La SPAL allunga a quattro la striscia di partite senza vittoria pareggiando 2-2 col Sant’Agostino e viene travolta dalla contestazione di una tifoseria alla quale era stata prospettata una stagione vincente. Invece la parte finale del girone di ritorno sembra prospettare addirittura una squadra all’inseguimento di Mezzolara e Sampierana nel campionato di Eccellenza.
Al termine della partita si è presentato in sala stampa il direttore sportivo Sandro Federico per rispondere alle domande dei giornalisti, anche alla luce della tensione che si è creata nel finale di partita.
ANALISI – “Dobbiamo analizzare i motivi della nostra involuzione nelle ultime due partite. Bisogna ragionare e riflettere per bene. È assurdo vedere una squadra che fino a dieci giorni fa macinava gioco, seppur non finalizzando, fare questo passo indietro sul piano della prestazione. Ci potrebbe essere anche un po’ di fatica per tutte le partite giocate in un mese e magari ci sono ragazzi che non sono abituati a farle. Siamo qui per questo, per capire dove eventualmente migliorare e intervenire, perché cerchiamo di migliorare ogni giorno. Pensavamo di aver intrapreso un percorso con una squadra solida in difesa e che creava occasioni da gol, mentre adesso siamo anche un po’ vulnerabili“.
CONTESTAZIONE – “Capisco e comprendo i tifosi. Sono nella loro testa ed è comprensibile che ci sia una reazione di questo tipo ai risultati come quello di oggi. So che c’è una voglia matta di andare via da questa categoria, però siamo qui per tirarci fuori insieme e dobbiamo farlo ogni domenica. Sapevamo che non sarebbe stato facile. Non ho mai detto che avremmo stracciato il campionato perché sarebbe stato equilibrato. Dobbiamo senz’altro fare di più per accontentarli e tirarci fuori da tutto questo“.
RIFLESSIONI SUL MISTER – “Non dobbiamo farci prendere dagli isterismi o dalla frenesia perché in questo momento non avrebbe senso. Io sono sempre per lavorare e ragionare non per prendere decisioni troppo affrettate. Dobbiamo lavorare nella testa dei ragazzi, che è la cosa principale. Qualcuno probabilmente è anche in deficit fisico, dovuto a qualche infortunio e alle tante partite in quest’ultimo mese“.
LANCI LUNGHI – “Le condizioni del campo erano pessime, ma non deve essere un alibi. Quindi cercare il lancio lungo, soprattutto nel secondo tempo, è stato fatto perché il campo non ci permetteva di giocare, anche per meriti del Sant’Agostino che ci aggrediva e non ci lasciava spazio. Abbiamo provato i primi quindici minuti a giocare e ci siamo anche riusciti facendo anche abbastanza bene, poi la palla ha incominciato a rimbalzare malissimo. Anche questo fa parte della categoria e ci dobbiamo adattare“.
ATTACCANTE – “Noi davanti abbiamo tanti calciatori che possono arrivare alla conclusione e che hanno nel DNA anche tanti gol. Non possiamo pensare di prendere attaccanti ogni settimana. Faremo delle valutazioni tra un paio di settimane su tutta la squadra. Se ci sarà da fare qualche correzione la faremo. Gabriele Mazza oggi ha fatto capire che può essere un attaccante per questa squadra. Sugli esterni abbiamo Senigagliesi, Gaetani e Carbonaro che adesso ha trovato una condizione ottimale e oggi ha fornito una buona prestazione. Capisco che c’è una voglia matta di voler risolvere i problemi ogni domenica, ma non è l’arrivo di un nuovo giocatore a risolvere tutte le difficoltà“.
“Io sono sempre per costruire e ragionare e ho grande fiducia in questo gruppo che fino a dieci giorni fa ha creato in avanti e difeso benissimo. Non può essere che nel giro di dieci giorni ci sia stata un’involuzione così pesante. I ragazzi magari sentono anche la pressione, però questo fa parte del progetto tecnico e chi viene a Ferrara sa che c’è una voglia matta di ritornare a certi livelli. Non è l’attaccante strutturato e forte fisicamente che ti permette di giocare meglio e finalizzare. Mi preoccupo invece quando la squadra non riesce a creare. Solo attraverso il gioco si può arrivare a vincere un campionato. Noi siamo la SPAL e siamo una squadra che deve costruire e deve creare molto più degli avversari. Vedremo se capiterà un’occasione ma abbiamo già un organico forte. Dobbiamo solo ritrovare il filo che abbiamo perso. Nel curriculum di tutti i nostri attaccanti ci sono tanti gol, quindi abbiamo già in organico la soluzione. La cosa più importante è capire come migliorare le caratteristiche e le potenzialità di questa squadra“.