Prima Schiattarella, ora Vicari. Benedetto internet perché, comprensibilmente, l’uomo mercato della SPAL non si lascia sfuggire una parola, declinando ogni commento. E allora tocca monitorare tutti i siti del pianeta calcio per scoprire chi potrebbero essere gli ultimi due rinforzi (a parte Picchi e la quinta punta giovane) dei biancazzurri.
A meno di venti giorni dall’inizio del campionato il mercato della SPAL vive una fase che è solo apparentemente di stallo. Dietro allo stillicidio quasi quotidiano di nomi c’è un’attività febbrile, fondata sulla volontà di portare a casa già entro questa settimana le pedine che mancano per il completamento dell’organico.
Dopo le indiscrezioni di qualche giorno fa su Schiattarella del Latina, oggi il nome nuovo è quello del difensore Francesco Vicari, classe 1994 del Novara. Le parole usate da Tuttomercatoweb sono quasi da affare fatto, ma i precedenti consigliano prudenza perché si tratta di una trattativa fattibile, ma non scontata.
Il nome non è di quelli che “fanno sobbalzare sulla sedia” (cit. W. Mattioli) ma non bisogna farsi ingannare. Si tratta di un difensore che a dispetto dei ventidue anni d’età (è nato il 3 agosto 1994 a Roma) gode già di una reputazione considerevole tra gli addetti ai lavori, tanto che durante l’estate le voci di mercato l’hanno accostato a club di serie A come Chievo Verona, Atalanta, Empoli e Udinese. Vicari è a Novara dall’estate del 2012 dopo aver trascorso il periodo delle giovanili tra la Roma e il Taranto. Nella stagione 2012-2013 ha giocato con la Primavera dei piemontesi, debuttando in serie B nel finale di stagione grazie a mister Aglietti. Nell’annata successiva, quella della retrocessione ai playout, è entrato nel gruppo della prima squadra fino a diventare titolare praticamente inamovibile con l’arrivo di Calori ed è rimasto tale anche con il il ritorno di Aglietti e la breve parentesi di Giacomo Gattuso. Il campionato 2014-2015, segnato dalla vittoria nel girone A di Lega Pro, ha visto Vicari come punto fermo per mister Toscano nella sua difesa a tre (24 presenze, 1 gol). Nella scorsa stagione, alle dipendenze di mister Baroni, il difensore romano ha giocato in dieci delle prime ventuno partite con gli Azzurri, prima di finire alle spalle della coppia Troest-Mantovani nelle gerarchie dell’allenatore e concludendo con 14 apparizioni complessive nell’ambito di una stagione da playoff.
Alto 190 centimetri, nonostante sia destro naturale ha quasi sempre giocato da centrale di centrosinistra sia in moduli a tre, sia con i due centrali nella linea a quattro. Le sue specialità sono il colpo di testa e l’anticipo. Possibile quindi che il Novara se ne privi a cuor leggero? In teoria no, ma le circostanze sembrano portare a questa soluzione visto che il contratto del giocatore scadrà a giugno 2017 e un rinnovo, dopo un girone di ritorno in secondo piano e costellato da almeno un paio di prestazioni negative, non è stato messo tra le priorità dal ds Teti. Dettaglio che avrebbe indotto giocatore e procuratore a guardarsi attorno.
Non a caso il Novara si è orientato su altre scelte: dopo aver confermato Troest e Mantovani, il club piemontese si è concesso anche il lusso di prendere Scognamiglio dal Pisa, uno dei migliori difensori della scorsa stagione di B con la maglia del Trapani. Operazione che ovviamente ha comportato un esborso tutt’altro che indifferente. A completare il pacchetto difensivo a disposizione del nuovo tecnico Boscaglia ci sono anche Gavazzi e Beye, motivo per cui Vicari potrebbe davvero cambiare aria per ridare slancio alla sua carriera.
Abbandonata la pista Dellafiore (il Latina è inamovibile nella sua richiesta economica), la SPAL si è mossa su un profilo diverso, più di prospettiva, convinta che il valore attuale di Vicari sia già da serie B e il potenziale possa permettergli di diventare un gioiello nel prossimo futuro. Se davvero sarà così ne avremo conferma nelle prossime ore.