L’esordio della neopromossa Fratta Terme nel campionato di Eccellenza ha preso i contorni del sogno con l’inaspettata vittoria per 2-1 al “Paolo Mazza”. Nel postpartita l’allenatore dei romagnoli, Enrico Malandri, ha condiviso le sue impressione coi cronisti presenti in sala stampa faticando a trattenere il comprensibile entusiasmo per la vera e propria impresa sportiva firmata dai suoi giocatori.
IMPRESSIONI – “La giornata era già storica in ogni caso prima di iniziare la partita: per una piccola realtà come la nostra giocare davanti a 5.000 persone non è da tutti i giorni, è stato un regalo per la vittoria dello scorso campionato. Fin dal primo minuto non abbiamo rinunciato a pressare e giocare alti, poi la fortuna ci ha aiutato col gol all’ultimo”.
PREPARAZIONE – “Ci siamo concentrati sul pressing e sul gioco alto, come siamo abituati a fare: se avessimo puntato solo sulla difesa probabilmente avremmo solo incassato. Eravamo anche passati in vantaggio e onestamente non so se fosse fuorigioco. Durante l’intervallo ho detto ai ragazzi di divertirsi e credo che abbiamo fatto una partita incredibile: non è da tutti avere questa intensità al primo match dell’anno”
FEDELISSIMI – “Mi fa piacere se siete rimasti impressionati dal nostro numero dieci. Sono molto affezionato al capitano (ndr. Gallo), che conosco da 15 anni e abbiamo un rapporto personale che va al di là del calcio, come con altri giocatori: in buona forma può fare la differenza anche in Eccellenza. Siamo amici anche perché nella vita facciamo gli insegnanti in un centro educativo”.
PROMOZIONE – Molti dei giocatori titolari della scorsa stagione sono rimasti e questa è stata la nostra forza, non avendo dovuto lavorare molto e inserendo solo 6/7 nuovi giocatori, di cui oggi solo due titolari. Eravamo già pronti a questa nuova avventura”.
SPAL – “Abbiamo visto la SPAL domenica scorsa e abbiamo preparato la partita sulla base di queste aspettative, che si sono confermate, provando anche situazioni di palla inattiva. Abbiamo preferito rischiare e siamo stati premiati. Per la partita di ritorno contro la SPAL purtroppo non giocheremo a Fratta per esigenze di spazi, forse ci muoveremo verso Forlimpopoli, o comunque stadi con una capienza più importante. Per la SPAL non sarà così facile adattarsi alla categoria perché in fondo anche i loro giocatori non sono abituati a giocare davanti a 6.000 persone. Certo, qualcuno ha fatto carriere importanti ma un pubblico come questo non lo trovi dappertutto in serie C. E posso dire che non è facile scendere in campo con la pressione dei favoriti. La SPAL ha l’obbligo di vincere e può creare tensione. Noi l’anno scorso abbiamo vinto la Promozione ma non era in programma, mentre le squadre che erano partite per farlo hanno fatto fatica a rispettare le loro aspettative. Quindi eravamo più sereni. In queste situazioni o fai una squadra di marziani oppure è dura per tutti. L’ho detto ai miei ragazzi: oggi non eravamo così inferiori e infatti ce la siamo giocata uomo su uomo, prendendoci anche dei rischi. Quando è uscito il calendario un po’ ci ho sperato di avere la SPAL all’inizio perché potevamo contare sulle incertezze di inizio stagione. Ma penso proprio che questa squadra verrà fuori perché ha dei valori”.