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La SPAL contro il Renate era favorita e ha rispettato il pronostico: è bastata una staffilata da 25 metri di Francesco Vicari, l’uomo che non ti aspetti, per consegnare ai biancazzurri il passaggio del turno in Tim Cup. La rete del centrale spallino non è stata l’unica sorpresa della serata, visto che nello stesso ramo del tabellone il Bologna si è fatto eliminare a domicilio dal Cittadella (con un clamoroso 0-3 al Dall’Ara), consegnando alla SPAL un confronto con i veneti nel quarto turno, in programma a novembre.

Semplici si affida al suo classico 3-5-2, lanciando in campo sei volti nuovi: Gomis sostituisce l’infortunato Meret, mentre la regia è nelle mani di Viviani, chiamato ad una prova convincente nel ruolo più delicato. Konatè e Mattiello preferiti a Costa e Lazzari sulle corsie laterali, mentre a far coppia con l’inamovibile Antenucci in attacco è Paloschi. Spregiudicato anche lo schieramento dei lombardi: Cevoli sceglie il 4-3-3, ed in effetti un paio di iniziative del Renate sono anche lodevoli, ma alla distanza è la SPAL a prendere in mano la situazione. Viviani e Schiattarella sono in serata, Mora gioca con la solita intelligenza, mentre Gomis deve solamente gestire qualche palla alta per guadagnarsi la pagnotta. Al 25′ il primo sussulto degno di nota, ma il calcio non c’entra nulla nella circostanza: per un paio di secondi si spengono i riflettori. Che sia un cattivo presagio? Nulla di più sbagliato, perché il boato di stupore per il black out si trasforma in gioia totale per la perla che Francesco Vicari (si) regala: botta da 25 metri, Di Gregorio pasticcia un po’ e il punteggio cambia meritatamente a favore dei padroni di casa. Le reti di vantaggio potrebbero diventare due poco dopo, ma la difesa del Renate respinge come può una bella combinazione nello stretto tra Antenucci e Paloschi. Gli applausi sono scroscianti, il feeling tra squadra e tifosi cresce minuto dopo minuto. Lunetta prova a spezzare l’incantesimo, ma un secondo dopo è ancora Paloschi a far gridare al gol, solamente sfiorato. A chiudere il primo tempo, dopo ben tre ammonizioni (Oikonomou e Cremonesi tra gli spallini) e una collezione invidiabile di calci d’angolo, è la capocciata alta sopra la traversa di Cremonesi, ma per Calvarese può bastare così.

Neanche il tempo di rientrare in campo che già Antenucci si fa vedere con una bella conclusione che finisce di poco oltre la traversa, ma la pressione biancazzurra non si placa, e questo porta la difesa a scoprirsi in maniera eccessiva. Ne approfitta Finocchio, che con una bella volata sulla sinistra pesca Lunetta sul secondo palo, anticipato da una chiusura tanto provvidenziale quanto clamorosa del duo Konate-Cremonesi. E’ proprio lo svedese ex Malmo a rendersi pericoloso con un’incursione, purtroppo imprecisa, prima di lasciare il posto a Costa. Ma l’uomo più pericoloso in campo è sempre Lunetta, che prosegue la sfida nella sfida con Gomis, finora impeccabile. I ritmi calano, Lazzari rimpiazza un Mattiello propositivo e si fa subito vedere attivo sulla fascia destra, offrendo a Viviani un pallone interessante che l’ex Bologna spara tra le braccia di Di Gregorio. Simile il copione al 35′, e questa volta l’estremo difensore ospite deve superarsi per opporsi al destro in corsa del 77 di casa, osservato speciale e più efficace quando c’è da offendere che da impostare, nonostante qualche lancio per prendere confidenza con il nuovo, per lui, impianto. Nei minuti finali potrebbe esserci gloria per Antenucci, ma il sinistro piazzato trova pronto Di Gregorio. Succede poco altro, tranne l’uscita prematura dal campo di Vicari che va dritto negli spogliatoi, non un bel segnale in vista dell’esordio in campionato di domenica prossima in casa della Lazio, ma proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno: l’obiettivo è stato raggiunto, così come il quarto turno della vecchia Coppa Italia, che la SPAL giocherà il 29 novembre al “Mazza” contro il Cittadella.

SPAL-Renate 1-0

SPAL (3-5-2): Gomis; Oikonomou, Vicari (43’st Vaisanen), Cremonesi; Mattiello (21’st Lazzari), Schiattarella, Viviani, Mora, Konate (10’st Costa); Antenucci, Paloschi. A disp.: Poluzzi, Marchegiani, Gasparetto, Bellemo, Vaisanen, Schiavon, Rizzo, Polvani, Lazzari, Costa, Ubaldi. All.: Semplici.

Renate (4-3-3): Di Gregorio; Mattioli, Di Gennaro, Vannucci, Anghileri; Simonetti, Pavan, Antezza (14’st Palma); Finocchio (23’st Ungaro), Gomez, Lunetta (32’st Napoli). A disp.: Cincilla, Mutti, Teso, Palma, Mäkinen, Piscopo, Ungaro, Napoli, Turati. All.: Cevoli.

Arbitro: Calvarese di Teramo; assistenti: Passeri di Gubbio e Bottegoni di Terni; quarto uomo: Di Martin
Reti: 28’p.t. Vicari (S).
Ammoniti: Oikonomou (S), Cremonesi (S), Antezza (R), Lunetta (R), Schiattarella (S), Simonetti (R)
Note: campo in discrete condizioni, cielo sereno. Angoli: 12-3. Recupero: 0′ p.t.,  4′ s.t.



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