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Dopo vent’anni di carriera e quasi 600 partite ufficiali giocate, per Marcello Cottafava potrebbe essere giunto il momento di dire basta. Le voci sull’imminente ritiro dell’esperto difensore si sono intensificate negli ultimi giorni, anche se ancora non trovano conferma ufficiale dalle parti di via Copparo. Tuttavia, il fatto che la carta di identità segni 1977 alla voce anno di nascita e il contratto con la SPAL scada il prossimo 30 giugno, lasciano pensare che il percorso da giocatore di Cottafava possa essere giunto al capolinea. Nonostante una stagione ad alti livelli (24 presenze di cui 22 da titolare) culminata con la promozione in serie B e la voglia di mettersi in gioco ancora una volta in cadetteria, il giocatore potrebbe scegliere di indossare i panni dell’allenatore nell’ambito di un’operazione simile a quella che nel 2014 portò Max Varricchio ad anticipare il suo ritiro in favore di una panchina nel settore giovanile. Pare infatti che per Cottafava possa arrivare un incarico all’interno di una delle formazioni del vivaio biancazzurro per la prossima stagione. Di fatto si ritirerebbe da vincente, potendo vantare quattro promozioni in carriera: due col Treviso (2003 dalla C1 alla B e 2005 dalla B alla A), una col Latina (2013, dalla Prima Divisione alla B) e appunto SPAL.

Quel che è certo è che nel caso la SPAL si troverebbe a dover inserire nella lista della spesa un difensore in grado di non far rimpiangere uno dei pilastri dell’ultimo anno e mezzo. Arrivato a gennaio 2015 per puntellare una difesa fino a quel momento incerta, Cottafava si è imposto fin da subito come l’uomo di carisma e di esperienza che mancava nel reparto arretrato, diventando ben presto un punto fermo per mister Semplici. Sarà compito di Davide Vagnati – che di Cottafava è stato compagno nelle giovanili della Sampdoria – inquadrare l’uomo giusto in grado di gestirne la pesante eredità.



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