito di tutta la documentazione contabile e fiscale necessaria. Questa è probabilmente la scadenza più importante e difficile. Il 6 giugno è anche la data ultima per presentare la domanda di ammissione al campionato 2025/2026 e versare la relativa tassa di iscrizione.
- 1 luglio: adempimenti successivi all’ottenimento della licenza (stipendi di maggio, versamenti Irpef/Inps, ulteriori documenti IVA).
In sostanza, nel lasso di tempo che va da maggio a fine giugno, la SPAL dovrà presentare diversi documenti importanti, come i contratti completi di trasferimento, la documentazione sui pagamenti a tesserati, dipendenti, collaboratori e professionisti esterni, bilanci approvati e relazioni semestrali con giudizio positivo del revisore ed anche la prova del superamento di eventuali situazioni patrimoniali critiche (art. 2447 e 2482-ter c.c.).
Ovviamente, in caso di mancato adempimento, il comunicato elenca le sanzioni a cui andrebbero incontro i biancazzurri, che vanno da ammende fino a 10.000 euro per inadempimenti minori fino a svariate penalizzazioni a livello di punti in classifica per mancanze più consistenti. In particolare vengono sottratti 1 punto per omissioni patrimoniali (maggio) e 2 punti per inadempimenti post-licenza (luglio).
Nel documento stilato dalla Figc viene anche spiegato che nel caso in cui una società non ottenga la Licenza Nazionale essa non potrà iscriversi al campionato professionistico di competenza e sarà quindi esclusa. Tale esclusione può comportare la retrocessione automatica in serie D, lasciando il posto disponibile a un’altra società in graduatoria.
Ok, ma nel frattempo quanto devono sborsare Tacopina e Follano?
Entro il 6 giugno 2025 dovranno presentare un deposito cauzionale di 700mila euro, tramite fideiussione bancaria/assicurativa. L’importo è lo stesso per tutte le squadre del terzo livello ed è stato raddoppiato rispetto alla stagione precedente nella speranza di evitare altri casi come quelli di Taranto, Turris, Messina e Lucchese – per dirne qualcuna.
A questa cifra tutt’altro che irrilevante andrà aggiunta la tassa di iscrizione al campionato di serie C (l’importo esatto, non noto nel documento, sarà comunicato dalla Lega Pro a breve), il saldo dei debiti scaduti verso FIGC, Leghe, e club affiliati (le cifre si possono vedere nel bilancio d’esercizio 2024), il pagamento di stipendi, contributi ed IVA fino ad aprile. Superato questo periodo, chi guiderà la SPAL avrà tempo fino al 1 luglio per i versamenti Irpef e Inps relativi agli stipendi di maggio e fino al 1 agosto per gli stipendi di giugno (tesserati, staff e collaboratori), compensi professionali, eventuali incentivi all’esodo e pagamento contributi al Fondo Fine Carriera.
Se è questa è la parte economico-finanziaria del documento, ci sono poi i criteri infrastrutturali, che però non dovrebbero riguardare più di tanto la SPAL visti gli impianti a disposizione del club, e i criteri sportivi e organizzativi. Qui la Figc stabilisce che le società devono rispettare un’altra serie di obblighi abbastanza stringenti. In particolare entro il 6 giugno l’impegno formale, tramite dichiarazione del legale rappresentante, a partecipare ai campionati giovanili (Primavera, Under 18, 17, 16, 15) e alle competizioni per Esordienti e Pulcini, anche mediante accordi con altre società affiliate. Le società devono anche garantire la presenza di tecnici qualificati e la partecipazione delle giovani calciatrici a specifici tornei, oppure alternativamente acquisire o stipulare accordi con club femminili entro il 30 novembre 2025, assumendosi eventuali costi di gestione.
Sono inoltre richiesti ulteriori impegni come la promozione dell’istruzione dei giovani, la partecipazione a incontri con arbitri, programmi contro il razzismo, salute e antidoping, integrità sportiva, e attività formative obbligatorie. La mancata osservanza di questi impegni, sebbene la Licenza venga concessa, comporta sanzioni pecuniarie (qui si parla di minimo 20.000 euro per le squadre di serie C) e, per specifici casi legati al calcio femminile, anche l’esclusione dai contributi di sviluppo. Sembra poco, ma visto il bilancio della SPAL sono tutte entrate necessarie per avere ossigeno sul lato sinistro del mastrino. Infine, entro il 1 agosto 2025, le società devono tesserare varie figure tecniche (allenatori, medici, preparatori, operatori sanitari) e depositare schede informative su figure organizzative (delegati eventi, steward, SLO). Entro il 16 settembre, devono essere nominati altri ruoli chiave come DAO, Responsabile Gestione, SES, Segretario Generale, Responsabile AFC, Ufficio Stampa, Marketing, Settore Giovanile, Team Manager, Direttore Sportivo, con relativi requisiti di qualifica. Anche qui la federazione chiede massima serietà, visto che pure la mancanza dei criteri sportivi relativi alla prima squadra può portare alla mancata concessione della Licenza Nazionale.