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Le parole del direttore generale dei biancazzurri Davide Vagnati.

E’ SOLO LA DIFESA IL PROBLEMA? – “I ragazzi, tutti, devono capire che da loro ci si aspetta qualcosa di importante. Siamo a Ferrara, siamo la Spal, questo è l’ambiente ideale per fare cose importanti, in fondo siamo solo all’inizio di un progetto che sta gettando ora le sue basi. Vogliamo fare tutto per bene, un passo alla volta, senza strafare. E’ un campionato anomalo quello di quest’anno, è vero, che può contare su ben otto primi posti, ma questo non deve certo farci pensare che ci saremo di diritto nelle otto, soprattutto se l’andazzo sarà quello delle ultime settimane. Non possiamo andare avanti così. Sono intelligenti e responsabili i nostri giocatori e lo capiscono tranquillamente che, di questo passo, faremo fatica a fare strada. Serve un cambio di rotta e, prima di tutto, questo cambio me lo aspetto da loro, la domenica, in campo”.

IL MERCATO – “Ci sono ancora cinque partite, abbastanza per capire non tanto se dovremo o meno intervenire sul mercato, perché è fuori discussione che qualcosa faremo, ma in che modo (si parla di due, massimo tre rinforzi, ndr) e comunque tenendo ben presente il fattore età media. Io non sono affatto convinto che i miei difensori siano quelli che vediamo la domenica in campo, anzi, lo so per certo, non lo sono. Stiamo cercando di capire cosa non va, vogliamo vedere una reazione che, in effetti, tarda ad arrivare. E questo un po’ mi preoccupa. Sono giovani, hanno una carriera davanti ma questa carriera parte dalla Spal e da Ferrara. Dovrebbe bastare questo come stimolo. Hanno cinque partite per dirci con i fatti, sul campo, che non abbiamo capito niente, che loro sono i migliori difensori di questa categoria. Voglio questo da loro, una risposta concreta e reale a tutte queste critiche. Farà bene a loro come uomini, perché diventeranno più forti e sicuri, ma farà soprattutto bene alla Spal sapere di poter contare su giocatori capaci di rialzarsi dalle inevitabili difficoltà che un campionato ti riserva”.

L’INFORTUNIO DI DAVIDE DI QUINZIO – “Dobbiamo valutare la situazione nel suo complesso. Capire, insieme ai medici, quale sia, adesso, la soluzione migliore da adottare. In caso di intervento chirurgico lo riavremo grossomodo per metà gennaio, febbraio al massimo. Altrimenti Davide andrà avanti con una terapia conservativa che, speriamo, non gli crei altre ricadute, perché a quel punto sarebbe difficile scongiurare l’intervento. Vediamo in settimana”.

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L’ARGENTINO PORCARI – “E’ un buon giocatore, ha circa 150 partite giocate in giro per il mondo tra Argentina, Serbia e Ungheria, un trequartista che all’occorrenza può fare la seconda punta. Un suo ingaggio? Il nostro mercato dipende da precise richieste che, in primis, arrivano dallo staff tecnico oltre che da quello che vediamo io o il Presidente dagli spalti. La sensazione è che questo sia un giocatore che potrebbe tranquillamente starci in questa Spal, ma è fuor di dubbio che le priorità, al 20 novembre, sono altre”.

DOMENICA C’E’ LA SORPRESA REAL – “Io ho piena fiducia in questa squadra, nel suo allenatore e, singolarmente, in questi ragazzi. Inutile dire che mi piacerebbe vedere uno stadio in festa e con tanta gente come quello che ho visto ieri. Sento che questa città ha voglia di calcio, sta a noi accontentarla il prima possibile regalando una squadra, possibilmente, vincente. Ce la metteremo tutta”.



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