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La prima giornata di campionato si è conclusa all’insegna delle sorprese, sia per quanto avvenuto al PalaMIT2B, sia per i risultati usciti dagli altri campi. Luogo comune abusatissimo vuole i pronostici fatti per essere smentiti, e infatti la prima considerazione deriva dall’andamento delle favorite: tra le squadre più quotate per la promozione, soltanto Agrigento ha guadagnato i due punti. Tornano alla mente le parole di coach Furlani, che alla vigilia avvertiva di come ad inizio campionato i valori tecnici e tattici siano livellati e la vittoria sarebbe quindi dipesa da aspetti quali esperienza e agonismo.

E proprio analizzando questi due aspetti nel match tra Ferrara e Lucca, ci accorgiamo della seconda sorpresa. Sicuramente ci aspettavamo una partita dei biancazzurri con il coltello fra i denti, per le due sconfitte dell’anno scorso e per colmare alcune lacune rispetto all’esperienza degli avversari. La vittoria, infatti, è nata anche dall’adrenalina iniziale che ha permesso alla Mobyt di partire con un 6-0 spinto da un pubblico in delirio. Ma l’adrenalina, si sa, va a ondate e non si può contare sul suo apporto costante per tutta la partita. Ma quando è arrivato il momento più difficile, nell’ultimo parziale, in cui Ferrara è stata prima recuperata e poi superata da Lucca, abbiamo potuto vedere qualcosa che forse neppure il coach si aspettava. C’è stata una reazione da squadra esperta contro una squadra di veterani. Senza farsi prendere dal panico la Mobyt ha fatto la differenza lavorando sulle piccole cose (un rimbalzo offensivo di Spizzichini, una palla recuperata di Benfatto) e facendosi ispirare dal carisma di Mays che con una tripla da leader ha ricacciato Lucca indietro.

La terza sorpesa riguarda i valori interni alla squadra estense. In una partita così impegnativa dal punto di vista emotivo sono mancati proprio i giocatori che meglio avevano figurato durante le amichevoli di avvicinamento al campionato, ovvero il capitano Ferri e l’esperto Casadei (contro Lucca 6 punti in due con un impietoso 0 su 10 dal campo). Certamente le scelte difensive di coach Russo, molto attento a limitare il gioco perimetrale, non hanno favorito la prestazione dei due, tuttavia non si spiega comunque un bottino così misero per chi aveva trascinato la Mobyt con costanza fino all’esordio ufficiale. Anche Infanti, limitato da alcuni problemi fisici e da alcuni falli di troppo, ha giocato solo 10 minuti in cui non è riuscito a incidere. Ma questo è solo un merito in più che va attribuito alla squadra: nella partita in cui i realizzatori non si sono dimostrati in giornata, ecco che sono stati altri (in particolare Jennings, Benfatto e Mays che insieme hanno segnato 63 punti dei 75 totali) a prendersi le responsabilità offensive, trascinandoci fino alla vittoria contro una delle squadre più blasonate del campionato.

Infine la sorpresa più bella, il palazzo riempito da più di 1500 persone. E si sono sentite eccome! La speranza è che il pubblico ferrarese, che sicuramente si è divertito contro Lucca, torni ancora più agguerrito il 20 ottobre, contro l’altra pretendente alla promozione Omegna. Magari sfruttando l’estensione della campagna abbonamenti che durerà fino al 18 ottobre. Accompagnati dall’urlo del PalaMIT2B, si potrà centrare un’altra impresa per dimostrare che anche Ferrara può crederci.



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