A più di mille giorni dall’esonero in serie B con la SPAL mister Roberto Venturato è tornato ad allenare una squadra. Il tecnico è stato ingaggiato dal Livorno e torna così in serie C a dieci di distanza dall’ultima esperienza (vincente) col Cittadella. La squadra toscana, neopromossa, è quart’ultima con 10 punti in 13 gare e ha la seconda peggior difesa del girone B con 22 gol al passivo. Nel corso dell’ultimo anno Venturato era stato accostato a più riprese alle panchine di Triestina e Brescia (quand’era ancora in serie B), ma non se n’era fatto nulla. A più riprese aveva dichiarato d’essere alla ricerca dell’opportunità giusta per ripartire.
La lunga pausa di Venturato non è un’anomalia così grande nel panorama degli ex allenatori della SPAL, almeno quelli della storia recente. Daniele De Rossi è tornato in azione solo di recente col Genoa dopo l’esonero di settembre 2024 con la Roma e ha debuttato con un 2-2 contro la Fiorentina.

Andando a ritroso: Francesco Baldini si è ricollocato a settembre inoltrato nel campionato Primavera, accettando la proposta del Torino. I problemi che aveva incontrato il suo predecessore Christian Fioratti non sono ancora stati risolti e il bilancio è di 8 punti in 11 partite, col terzultimo posto in classifica. Dopo la salvezza ai playout con la SPAL era stato accostato dai media alla Pro Patria e vicino al Rimini, ma la poca chiarezza progettuale lo ha fatto desistere, e visto com’è andata a finire con Tacopina non lo si può biasimare.

Non è andata bene invece a Andrea Dossena, arrivato a Ferrara con l’amico e direttore sportivo Alex Casella e un contratto biennale che si è interrotto già a febbraio. Da allora è senza squadra: in estate si era parlato di un suo possibile approdo al Paternò (serie D), dove è finito anche l’ex direttore generale biancazzurro Luca Carra ma alla fine la società ha preferito Giuseppe Mascara.

Domenico Di Carlo ha risalito invece la corrente dopo la parentesi negativa con l’Ascoli: in estate è stato chiamato dal Gubbio e sta facendo un buon lavoro. Nono posto nel girone B di serie C, 18 punti in 13 giornate e la zona playoff ben salda nonostante qualche momento di flessione.

Nell’ultima settimana i tifosi biancazzurri che seguono le vicende della serie A hanno rivisto Leonardo Colucci in primo piano a causa della squalifica di Marco Baroni nel derby Juventus-Torino. L’allenatore pugliese è infatti il vice dei granata, nonostante nel 2025 abbia fatto notizia per aver salvato il Bologna Primavera da una situazione quasi disperata.
Chi invece ha trovato una seconda possibilità di rilancio è Massimo Oddo, che, nonostante la retrocessione proprio contro la SPAL nel playout di ritorno dello scorso maggio, ha mantenuto la fiducia del Milan per il progetto Under 23. Oggi è quinto in classifica nel girone B di serie D, con 17 punti in 11 giornate, a nove lunghezze dal Chievo capolista.

Prima di Oddo ci fu Pep Clotet, in tempi recenti reduce dal disastro di Trieste: sei partite, un esonero e tanti rimorsi per aver accettato una situazione non all’altezza degli standard del professionismo. Non male, considerando che Joe Tacopina, all’arrivo a Ferrara, lo aveva definito “un allenatore che in cinque anni Juve, Real Madrid e Barcellona mi chiederanno di lasciargli”. Parole invecchiate malissimo.

Pasquale Marino, invece, nonostante un buon tentativo, non è riuscito a salvare la Salernitana nella scorsa stagione: playout conquistati, ma poi persi contro la Sampdoria, tra incidenti e petardi che hanno rovinato anche il ritorno casalingo. Da allora è senza contratto.
Non sta andando tanto meglio a Massimo Rastelli, fermo dall’addio all’Avellino nel 2023. Segnali di vita dai media arrivano solo quando rilascia qualche intervista.
Dall’Italia al Medio Oriente, con Luigi Di Biagio che prosegue la sua avventura come commissario tecnico dell’Under 23 dell’Arabia Saudita. Il bilancio dopo poco più di un anno è di 4 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte.
Aspetta un’opportunità anche Leonardo Semplici dopo il buco nell’acqua con la Sampdoria. I blucerchiati sono entrati in una spirale negativa senza fine che sta travolgendo dirigenti, allenatori e giocatori senza distinzioni. Lo stesso mister ne ha parlato in una recente intervista e s’è detto aperto a nuove esperienze, anche all’estero. A settembre Sportitalia lo aveva menzionato come candidato alla panchina dell’Al Ahly in Egitto.



