Domenica 8 settembre è il giorno dell’esordio in casa contro il Monza: davanti a una cornice di pubblico da categoria superiore la S.P.A.L. viene accolta da uno striscione dei propri tifosi che diventerà l’emblema di tutto il torneo: NON CAMMINERAI MAI SOLA. Sul campo, però, non basta il doppio vantaggio firmato Max Varricchio: il 3 a 3 finale, benché contro una corazzata costruita per vincere il campionato, stona e regala ai 4 mila e passa del ‘Mazza’ un’altra mezza delusione. Una grande S.P.A.L. viene ancora una volta beffata, stavolta in pieno recupero e dalla nuova regola sul fuorigioco: è il primo caso in Italia che farà scuola persino alla Nazionale di Cesare Prandelli.

Un dissacrante Mattioli, preoccupato, gli risponderà a tono di lì a poco, indirettamente, interrogato sulla situazione: “Cosa volete che vi dica? Chiamerò il prete per benedire campo, pali e traverse. Cosa devo fare? Buttiamo del sale per aria? Se serve faremo anche così”. Non le manderà mai a dire il ‘Pres’, nel bene e nel male è e sarà sempre il primo dei tifosi biancazzurri, che presto inizieranno a rispecchiarsi in lui e a sposare la sua gestione.



Il 27 ottobre arriva il suo esordio, in casa, contro il Delta Porto Tolle. Accantonato il 442, il mister, che intanto rifà ‘ex novo’ la preparazione, passa alla difesa a 5 e vince subito per 3 a 2, in rimonta: in altre 3 occasioni la S.P.A.L. avrà ragione dei propri avversari con identico punteggio, trascinando il proprio pubblico grazie a reazioni d’orgoglio dirompenti e spesso insperate. Gadda perde la sua prima gara a Rimini la settimana successiva e i tifosi spallini sprofondano, di nuovo, nel vortice emozionale delle montagne russe. Niente paura, la squadra ne vincerà altre cinque delle restanti sette fino a chiudere il 2013 con 20 punti in 9 gare, una media straordinaria di 2,22 punti a partita che proietterà i biancazzurri di diritto in piena zona promozione.

Il ‘Pres’, proprio di ritorno dal ‘Morgagni’ di Forlì, sbotta per la prima volta in stagione e va giù pesante: ‘Difesa che non vale neanche la Promozione’, mentre per Francesco Colombarini l’ics in Romagna “è un’aspirina” che va presa per curare, ma per guarire serve altro: la S.P.A.L., ancora una volta, delude i suoi tifosi. 
La squadra, intanto, risponde sul campo al duro attacco verbale del ‘Pres’ e batte la sorpresa del campionato del momento, quel Real Vicenza guidato dall’ex Moro e dal capocannoniere Alessandro: Varricchio segna, Landi e Lazzari sono incontenibili, “San” Pietro conserva, Cozzolino fa addirittura l’ala pur di rendersi utile, Buscaroli di testa segna il suo secondo gol in due partite che valgono da soli quattro punti. Ma è tutta la squadra che, finalmente, sembra girare.
Dicembre inizia in chiaroscuro con l’addio di Nicola Falcier che rescinde il contratto, ma la S.P.A.L. lo chiude continuando a vincere e risalire posizioni in classifica grazie alle cinque vittorie casalinghe di fila. Sul fronte societario, 











Le basi per il futuro sono state ufficialmente gettate. La S.P.A.L. riparte di slancio da qui con un pensiero comune e una dedica speciale che va al giovane e sfortunatissimo centrocampista Andrea Tessari, ancora oggi impegnato a lottare strenuamente con le unghie e con i denti pur di conquistarsi un domani da grande calciatore, e magari in maglia spallina. In bocca al lupo Andrea, di cuore, ti aspettiamo tutti. Torna presto: “Sta’ S.P.A.L. aspetta a te”.











