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Nonostante una vittoria arrivata nel finale, che ha fatto esplodere di gioia lo stadio “Mazza”, il presidente Walter Mattioli ha preferito evitare di passare in sala stampa per dare il suo punto di vista sulla partita. Chi, invece, non ha fatto nulla per nascondere la sua euforia è stato Simone Colombarini.

Simone, come ci si sente dopo una vittoria così?
“Tre punti raggiunti a dieci minuti dalla fine portano sempre una grande entusiasmo. Poi, certo, bisogna fermarsi un attimo e guardare a com’è andata la partita. Nel primo tempo ci siamo un po’ complicati la vita, con due errori che ci hanno fatto andare sotto nel risultato due volte, errori che in altre occasioni si possono pagare. Oggi si sono visti valori in campo nettamente diversi e forse potevamo anche chiudere il risultato prima dell’ottantesimo. C’è stata una bellissima reazione dopo lo svantaggio, poi abbiamo subito il 2-1; nel secondo tempo abbiamo comandato noi il gioco, anche grazie all’uomo in più, pur peccando di precisione sotto-porta, ma abbiamo anche rischiato qualcosa dietro e questo è un aspetto sicuramente sul quale bisogna lavorare”.

Siete andati sotto, ma non vi siete mai arresi. Si può dire sia una vostra caratteristica?
“Questa squadra l’abbiamo vista giocare in tutte le condizioni e oggi è stata una partita simile a quella contro l’Entella, solo che con l’uomo in più abbiamo attaccato con più decisione, dimostrando in questo caso che la vittoria la volevamo, anche se poi poteva pure non arrivare”.

Come reputi la scelta e la prestazione di Finotto?
“In pochi si aspettavano potesse giocare lui, ma il mister vede i giocatori in allenamento e valuta al meglio. Restano sempre restano in panchina giocatori che meriterebbero ancor più spazio; oggi è stata la volta di Finotto, ha fatto benissimo, ma l’importante è che i ragazzi continuino sempre ad allenarsi nel modo giusto, come del resto hanno fatto da inizio stagione e anche l’anno scorso, facendosi trovare pronti quando verranno chiamati, perché un’occasione ci sarà per tutti e avremo bisogno di tutti”.

Che effetto fa essere così in alto in classifica?
“Non dobbiamo guardare tanto la classifica, siamo contenti di avere fatto ventiquattro punti, perché sono punti che nessuno ci toglierà più e ne mancano meno all’obiettivo finale. Essere in alto però deve darci la consapevolezza che siamo lì meritatamente e che ce la possiamo giocare con tutte le squadre. Poi dove arriveremo lo vedremo alla fine, ma l’importante è giocare sempre con lo spirito giusto”.

I risultati e l’ottima classifica si vedono anche nel numeroso pubblico accorso. Vi aspettavate una situazione simile?
“Da un lato fa piacere vedere lo stadio pieno, dall’altro dispiace vedere gente arrivare alle biglietterie un’ora in prima della partita e non trovare posto in nessun settore. L’affetto nel confronti della squadra è una cosa che sicuramente fa molto piacere, bisogna chiedere un po’ di pazienza, perché per fortuna o purtroppo sarà una situazione non risolvibile nel breve termine, quindi chi ha fatto l’abbonamento avrà il suo posto sicuro, mentre chi non ce l’ha dovrà correre ad accaparrarsi il biglietto non appena possibile”.



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