Dopo tantissimo (troppo) tempo, per il popolo spallino è di nuovo ora di tornare a parlare di calcio. Juan Martin Molinari, neo proprietario della SSD Ars et Labor Ferrara – così si chiama la nuova società fondata il 15 luglio – ha deciso di presentarsi alla città con una conferenza stampa istituzionale, ospitata all’interno del Palazzo Municipale. Di seguito un riepilogo ordinato dei temi toccati dall’imprenditore argentino.
LA SCELTA DI FERRARA – “Il mio italiano non è molto buono, quindi chiedo scusa a tutti ma parlerò in spagnolo con l’ausilio di una traduttrice. Volevo ringraziare il sindaco e l’assessore per il benvenuto e la loro collaborazione. È stato tutto molto rapido, in poche settimane è successo tutto. È arrivata questa grande opportunità, per il nostro gruppo di imprenditori argentini, di entrare a far parte di un club che si trovava in una situazione particolare e aveva bisogno di una spinta dal punto di vista sportivo. La nostra offerta è stata quella scelta per essere presentata alla FIGC per l’approvazione”.
LE PROSSIME MOSSE – “Se la nostra proposta sarà approvata il nome scelto sarà Ars et Labor Ferrara, che è quello suggerito anche dai tifosi e da altre persone consultate. Abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore di poter usufruire di stadio e centro sportivo per le nostre attività, per noi è molto importante. Sicuramente alla base del nostro progetto c’è il desiderio di fare in modo che il club torni ad avere la stessa importanza avuta in passato, che si trasformi in una fonte di orgoglio per questa comunità, tornando allo splendore delle serie del passato. Vogliamo fare in modo che il club sia integrato all’interno della comunità. Per riuscire a ottenere questo abbiamo sviluppato un piano di investimento particolarmente aggressivo e creeremo uno staff su un modello professionistico. Sappiamo che se vogliamo ottenere risultati diversi dobbiamo agire diversamente dal passato. Cercheremo per quanto possibile di includere chi ha già fatto pare di questo club in passato e di attrarre talenti nuovi. Abbiamo iniziato il processo di creazione della nostra squadra di lavoro: in questo momento non posso darvi maggiori dettagli perché stiamo lavorando sia sull’aspetto tecnico sia su quello amministrativo. Abbiamo iniziato a parlare con diverse persone e tra due settimane faremo una conferenza stampa per annunciare chi saranno i membri del nuovo progetto tecnico e sportivo. Antenucci? Mirco non è qui presente perché qui non è presente nessuno della prossima gestione, ma sarà sicuramente coinvolto”.
L’AIUTO DI TUTTI – “Quella che abbiamo di fronte è una sfida e vorrei innanzitutto ringraziare il sindaco e il suo team per quello che hanno fatto e quello che faranno. Avremo bisogno del loro aiuto e di quello della comunità, dei tifosi. Avremmo bisogno anche dell’aiuto degli altri partecipanti alla manifestazione di interesse che non sono stati scelti. Questo perché dare un nuovo inizio ad un club come questo da una parte è una grande opportunità, dall’altra una sfida. Per vincere questa sfida abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per cercare di fare qualcosa di grande. So che per come sono andate le cose c’è molta incertezza, amarezza e molti dubbi su chi sarà il futuro presidente, sulla squadra e su tutto il resto. Quello che noi dobbiamo fare è mettere in piedi un gruppo professionale ed efficace, iniziando a lavorare già da domani. Faremo molte riunioni, parleremo con molte persone. Entro la fine del mese cercheremo di avere l’approvazione della FIGC per presentare la nuova squadra”.
IL NUOVO PRESIDENTE – “Inizialmente il gruppo di investitori sarà composto da imprenditori argentini, ma saremo sempre aperti a valutare l’inserimento di altri soci, anche italiani. Io sono un imprenditore, mi piace il calcio ma non sono un manager di calcio. La mia intenzione è quella di nominare un presidente che sarà fisicamente presente, come tutti voi desiderate”.
GLI INCROCI CON IL PERUGIA – “Come sapete tutti io sono stato socio di minoranza nella società del Perugia. In quel momento il club non era amministrato bene, dopo un anno di investimenti però adesso il club è pronto per fare grandi cose, secondo me. Il nostro obbiettivo è quello di replicare la stessa situazione qui. Javier Faroni è socio e presidente del Perugia, non sarà coinvolto nelle attività della SPAL ma essendo un mio amico sicuramente farò riferimento a lui per evitare di commettere gli errori che lui stesso ha commesso in passato”.
LA PRECEDENTE SPAL – “La precedente gestione non è più presente perché ha perso il club e non so nemmeno se continuerà ad esistere, se ci sarà una bancarotta. Io personalmente non conosco chi mi ha preceduto, siamo arrivati qui grazie all’intermediazione di Pierpaolo Triulzi. Ho venduto le mie azioni al Perugia prima di presentare questa offerta”.