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Come ogni anno LoSpallino.com fa il punto sulle avversarie che la SPAL affronterà nel corso della stagione. In questa seconda puntata l’approfondimento è rivolto a Lupa Roma, Prato, Siena e Maceratese. La prima puntata la trovate QUI, la seconda invece a quest’altro link.

PRATO (15° posto nel girone B di Lega Pro 2014-2015)
PRESIDENTE: Paolo Toccafondi
DIRETTORE SPORTIVO: –
ALLENATORE: Alessio De Petrillo (nuovo)

LA ROSA
PORTIERI- Francesco Rossi (’91, Lupa Roma), Lorenzo Bardini (’96, Fiorentina), Giona Fedele (’93, Sestese)
DIFENSORI- Tommaso Ghinassi (’87, Pordenone), Daniele Ghidotti (’85), Filppo Boni (’95, Verona), Lorenzo Matteo (’97), Fabio Formato (’93, Ischia), Lorenzo Benucci (’96, Sassuolo), Giulio Grifoni (’93)
CENTROCAMPISTI- Alex Bengala (’98, Camerun, Livorno), Alessandro Corvesi (’88, Pavia), Matteo Cavagna (’85), Morten Knudsen (’95, Danimarca), Matteo Serrotti (’86, Tuttocuoio), Riccardo Gaiola (’96, Cesena), Isuf Cela (’96, Albania, Bologna), Gianmarco Gabbianelli (’94)
ATTACCANTI- Alessandro Capello (’95, Varese), Alberto Aladje Gomes (’93, Portogallo-Guinea Bissau, Real Vicenza), Lorenzo Benedetti (’92, Lucchese), Roberto Ogunseye (’95, Italia-Nigeria), Cristhian Kouakou Kouame (’97, Costa d’Avorio, Sassuolo), Cosimo Chiricò (’91, Ascoli)

LA SQUADRA
Stagione che si preannuncia dura per i lanieri. La stagione da squadra B neroazzurra si è risolta con una salvezza condita da patemi d’animo, ma oltre ai giovani interisti, i toscani potevano contare sull’esperienza di Rubino, Bocalon e Fanucchi. Tante le delusioni: da Tassi a Pasa, forse il terzino Bandini è stato l’unico a salvarsi della nidiata interista. Il tecnico Vincenzo Esposito passa dietro la scrivania a dirigere il settore giovanile, si punta su Alessio De Petrillo, fermo da un paio d’anni dopo la salvezza sulla panchina del Foligno. Budget ancora più risicato con i Toccafondi che cercano partner (ma all’orizzonte non si vedono) e con una partnership con l’Inter ridotta rispetto allo scorso anno. Sono rimasti il mediano danese Knudsen, nella passata stagione limitato da un infortunio e il fantasista Gabbianelli. Sono solo sei gli under23 in rosa: il portiere Rossi dalla Lupa Roma, in difesa i due centrali: Ghinassi dal Pordenone (già a Prato per due stagioni) e il confermato Ghidotti. In mezzo al campo capitan Cavagna e Corvesi, reduce dalla parentesi a Pavia, dopo ben sei stagioni a Prato (120 presenze e 6 gol). La regia di Serrotti, ex Tuttocuoio completa il centrocampo a tre. Tanti ritorni anche tra gli under: il mediano Bengala non è stato riscattato dal Livorno, dove ha deluso le aspettative nella Primavera, ma resta un prospetto interessantissimo. L’ivoriano Kouakou dopo la Berretti dei lanieri è passato alla Primavera del Sassuolo, così come l’albanese Cela reduce dall’esperienza a Bologna. Cavallo di ritorno anche la punta Benedetti. In difesa, il campione nazionale con gli Allievi di Poli Lorenzo Matteo (già 7 presenze nella scorsa stagione) può esplodere. La seconda punta Capello può trovare lo spazio che in cadetteria a Varese non ha saputo ritagliarsi, anche Aladje e Ogunseye vogliono mettersi in mostra. Interessante il mediano Gaiola, scuola Cesena. Dura raggiungere la salvezza diretta.
LA STELLA- Dopo i nomi altisonanti in attacco dello scorso anno, quest’anno il Prato ha in difesa e a centrocampo i giocatori con maggior esperienza, ma sono onesti mestieranti. Scegliamo Serrotti: geometrie e idee in mezzo al campo, l’ex Tuttocuoio che a Prato si era misurato con la Lega Pro nel 2013-2014, dopo tanta serie D (al Mazza incantò in un Real Spal-Virtus Pavullese) ed Eccellenza.
UNDER- Capello e Gabbianelli sono quelli che attirano maggiormente l’interesse degli addetti ai lavori, ma De Petrillo crede molto nel terzino mancino Benucci, cresciuto nel settore giovanile del Sassuolo. Sempre dal Sassuolo arriva l’ivoriano Kouakou, ala mancina, ma in realtà partito dalla Berretti laniera. Knudsen se mette da parte i suoi problemi fisici può essere una pedina importante per il Prato. I due prodotti di casa: Lorenzo Matteo e Alex Bengala sperano di diventare i Diawara e i Sensi del San Marino dello scorso anno, magari con una salvezza della propria squadra.

FORMAZIONE TIPO (4-3-1-2): Rossi; Benucci, Ghinassi, Ghidotti, Grifoni; Cavagna, Serrotti, Knudsen; Gabbianelli; Kouakou (Ogunseye), Aladje (Capello).
GIUDIZIO: *
ROBUR SIENA (1° nel girone E di serie D 2014-2015)
PRESIDENTE: Antonio Ponte
DIRETTORE AREA TECNICA: Giuseppe Materazzi
ALLENATORE: Gianluca Atzori (nuovo)

LA ROSA
PORTIERI- Giacomo Bindi (’87, Catanzaro), Lorenzo Montipò (’96, Novara), Tommaso Biagiotti (’98)
DIFENSORI- Stefano Avogadri (’85, Ascoli), Andrea Boron (’93, Grosseto), Daniele Celiento (’94, Pistoiese), Daniele Ficagna (’81, Savona), Daniele Guglielmi (’98, H. Verona), Roberto Masullo (’92, Teramo), Lorenzo Paramatti (’95, Bologna), Eros Pellegrini (’90, Pisa), Daniele Portanova (’78), Luigi Silvestri (’93, Messina), Dario D’Ambrosio (’88, Monza).
CENTROCAMPISTI- Simone Bastoni (’96, Spezia), Salvatore Burrai (’87, Juve Stabia), Giorgio La Vista (’78, Atletico Piceno), Lukas Opiela (’86, Slovacchia, Senika), Marco Piredda (’94, Ternana), Luiz Gabriel Filho Sacilotto (’83, Italia-Brasile, Lecce), Alberto Torelli (’95, Carpi)
ATTACCANTI- Emiliano Bonazzoli (’79, Miami Fusion), Gianmarco De Feo (’94, Grosseto), Alberto Libertazzi (’92, Pontedera), Ettore Mendicino (’90, Salernitana), Arthur Kevin Yamga (’96, Francia-Camerun, ChievoV.).

LA SQUADRA – Il Siena non è più quello dei fasti di Mezzaroma. Il nuovo ciclo affidato all’imprenditore elvetico Antonio Ponte si riaffaccia dopo appena un anno di serie D nei professionisti. Si vola basso, si prova a smorzare l’entusiasmo, ma la rosa allestita è quella di una matricola che si affida all’esperienza di giocatori di categoria e qualche giovane interessante. C’è qualche squadra che forse parte avanti sulla carta, ma i bianconeri hanno tutte le carte in regola per vivere una stagione da protagonisti. Tutto dipenderà dalla voglia di sporcarsi le mani di veterani come Portanova, Ficagna e La Vista (l’ex fantasista di Bari, Ascoli e Pescara è stato pescato dalla Promozione marchigiana dove militava da un paio d’anni). I “nomi” sono quelli di giocatori di categoria superiore, ma anche tanti giocatori che conoscono bene la categoria. Tra i pali: Bindi a Catanzaro ha mostrato grande maturità (Brevi voleva portarlo a Ferrara per sostituire Menegatti), Avogadri è un jolly della mediana e dopo l’esperienza in Romania (Petrolul Proiesti) è tornato protagonista con l’Ascoli in Lega Pro, sul binario mancino si alterneranno Boron (ex Grosseto) e soprattutto Masullo tra gli eroi del Teramo promosso in B. Burrai e Sacilotto in mezzo al campo portano dinamismo, fosforo e geometrie. Suscita curiosità l’ingaggio del mediano slovacco Opiela. In avanti Mendicino non rientrava più nei piani a Salerno e se saprà trovare le giuste motivazioni può essere l’uomo in grado di risolvere le partite. Poi Giuseppe Materazzi è stato abile nel pescare giovani interessantissimi: dal portiere campione d’Italia Berretti Montipò, alla conferma del contradaiolo Biagiotti, in mediana c’è Bastoni dell’ottimo Spezia Primavera e Piredda ha qualità interessanti. Torelli è un ’95, ma ha già alle spalle tre campionati in D con la Vis Pesaro e l’anno scorso tra i Pro nella prima parte a Santarcangelo, poi due gettoni nella stagione della storica promozione in A del Carpi. In panchina c’è Gianluca Atzori che dopo la travagliata esperienza di Reggio Calabria era a spasso da un anno e mezzo e ha voglia di riscattarsi.

LA STELLA- Portanova è stato protagonista di stagioni in A e B con maglie importanti e l’anno scorso ha fatto parte del Siena che ha riconquistato i professionisti. Ma la stella è il centravanti vecchio stampo, da vero numero nove: Emiliano Bonazzoli. Nel 2006 una presenza in Nazionale maggiore e ben otto reti nell’U21. Tanta serie A con le maglie di Reggina, Fiorentina, Samp e Parma dove ha vinto anche una Coppa Italia. Atzori lo ha richiamato dopo averlo avuto a Reggio Calabria. Il centravanti reduce da due stagioni divise a metà tra serie D (Marano prima, Este poi) e l’estero (Honved, Ungheria e Miami Fusion negli Stati Uniti), proverà a guidare l’attacco della Robur assieme a Mendicino provando a far crescere i giovani Yamga e De Feo.
UNDER- Paramatti è figlio d’arte e di lui si dice un gran bene. E’ atteso alla prova del campo. Celiento dopo le giovanili del Napoli ha già assaggiato la Lega Pro a Viareggio e Pistoia, vuole una maglia da titolare. Di Torelli e Bastoni abbiamo già detto così come di Piredda. In avanti due esterni offensivi che possono adattarsi anche nel ruolo di seconda punta alle spalle di un attaccante di peso: il franco camerunense Yamga scuola Chievo e De Feo reduce da una stagione dai due volti: bene nella prima parte a Savona con cinque reti, poi poco impiegato a Grosseto.

FORMAZIONE TIPO (4-4-2) Montipò (Bindi); Celiento, Silvestri (Ficagna), Portanova, Masullo (Boron); Avogadri, Burrai, Piredda (Sacilotto), Bastoni (De Feo); Mendicino, Bonazzoli (Yamga).
GIUDIZIO:****

 

MACERATESE (1° nel girone F della serie D 2014-2015)
PRESIDENTE:
Maria Francesca Tardella
DIRETTORE SPORTIVO: Giulio Spadoni
ALLENATORE: Cristian Bucchi (nuovo)

LA ROSA
PORTIERI-Mattia Di Vincenzo (’92), Francesco Forte (’91, V. Lamezia),
DIFENSORI- Mattia Altobelli (’95, Foggia), Gianluca Clemente (’96, Alma Fano), Luigi Badji Djibo (’94, Italia-Burkina Faso, Paganese), Manuel Teixeira Vasco Faisca (’80, Portogallo, Matera), Riccardo Fissore (’80, Pordenone), Raffaele Imparato (’86, Torres), Francesco Karkalis (’95, L’Aquila), Igor Lasicki (’95, Polonia, Gubbio)
CENTROCAMPISTI- Yassine Belkaid (’88, Marocco), Lorenzo Carotti (’85, Pavia), Emanuele D’Anna (’82, Gubbio), Fabio Foglia (’89, Torres), Giovanni Giuffrida (’85, Torres), Marco Massei (’93, svincolato), Badara Sarr (’94, Senegal, Catanzaro), Matteo Cesca (’97, Pescara).
ATTACCANTI- Cristian Buonaiuto (’92, Torres), Giordano Fioretti (’85, Spal), Massimo Ganci (’81, svincolato), Daniel Zinon Kouko (’89, Costa d’Avorio), Francesco Orlando (’95, Chieti), Souleymane Camara (’96, Senegal, Bellaria), Isnik Alimi (’94, Macedonia/Albania, Lumezzane).

LA SQUADRA
Macerata ritorna tra i Professionisti e alla corte della presidentessa Maria Francesca Tardella arriva un Cristian Bucchi che dopo l’esperienza a Sassari (conclusasi con l’undicesimo posto) riprende in mano una squadra da inizio stagione com’era capitato a Gubbio nel 2013. Il marocchino Belkaid e il bomber ivoriano Kouko, quasi 150 presenze in D e 46 gol nel centro-Italia sono gli unici superstiti della promozione. La rosa è stata rinforzata con pochi nomi di grido, ma con tanta gente che conosce profondamente la categoria, con un blocco che arriva da Sassari: Imparato, Foglia, Giuffrida, Buonaiuto, poi da squadre retrocesse: D’Anna e Lasicki dal Gubbio, Forte dalla Vigor Lamezia e giocatori esperti che non rientrano più nei piani delle società di appartenenza: Vasco Faisca (Matera), Fissore (Pordenone), Carotti (Pavia) e Fioretti (Spal). Dalla serie D arriva un giovane come Clemente (già due campionati di D alle spalle al Fano) e dopo la squalifica per calcioscommesse ritrova il campo Ganci, ex Frosinone, tanta B con Treviso, Monza, Cittadella, Piacenza, Pescare e anche 10 presenze in A con la Reggina. L’ex Lamezia Forte tra i pali, poi sulle fasce l’esperienza di D’Anna (anche al Chievo in A) e Imparato, mentre in mezzo i giovani Lasicki e Karkalis si contendono una maglia accanto agli esperti Vasco Faisca (il portoghese alla terza avventura italiana, portato in Italia dall’Inter nel 2000) e Fissore. In mezzo al campo tanta sostanza con Giuffrida, Foglia e il giovane Sarr, ma soprattutto il mediano ex capitano del Pavia Lorenzo Carotti. Davanti l’esterno offensivo Buonaiuto, può fare anche la seconda punta alle spalle di un centravanti che può essere Kouko o l’ex spallino Fioretti. Incognita Ganci fermo dal 2013. La Maceratese appare una squadra concreta, ben assortita, che bada al sodo, da valutare la vena realizzativa tra i pro di Kouko, può andare lontano.

LA STELLA- D’Anna, Faisca, Fissore e Ganci hanno trascorsi in categorie superiori, ma la squadra sarà guidata in mezzo al campo da Lorenzo Carotti. Un centrocampista che sa abbinare quantità e qualità, di temperamento e che prova a rimettersi in gioco dopo le quattro stagioni in cinque anni con la maglia del Pavia. Profondo conoscitore della categoria, bene anche alla Cremonese. Forse ha fatto una carriera al di sotto delle attese. Cresciuto nel settore giovanile del Parma è stato in Nazionale dall’U15 all’U20.
UNDER-Tanti giocatori di esperienza, con i giovani che proveranno a sgomitare per trovare un po’ di spazio. Il polacco Lasicki, scuola Napoli, ha fatto bene, nonostante la retrocessione a Gubbio. Karkalis ha assaggiato la categoria a L’Aquila. Under ma di esperienza il mancino Djibo e soprattutto il terzino Clemente (’96) con già due campionati da titolare a Fano. Sarr, poche partite, tra Catanzaro e Gubbio, è il tipico centrocampista di interdizione.

FORMAZIONE TIPO (5-3-2): Forte; D’Anna, Faisca, Fissore, Karkalis (Lasicki), Imparato; Giuffrida, Carotti, Sarr (Foglia); Buonaiuto (Ganci), Kouko (Fioretti).

GIUDIZIO: ***

 


LUPA ROMA
(13° nel girone C di Lega Pro 2014-2015)
PRESIDENTE: Alberto Cerrai
DIRETTORE SPORTIVO: Alberto Cerrai
ALLENATORE: Alessandro Cucciari (confermato)

LA ROSA
PORTIERI –
Michele Mangiapelo (’86), Nicholas Di Mario (’91, Grosseto),
DIFENSORI – Danilo Pasqualoni (’94), Pietro Cascone (’85), Lorenzo Silvagni (’95, Lazio), Luca Locci (’92, San Donato Tavernelle), Alessandro Celli (’94), Marco Sfanò (’88, Colleferro), Marco Cane (’92, Messina), Marco Losi (’97)
CENTROCAMPISTI – Lorenzo Cerrai (’93), Gaetano D’Agostino (’82, Benevento), Flavio Santarelli (’95), Alberto Quadri (’83, Barletta), Simone Bezziccheri (’93, Palestrina)
ATTACCANTI- Marco Neri (’84, Colleferro), Alain Faccini (’91), David Di Michele (’76, Reggina), Christian Massella (’90, Ostiamare), Luciano Leccese (’82, Argentina), Stefano Tajarol (’81), Alessandro Tulli (’82), Alessandro Di Mario (’91, Lazio)

LA SQUADRALa terza squadra della Capitale (anche se i match casalinghi si giocheranno ad Aprilia) è a caccia del bis. Ripetere l’impresa salvezza e magari togliersi qualche soddisfazione. La ricetta? Il gruppo storico dei vari Celli, Cerrai, Pasqualoni, Leccese e bomber Tajarol, qualche altra scommessa dal vasto bacino del calcio dilettantistico laziale e due-tre nomi che hanno calcato palcoscenici importanti. Gaetano D’Agostino e David Di Michele non hanno bisogno di presentazioni. Il primo, nato trequartista, ha vissuto le sue migliori stagioni con la maglia dell’Udinese raggiungendo la Nazionale nel ruolo di regista di centrocampo. “Re David” (anche lui in Nazionale) ha lasciato bei ricordi ovunque tra Salerno, Palermo, Lecce, Udine e Reggio Calabria. Il primo è reduce dalla seconda parte di stagione a Benevento, Di Michele ha vissuto una stagione travagliata a Reggio Calabria, ma porta in dote oltre 600 partite e circa 170 gol tra i professionisti. Alle soglie dei quarant’anni sembra ancora avere il giusto entusiasmo. Se i due big e i vari Quadri e Tulli non faranno le figurine allora la Lupa può essere pericolosa. In porta: Di Mario, ex Grosseto. Cucciari anche a causa di infortuni ha provato varie soluzioni con la difesa a 3, a 5 e a 4. Dovrebbero spuntarla i già collaudati Pasqualoni, Cascone e Celli. Poi spazio per Silvagni scuola Lazio e il terzino destro Cane, ex Messina. Sfanò arriva dal Colleferro (Eccellenza) e poi c’è Marco Losi, nipote di Giacomo, storico difensore della Roma. Centrocampo a tre dove sembrano mancare ricambi, gambe e polmoni. Sulle qualità di D’Agostino non si discute, Quadri ha viaggiato troppo a corrente alternata, Cerrai è un pilastro della Lupa. Mancano interdittori. Davanti c’è un certo traffico. Il “Guerriero” Neno Tajarol ritrova il gemello del gol nelle categorie dilettantistiche laziali Neri, arrivato tra i Pro a oltre trent’anni e pronto a rivivere le emozioni vissute lo scorso anno da Tajarol (arrivato ad oltre 33 anni tra i pro dopo oltre 200 gol tra la Seconda Categoria e la serie D, passando dal trasporto del latte col camion all’ufficio di azienda informatica di patron Cerrai, dopo aver lavorato come operaio per il patron del San Cesareo trascinato dalla Promozione alla D) Tulli e Leccese le prime alternative. Massella cerca la consacrazione tra i Pro dopo i 19 gol con l’Ostiamare. David Di Michele torna nella sua terra natia (è di Guidonia). Saprà ancora essere Re? Curiosità: responsabile del settore giovanile è Giampiero Guarracino (tra gli uomini di Candela al momento della trattativa dell’acquisto della Real Spal).

LA STELLA- I tifosi della Lupa indicherebbero Neno Tajarol. Tuttavia, per le stagioni trascorse nella massima serie a contendersi il titolo di stella della Lupa ci sono Gaetano D’Agostino e David Di Michele. Scegliamo quest’ultimo perché con oltre 600 presenze e 170 reti tra i Pro ha saputo mantenere più a lungo un rendimento costante sul massimo palcoscenico calcistico d’Italia. Sei presenze in Nazionale nel biennio che ha portato l’Italia sul tetto del mondo. Una parentesi anche in Inghilterra con la maglia del West Ham.
UNDER- Sono i già conosciuti difensori Pasqualoni e Celli a dare maggiori garanzie. Pasqualoni è un difensore centrale arrivato nell’anno della serie D. Celli invece è un laterale mancino arrivato alla Lupa nel campionato di Eccellenza dopo il settore giovanile all’Ostiamare e alla Nuova Tor Tre Teste.

FORMAZIONE TIPO (3-5-2): Mangiapelo; Pasqualoni, Cascone, Silvagni (Locci); Cane, Cerrai, D’Agostino, Quadri, Celli; Tajarol (Tulli), Di Michele.
GIUDIZIO: ***

 



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