foto Rubin

Autore di una prestazione positiva, condita dal gol del 3-1 e da spunti da giocatore che finalmente sembra ritrovato dopo un periodo difficile, Milos Malivojevic ha ammesso di aver disputato una serie di prestazioni macchiate da alcuni errori, ma allo stesso tempo suona la carica per il futuro a margine del successo sul Mesola.

PARTITA – “Ci sono state partite diverse, perché secondo me contro Solarolo e Mezzolara abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, ma ci è mancato il gol. Ho avuto la febbre per un po’ di tempo, ma con il Sant’Agostino ho avuto un calo nell’intensità e non è perdonabile. In quei venti minuti di blackout di oggi abbiamo sentito nuovamente la pesantezza che c’è stata in queste ultime uscite, ma fortunatamente Carbonaro ci ha risollevati. Oggi sono contento di aver segnato e della partita che ho fatto”. 

CAMPI DI GIOCO – “Tutto quello che noi abbiamo qui alla SPAL è fuori categoria. Purtroppo siamo in Eccellenza e ci viene giustamente di fare qualcosa di più. La normalità è avere dei campi brutti piuttosto che dei campi belli in questa categoria, quindi dobbiamo dare il massimo”. 

TIFOSI – “Il risultato di oggi non ha sistemato tutto ciò che ci è mancato in queste settimane, così come il rapporto con i tifosi. Noi dobbiamo rimanere con la testa bassa e lavorare in silenzio, perché solo così, pensando partita dopo partita, possiamo sistemare le cose. Pressione? Parlo a titolo personale: non ho mai giocato davanti a tutto questo pubblico, ma ognuno di noi sapeva che venendo qui avrebbe vissuto questo tipo di clima. Questo può inevitabilmente pesare sulle spalle dei giocatori, ma io credo anche che i tifosi abbiano il diritto di contestare quando la squadra va male. Noi dobbiamo cercare di isolarci e concentrarci sul campo, oltre che a pensare a lavorare e a regalargli soddisfazioni”. 

POSIZIONE IN CAMPO – “Non importa dove gioco o che compito devo svolgere all’interno del campo. Credo che il modulo venga dopo, perché la cosa fondamentale è l’atteggiamento in campo. Se c’è quello, hai già fatto metà del lavoro, anche perché noi abbiamo delle individualità importanti. Per quanto riguarda la mia posizione oggi, abbiamo adottato un 4231 e questo mi permette di avvicinarmi di più alla porta, nonché di servire qualche assist o segnare dei gol”. 

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