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In attesa di conoscere le sorti dell’allenatore (ne parliamo a parte) la società biancazzurra non resta di certo con le mani in mano: la SPAL, infatti, sta gettando le basi per il prossimo futuro che, tanto per iniziare, dovrà poggiare su di un solido settore giovanile.
E’ proprio in questo senso che va inserita la trasferta di lavoro di oggi in terra veneta per il ‘Pres’ Walter Mattioli e per il fido diesse Davide Vagnati, ospiti della A.S.D. Liventina Gorghense, società dilettantistica di Motta di Livenza (provincia di Treviso). E il ‘Pres’ racconta: “Mi fa un po’ spavento il paragone, perché lui (Paolo Mazza ndr) è stato un grandissimo e io, a confronto, non ho ancora fatto un bel niente: però mi piacerebbe ricominciare quel percorso che il Commendator Paolo Mazza ha iniziato tanti anni fa, andando in giro per il Veneto e il Friuli alla ricerca di giovani talenti da far crescere e, perché no, con un po’ di fortuna, magari lanciare anche nel calcio che conta. E con i colori della nostra SPAL”. IMG_2442Nonostante a tenere banco ci sia il tema allenatore, Mattioli, che non nasconde di essere abbastanza infastidito da questo tira e molla con il Pontedera, ha deciso di cambiare aria per ventiquattro ore e di non pensarci. Forse: perché non ci metteremmo la mano sul fuoco che, proprio durante la trasferta di oggi, Walter Mattioli e Davide Vagnati siano pure riusciti a ritagliarsi uno spazio di tempo per incontrarsi con un altro tecnico di cui hanno grande stima (sarà mica Brevi?). Ma il ‘Pres’ glissa al rigurardo, preferendo focalizzare la propria attenzione sulla giornata: “Qualche mese fa abbiamo iniziato questo rapporto di amicizia con la Liventina, una società solida e importante che, non a caso, è già tra le squadre ‘amiche’, diciamo così, di una realtà molto blasonata a livello internazionale, cioè l’Inter: con noi, da un semplice rapporto nato per via di alcuni tornei giovanili, sta nascendo anche una collaborazione. Siamo venuti qui, oggi, perché l’anno prossimo il nostro settore giovanile si avvarrà di alcuni ragazzi provenienti proprio da questo serbatoio che vestiranno la maglia della SPAL: alcuni faranno parte della squadra Berretti, altri degli Allievi Nazionali. Per noi sta iniziando un nuovo corso, una nuova sfida: speriamo di vederne anche i frutti, magari senza aspettarci grandi cose da subito, come è normale in questi casi, anche se da qualche parte bisognava pur cominciare. Con pazienza e metodo credo ci riusciremo, anzi, dobbiamo riuscirci, perché non vedo altra strada che non sia quella di puntare sui giovani per garantire un futuro roseo non solo a livello di risultati, ma che sia soprattutto sano a livello di bilancio per una società come la nostra che si sta affacciando praticamente adesso al calcio che conta”.



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