foto Filippo Rubin
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La SPAL ribalta il risultato dell’andata e vince per 2-0 contro il Milan Futuro, riuscendo a regalare agli oltre diecimila del Mazza la salvezza in serie C. A decidere la partita è stata una splendida doppietta di Juan Ignacio Molina che, nel giro di 15′, porta i suoi avanti con una deviazione sottoporta su un tiro dal limite di Awua e trova il bis con uno splendido avvitamento con il tacco e un mancino che si insacca nel sette.
Chiara la soddisfazione dell’attaccante argentino nel post partita in sala stampa.

DECISIVO – “Non sono io l’uomo della partita (ride, ndr) è tutta la squadra. Credo sia venuta fuori la prestazione che abbiamo pensato di fare per tutta la settimana dopo la sconfitta dell’andata. Eravamo nervosi in senso positivo perché eravamo consapevoli di dover preparare la partita perfetta con tutto il gruppo, lo staff e i tifosi. Abbiamo vinto la partita tutti insieme”.

SACRIFICIO – “Dal primo giorno che sono arrivato ho sempre detto che sono un giocatore che lascia sempre l’anima in campo. Ci tengo fino all’ultimo a raggiungere gli obiettivi che abbiamo. Avevo parlato con il mister e sapevo di dover fare un sacrificio in un ruolo non mio, ma anche se mi chiedeva di fare il difensore ero pronto a farlo per vincere”. 

SECONDO GOL – “Sinceramente non l’ho ancora rivisto. Ho tirato convinto di segnare ma avevo tanta gente davanti e quando ho sentito tutto lo stadio esultare non sapevo veramente dove andare. Sono contento di aver contributo a questa salvezza“.

SENSAZIONI – “Sapevamo la pressione che avevamo per cosa significa la SPAL e per cosa rappresentava per la città. C’era quell’attenzione, quell’ansia appena finita la partita dell’andata e sentivamo nello spogliatoio la difficoltà del momento. Siamo comunque riusciti tutti insieme a trasformare l’energia negativa in positiva con la carica della gente e penso si sia visto in campo. Non so se con questi gol mi sia meritato la permanenza alla SPAL. Ci sarà tanto tempo per parlarne, ma oggi voglio godermi questo momento: per me sarebbe comunque un orgoglio rimanere qui”.

TIFOSI – “In queste categorie non ho mai visto un tifo di questo tipo in Europa. Quando vedo che c’è tanta gente che ci sostiene dalle tribune, mi carica veramente tanto. Magari è legato alle mie origini perché noi argentini viviamo il calcio in maniera particolare. Dal momento dell’apertura della vendita dei biglietti ho visto che la gente non vedeva l’ora di venire allo stadio ed è un motivo che mi ha caricato tanto, che mi rende orgoglioso di difendere una maglietta come questa”.

ANDATA – “Abbiamo fatto una prestazione poco felice all’andata. Magari con il doppio risultato a favore eravamo più tranquilli e più sicuri che la partita fosse sotto il nostro controllo. Pensavamo che loro avessero più ansia di noi, ma sono ragazzi bravi tecnicamente e l’hanno fatto vedere. Perdere così alla fine è stata una cosa buona perché ci ha fatto capire quanto avevamo da perdere, io per primo”.

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