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Nemmeno il tempo di rimuginare troppo sul beffardo 1-1 subito al 92′ dall’Ancona, che per la truppa di mister Semplici è già ora di pensare ad un’altra partita, visto che domani alle 15, allo stadio “Paolo Mazza” arriverà il Tuttocuoio allenato da ex bomber molto conosciuto per i suoi trascorsi, tra le altre, a Livorno, Parma e Napoli, ovvero Cristiano Lucarelli. La formazione toscana, in grandissima ascesa negli ultimi due mesi dopo un inizio un po’ stentato, ha una media punti superiore ai due a partita dalla sconfitta di Pisa dell’11 ottobre e solo il Prato è riuscito a metterle i bastoni tra la ruote da allora. Tutto questo grazie ad una difesa che ha subito un solo goal in più rispetto a quella spallina in campionato, anche se davanti le reti latitano. Nel pomeriggio di oggi, nella consueta conferenza stampa pre-partita, un mister Semplici di buonissimo umore, anche per l’anniversario dal suo insediamento sulla panchina biancazzurra, ha toccato diversi temi.

Il post SPAL-Ancona – È evidente come la delusione per il risultato di due giorni fa tenga ancora banco in via Copparo: “Se fossi un grande allenatore (ride) verrei qui a dirvi che domenica abbiamo pareggiato per colpa dell’arbitro, perché non ci ha dato almeno due rigori netti e l’Ancona poteva avere due uomini in meno, anziché uno solo. Da quando faccio questo lavoro, però, non ho mai cercato scusanti di questo tipo e il mio obiettivo è quello di cercare, insieme ai ragazzi, di migliorare sugli errori commessi. L’aspetto che mi preme sicuramente di più è quello della mentalità, perché in vantaggio di un goal e di un uomo bisogna essere più bravi nel gestire il pallone, farlo girare più velocemente, passarla anche all’indietro per costringere gli avversari a venir fuori dal guscio, oltre ad avere più furore agonistico. La squadra comunque credo stia bene, riesce sempre a creare molte occasioni, poi a volte, come domenica, non chiude le partite e questo va migliorato, ma fa parte del percorso di crescita di un gruppo che sicuramente non è in grado di ammazzare il campionato, anzi, la cosa che mi dispiace, è l’idea che si è creata dopo il nostro positivo che la SPAL debba vincere ogni partita con due o tre gol di scarto”. Sul suo disappunto che, mai come domenica, si era notato in corso partita, Semplici rimprovera un po’ se stesso: “Sì, non ero soddisfatto di come stavamo gestendo il gioco, ma il fatto che questo fosse così palese da fuori non va bene, perché non si dovrebbe percepire, quindi ho commesso un errore in termini di comunicazione”. Il pareggio ha avvicinato le immediate inseguitrici, ossia Maceratese e Pisa: “Ora come ora non mi interessa troppo la classifica. Come ho sempre detto la guarderò a fine andata, così potremo capire chi siano le squadre che possono ambire alla promozione e che obiettivo dovremo avere noi”.

Arriva la Coppa Italia – Domani però arriva il Tuttocuoio e il mister entra in clima partita: “Forse dal punto di vista fisico è una partita scomoda, ma sicuramente da quello mentale è un bene giocare di nuovo subito, in modo da poter voltare pagina. È chiaro che noi giocheremo per andare avanti in Coppa, anche perché ci chiamiamo SPAL e la società, costruendo una rosa fatta di due giocatori per ruolo, ha sin dal ritiro estivo dato molta importanza a questa competizione. Per quanto mi riguarda domani scenderanno in campo undici titolari, magari non gli stessi che hanno cominciato contro l’Ancona, ma qui di riserve non ne esistono, semplicemente alcuni per vari motivi hanno trovato meno spazio in campionato sino ad oggi e domani spero si mettano in mostra e mi creino qualche difficoltà in più. Il Tuttocuoio, come tutte le avversarie viste finora, non sarà una squadra facile da affrontare. Tornerà in campo sicuramente Gasparetto dopo un mese di stop, mentre non saranno convocati solamente Bellemo, squalificato, e Contini ancora alle prese con la varicella”. Formazione praticamente annunciata dal tecnico spallino, con Branduani in porta, Posocco, Silvestri, Gasparetto, Giani e Beghetto a comporre la linea difensiva, Spighi e Capezzani ai lati di uno tra Castagnetti e De Vitis, con il primo favorito, in mezzo, e davanti la coppia Ferri-Finotto.

Il bilancio di un anno insieme – Il mister ci ha tenuto a ricordare come esattamente un anno fa diresse il suo primo allenamento in via Copparo e come, da allora, molte cose siano cambiate in casa SPAL: “Quando sono arrivato la situazione era molto delicata e alla prima partita fummo duramente contestati avendo perso in casa contro la Carrarese. Dopo un anno è difficile non essere contenti di quanto abbiamo fatto, tra la fine dello scorso torneo e l’inizio di questo, del quale siamo solo a metà dell’opera. Per tutto questo devo ringraziare la società e il direttore Vagnati che mi hanno voluto fortemente, dandomi sempre grande fiducia, nella speranza di poter portare questa squadra all’obiettivo che tutti sappiamo, ma che per scaramanzia preferiamo non nominare”. Una cosa bella e una brutta di questo primo anno a Ferrara? “Posso dire che il rapporto con la gente, forse favorito dai risultati positivi, è molto buono, visto che quando mi ritrovo a passeggiare per le vie del Centro spesso vengo fermato per saluti, complimenti e pure qualche critica sulla formazione. Sulle cose negative direi la nebbia. È chiaro che se me l’aveste chiesto domenica avrei detto i fischi (ride), ma a dir la verità io nemmeno li avevo sentiti”.



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