foto Filippo Rubin

Il tribunale di Ferrara non ha perso tempo e dopo nemmeno quattro ore dall’udienza di mercoledì 6 agosto ha disposto la liquidazione giudiziale (quella che una volta era chiamata procedura fallimentare) della SPAL srl di Joe Tacopina. In altre parole: è il primo passo verso la dissoluzione della società presieduta dall’avvocato americano e nel corso di questo procedimento andranno accertate eventuali condotte illegali, ammesso vi siano state. Toccherà al commercialista Aristide Pincelli assumere il ruolo di curatore. Pincelli, classe 1963, esercita la professione dal 1990.

Si legge nella sentenza emessa nel pomeriggio del 6 agosto: “[…] ordina alla società debitrice (quindi la SPAL srl, ndr) di depositare entro il termine di tre giorni i bilanci e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, i libri sociali, le dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA dei tre esercizi precedenti, nonché l’elenco dei creditori corredato dall’indicazione del loro domicilio digitale, se già non eseguito. Fissa per l’adunanza in cui si procederà all’esame dello stato passivo il giorno 11 dicembre 2025 alle ore 10 davanti al Giudice delegato dott.ssa Anna Ghedini nella stanza 53 del Tribunale ala civile piano terzo. Assegna ai creditori ed ai terzi che vantano diritti reali o personali su cose in possesso della società debitrice il termine perentorio di trenta giorni prima dell’adunanza fissata, per la presentazione delle domande di insinuazione“.

Secondo le stime degli avvocati dei creditori si potrebbe arrivare a un buco compreso tra i 10 e i 15 milioni di euro comprendendo anche i debiti con l’erario, ma stabilire precisamente l’ammontare dei debiti spetterà unicamente al curatore che verrà nominato. Peraltro dall’udienza di mercoledì è emerso che già diversi fornitori della società si erano mossi con decreti ingiuntivi già a fine 2024 e nei primi mesi del 2025 c’erano stati diversi pignoramenti di beni del club. Non è stato specificato di cosa si sia trattato nello specifico, ma è stato spiegato che c’erano ben due pagine di decreti ingiuntivi sulla scrivania della giudice.

Tra le pratiche più delicate che il curatore dovrà senz’altro esaminare ci sarà senz’altro quella del marchio SPAL, ossia nome e simbolo della società. Quello sarà un bene che verrà necessariamente messo all’asta con un prezzo stabilito dopo un’accurata analisi, ma per quelli che sono i tempi standard delle procedure di liquidazione giudiziale è improbabile che possa tornare utilizzabile prima di fine 2026 o inizio 2027.

Allo stato attuale è da considerare estremamente improbabile che Tacopina, Follano o qualche altro rappresentante della dirigenza della SPAL srl decida di presenziare alle prossime udienze.

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