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Tecnico esperto della categoria in grado di valorizzare i giovani e centrare buoni risultati attraverso un’identità di gioco ben determinata: è questo, più o meno, l’identikit del prossimo allenatore dei biancazzurri tracciato dalla dirigenza spallina al termine della riunione che ha sancito la mancata conferma di Massimo Gadda.

Dalla tavolozza delle caratteristiche sopra elencate vien fuori il ritratto di Paolo Indiani, tecnico nato a Certaldo il 20 luglio del 1954. Trent’anni di carriera da allenatore alle spalle spesi quasi interamente in Toscana tra Serie D e Prima Divisione (con un paio di puntate a Crotone e Foligno sempre in Prima Divisione) guidando tra i ‘Pro’ squadre come il Rondinella e il Poggibonsi, poi la doppia promozione dalla D alla C1 con la Massese (con il diesse spallino Davide Vagnati in campo), un buon settimo posto con la Lucchese in Prima Divisione (2010-2011), poi l’impresa nella città della Piaggio con la promozione del Pontedera in Prima Divisione nel 2012-13 e nella stagione appena terminata l’eliminazione nei playoff giunta in casa del Lecce al termine dei calci di rigore. Il tutto condito da un mix di gioventù e pochi esperti della categoria in un 3-5-2 che può cambiare in base agli interpreti messi a disposizione del tecnico. A differenza di Massimo Gadda non è un ‘integralista’, per così dire, del modulo sa come far girare al meglio la squadra in base al materiale a disposizione: è uno che si adegua ai giocatori e non viceversa. Non è fattore secondario.

IL BINOMIO VINCENTE – A fornire materiale umano sul qual lavorare e ottenere risultati è stato spesso Paolo Giovannini, direttore generale del Pontedera, che si definisce lavoratore da turni di 24 ore al giorno e deus ex machina del Pontedera e dei successi di Paolo Indiani. Con il tecnico certaldese forma un binomio vincente dai tempi della Massese del doppio salto con il diesse spallino Davide Vagnati in campo. Uno in panca, l’altro dietro la scrivania, Indiani e Giovannini hanno condiviso campionati a Massa, Lucca, Pistoia e Pontedera. Laddove hanno avuto modo di formare dall’inizio la squadra (Massese e Pontedera), i due non hanno sbagliato un colpo: proprio uno dei protagonisti in maglia granata, il fantasista o seconda punta Luigi ‘Gigio’ Grassi è un fedelissimo di Paolo Giovannini che lo ha lanciato nel Castelnuovo Garfagnana: Giovannini è un vero e proprio ‘guru’ del calcio toscano che nel tempo ha saputo stringere contatti importanti con diverse società italiane: con la Reggina, ad esempio, attraverso i prestiti del lungo centrale Cianci (’94) e dell’attaccante Picone (’91) e le comproprietà del valido esterno Arrighini (’90) e di Verruschi (’91); e poi il Livorno, attraverso la comproprietà del difensore Gasbarro (’95) e i prestiti di altri difensori quali il bolognese Regno (’92), il terzino destro Galli (’93) e soprattutto Lorenzo Gonnelli (’93), centrale difensivo di 191 centimetri che ha ben figurato nel torneo di Prima Divisione. Poi ci sono Siena con il prestito del laterale mancino Andrea Pastore (’94); Sampdoria con il giovane esterno offensivo Luperini (’94); Parma con Andrea Scicchitano (ex compagno di squadra di Pietro Menegatti al Poggibonsi così come il centrocampista Andrea Settembrini); Salernitana con il ritorno in prestito di Grassi e infine il Bari per l’interessantissimo centrocampista mancino Giovanni Di Noia (’94), ex Chieti.

LA TRIBU’ DI INDIANI – Oltre a valorizzare i giovani in prestito da squadre di categoria superiore (tra queste Reggina, Bari, Siena e Livorno hanno un futuro ancora incerto) il duo Giovannini-Indiani si è affidato a giocatori ben conosciuti come il centrocampista di casa Paolo Regoli (’91), il capitano e mediano Andrea Caponi (’88), il centrocampista Bartolomei (’89), l’esperto difensore Vettori (’83) e il terzino destro ex Lucchese Enrico Pezzi (’89). Regoli ha un contratto fino al 2016 mentre Settembrini, la vera scommessa estiva di Giovannini, è sotto contratto fino al 2015. Dei sopra citati qualcuno sicuramente potrà seguire mister Indiani, così come qualche giovane che ha ben figurato in stagione e sul quale potrebbe puntare in una nuova avventura il mister di Certaldo. Su tutti il riminese Pezzi e l’attaccante Grassi che godono della piena fiducia di Indiani al pari di Arrighini (un sogno praticamente impossibile da realizzare): questi gli elementi che potrebbero aggiungersi ai vari Polverini (difensore, ’87, Pro Patria), Miglietta (centrocampista, ’81, Ternana) e Carotti (centrocampista, ’85, Pavia) appuntati sul taccuino della dirigenza ferrarese e di società ‘amiche’, come nel caso del difensore centrale dei bustocchi. Ma radiomercato parla di altri due colpacci che la SPAL sarebbe pronta a piazzare: uno in difesa e uno in attacco ma i cui nomi sono ancora top secret. A questo punto, sorge un altro interrogativo: se Grassi seguirà, come è praticamente certo, Indiani a Ferrara, se arriverà anche un altro attaccante, che ne sarà di Cozzolino e di capitan Varricchio? Questo sarà solo uno dei tanti nodi che il tandem Mattioli-Vagnati sarà chiamato a sciogliere durante la lunga estate ormai alle porte.

servizio a cura di Diego Stocchi Carnevali e Pasquale Matarazzo



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