foto Filippo Rubin

La SPAL viene beffata nel finale dal Fratta Terme che trova il gol vittoria all’ultimo respiro. I quasi 6.000 del Mazza non sono riusciti a mettere sotto pressione gli avversari che hanno giocato una partita all’arrembaggio e senza timore reverenziale. Il gol che condanna gli estensi alla prima sconfitta della prima giornata è arrivato all’ultimo secondo del recupero grazie al colpo di testa da due passi di Candoli. Mister Stefano Di Benedetto si è espresso così in sala stampa:

STATO D’ANIMO- “C’è dispiacere, la sconfitta nei minuti finali fa male. Dispiace perché dovevamo sfruttare la nostra qualità dopo il vantaggio, ma l’1-1 ci ha destabilizzati. Abbiamo provato in maniera disordinata a vincerla e siamo stati puniti nel finale. Non abbiamo fatto una buona prestazione“.

DIFFICOLTÀ – “Sappiamo che il campionato sarà difficile e ce lo ripetiamo dal primo giorno. Non siamo stati bravi a restare dentro la partita e mi aspetto qualcosa in più. C’è amarezza e se vogliamo fare un campionato importante dobbiamo fare qualcosa di meglio. Se per ogni avversario sarà la partita della vita noi dovremo sempre fare qualcosa in più. Indossiamo una maglia che pesa e questo non deve essere qualcosa che ci toglie energie, ma una responsabilità. Bisogna sempre dare il massimo e non si può perdere nei minuti finali come fatto oggi“.

CONDIZIONE – “La preparazione è un aspetto importante, ma non deve essere un alibi se non è ottimale. Chi parte dal primo minuto deve dare tutto per 50 o 60 minuti con la consapevolezza che chi subentra deve spingere ancora di più. L’ingresso di Barazzetta, di Mazza e di tutti i subentrati è stato buono perché hanno portato velocità. Anche loro per me sono dei titolari. In ogni caso la squadra non sta bene perché non corre per 90 minuti e quindi dobbiamo migliorare, lo sapevamo“.

PRESSIONE – “Sotto porta è mancata lucidità sia nel primo tempo sia nel secondo. L’emozione che porta il pubblico è tanta e i calciatori devono reggere la pressione, deve essere una marcia in più e non un peso perché siamo la SPAL“.

PARTITA – “Le sconfitte devono servire per crescere, il Fratta non era superiore tecnicamente, ma ha messo in campo più cuore e grinta. Il nostro atteggiamento deve senz’altro migliorare, non mi è piaciuto soprattutto l’aver messo meno grinta ed essere stati spesso in ritardo sulle seconde palle: bisogna lottare di più. L’individualismo dei calciatori fa parte delle loro attitudini, ma le loro qualità devono essere messe in primis a disposizione della squadra“.

RINFORZI – “La società sa come la penso e la domanda che mi state facendo (su eventuali rinforzi, ndr) è delicata. Ci confrontiamo ogni giorno su questo aspetto. I subentrati sono entrati bene, salvo solo chi è subentrato per la voglia che ha dimostrato anche se alla fine non è bastato“.

TATTICA AVVERSARIA – “Non credo basti giocare come il Fratta per metterci sempre in difficoltà. Sull’1-0 abbiamo avuto situazioni di uno contro uno che non abbiamo concretizzato. Alcune contromisure di cui avevamo parlato sono state riportate nel secondo tempo, ma non riuscendole ad applicare tutte perché dovevamo cercare il gol. Loro si alzavano uomo su uomo e ci concedevano tanto spazio alle spalle, peccato non siamo riusciti a sfruttarlo. Abbiamo subito gol su episodi, il loro secondo gol su una mischia, e nel mezzo c’è la verità, abbiamo fatto male noi. Per me non abbiamo fatto una buona prestazione, dobbiamo dare qualcosa in più e la partita di oggi dimostra che dobbiamo andare oltre, essere più cattivi e duri nei duelli, interpretare meglio la gara e sfruttare le occasioni che ti concedono gli avversari perché fino alla fine non puoi mai stare sereno e oggi ne abbiamo la dimostrazione“.

CONCENTRAZIONE – “I due gol sono nati da disattenzioni e gli avversari hanno sfruttato le nostre incertezze. Noi dobbiamo stare più attenti, perché se i gol avversari arrivano da nostre disattenzioni o perché i nostri arrivano in ritardo sulla palla significa solamente che dobbiamo lavorare di più“.

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