C’era chi si aspettava la soluzione locale e chi quella milanese e invece alla fine la partita per far rinascere la SPAL l’ha spuntata un gruppo argentino. Il volto principale è quello di Juan Martìn Molinari, classe 1974, imprenditore che viene dal mondo bancario e della finanza, ma che nel corso degli anni ha ampliato i suoi orizzonti anche ad altri settori. Molinari, in base a quanto spiegato dal sindaco Alan Fabbri, ha coalizzato a sé anche altri soggetti per mettere sul piatto i denari che serviranno a rispettare il piano triennale di investimenti richiesto dall’amministrazione comunale.
L’imprenditore argentino non è completamente uno sconosciuto nel mondo del calcio italiano. Nell’estate 2024 ha avuto un ruolo all’interno del gruppo che aveva completato l’acquisizione del Perugia Calcio e fino a giovedì 10 luglio Molinari deteneva un 10% delle quote che poi ha ceduto al presidente Faroni – suo connazionale – per concentrarsi interamente sul progetto dell’Ars et Labor Ferrara. Con lui ci sarebbe anche l’agente FIFA Pierpaolo Triulzi, che in passato ha assistito giocatori come Edinson Cavani e Paulo Dybala. Triulzi è stato spesso visto a Perugia accanto a Faroni, mentre Molinari è sempre sembrato una figura secondaria e più defilata sotto il profilo pubblico.
Il 51enne Molinari vanta due lauree un dottorato: il primo titolo conseguito è in relazioni internazionali all’università di El Salvador in Argentina, prosegue prendendo poi una laurea (MBA) in amministrazione d’impresa all’università Torcuato di Tella a Buenos Aires, infine conclude i suoi studi con un master alla prestigiosa Stanford University in strategia e innovazione. Nel corso della sua carriera ha lavorato fin da subito nella finanza, dapprima come vicepresidente in Banca Santander Rio, poi ha occupato la carica di direttore generale dell’area vendita e trading dello stesso istituto e infine ha lavorato nella banca d’investimento MBA Lazard fino al 2009. Successivamente ha fondato AdCap Securities in Argentina, una società che si presenta come leader nei servizi finanziari e che si occupa di creazione ed esecuzione di operazioni riguardanti fusioni e acquisizioni aziendali, emissioni obbligazionarie e azionarie e processi di ristrutturazione aziendale.
Oltre a questo Molinari ha contribuito a fondare e sostenere con investimenti diverse aziende tecnologiche attive nelle energie rinnovabili (Vipsa Energia che si occupa di siti di pannelli solari e di biogas in territorio argentino, anche se la maggior parte sono ancora in fase embrionale) e di estrazione mineraria (Vipsa Resources, una vasta concessione di terreni nella provincia di Mendoza in cui si estraggono materie prime come rame, ferro, oro, argento e terre rare). Molinari ha un ruolo di managing director anche in Banza, azienda attiva nel campo dell’accessibilità alla finanza. Altro ambito in cui è coinvolto è una piattaforma online la JusToken, che si impegna a rendere digitali asset agricoli come prodotti agricoli o terreni per favorire lo scambio di questi beni. La Native Carbon invece si impegna nell’ambito della sostenibilità ambientale attraverso la riforestazione e la piantumazione di diverse specie di alberi in tutto il mondo, creando certificati verdi che vanno, in parte, a contrastare l’inquinamento dell’industria moderna.
L’imprenditore argentino è anche proprietario della Saia Investments LTD con sede a Londra, che si occupa principalmente di intermediazione finanziaria, compravendita e gestione di immobili e di gestire aziende agricole (come la cantina che produce vini pregiati in Argentina chiamata Tersus). Come ultima realtà in cui è coinvolto Molinari c’è la scuola privata Colegio Hans Christian Andersen che ha due sedi in Argentina, Si tratta di una scuola internazionale privata tra le più rinomate del Paese. Insomma Juan Martìn Molinari è attivo su tantissimi fronti e avrebbe nel suo portafogli investimenti agricoli e immobiliari anche in Italia.
Sembra incredibile ma Molinari ha una connessione per interposta persona con Joe Tacopina e questo ha sollevato più di qualche inquietudine tra i tifosi che da giovedì sera hanno iniziato a fare ricerche sul nuovo proprietario dell’Ars et Labor. Tra i professionisti con i quali ha legami professionali c’è infatti anche il misterioso James Elwen, che per un annetto ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della SPAL prima che arrivasse Marcello Follano. Molinari ed Elwen figurano tra le persone chiave di almeno due imprese registrate nel Regno Unito (Saia Investments LTD e Sports Nextgen LTD) e ancora più curiosamente – fa notare la testata UmbriaOn – “le dimissioni di Molinari servano a fare spazio a James David Elwen già socio dello stesso Molinari e di Javier Faroni. Elwen è un avvocato scozzese operativo a Londra, Qatar, Gibilterra e Cipro. L’avvocato scozzese è rappresentante legale della SAIA Investments Ltd (a sua volta di proprietà di un’altra società con sede in Florida, riconducibile appunto a Juan Martin Molinari, ex membro del cda del Perugia), ovvero è una persona deputata a operare atti di compravendita, fusioni, trasferimenti di capitali per conto della società, ed ha questo ruolo fin dalla fondazione nel novembre 2023. Questa società è quella che il 4 settembre 2024 ha acquisito il 100% del Perugia calcio. Il 90% del Perugia è stato poi ceduto alla Sports Nextgen Ltd, altra società londinese, riconducibile a Faroni e allo stesso Molinari. Sempre Elwen dal 3 novembre 2024 è diventato rappresentante legale della Sports Nextgen Ltd e di fatto ed è quindi responsabile dell’intero pacchetto azionario del Perugia Calcio. Ma non solo. Elwen è anche rappresentante legale, nel diritto inglese la carica è quella di Director, della Fortebraccio Futbol Ltd di Pierpaolo Sebastiano Triulzi noto per aver favorito l’avvicinamento di Faroni a Santopadre“.
hanno collaborato Alessandro Orlandin e Mattia Tagliati