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Come esce il Torino dall’impegnativa trasferta di Coppa Italia in casa della Roma? La squadra di Sinisa Mihajlovic ha vinto 2-1 all’Olimpico, sfruttando al meglio le poche occasioni avute durante l’arco dei novanta minuti. Con questa vittoria la squadra granata si ritrova così ai quarti della competizione e se la vedrà con i rivali di sempre della Juventus.

LA FORMAZIONE
In vista della trasferta di sabato a Ferrara, Mihajlovic è rimasto fedele al suo 433, ma ha schierato una formazione prevedibilmente infarcita di seconde linee. Solo tre elementi (De Silvestri, Molinaro e Belotti) probabilmente faranno parte dell’undici titolare contro la SPAL. Per il resto tra i pali spazio a Milinkovic-Savic, già messosi in luce contro il Carpi grazie a una punizione insidiosissima; in difesa si è rivisto il giovane brasiliano Lyanco, non ancora al top dopo un infortunio abbastanza serio, al suo fianco Moretti (alternativa ai titolari Burdisso e N’Koulou); nel centrocampo a tre insieme a Valdifiori sono stati schierati Obi e Acquah, giocatori poco utilizzati fino a questo punto della stagione dal tecnico serbo. A fare da spalla a Belotti in attacco hanno provveduto Edera e Niang. Quest’ultimo, visto l’infortunio di Ljajic, potrebbe avere qualche possibilità di essere schierato sabato al “Paolo Mazza”, anche se la sua prestazione non avrà certo entusiasmato Mihajlovic. Chi invece sperava di vedere in azione Kevin Bonifazi è rimasto deluso: il difensore ex SPAL, finora impiegato solo in coppa, è fuori per infortunio e con tutta probabilità rimarrà fuori dalla lista dei convocati anche in campionato. Non è comunque da escludere che possa tornare a Ferrara per una permanenza un po’ più lunga rispetto a quella di un solo pomeriggio.

LA PARTITA
Ai granata non è servita una prestazione stellare per battere una Roma formato turnover. Il Toro parte piano, lasciando come prevedibile l’iniziativa del gioco ai giallorossi. E’ sui calci piazzati però che granata si rivelano pericolosi, prima al 2′ da corner con un colpo di testa di Belotti, poi al 23′ con De Silvestri in seguito a una punizione. Sempre da palla inattiva infatti arriva anche il vantaggio, grazie a De Silvestri prontissimo sulla ribattuta di Skorupski al colpo di testa di Belotti. Per il resto l’attacco produce poco o nulla. A parte qualche timido tentativo su corner, Belotti conferma di non essere pienamente in forma. Sia in area di rigore che lontano dalla porta non riceve molti palloni buoni, è vero, ma volentieri si dimostra ancora poco convinto e sicuro delle sue giocate. Male anche Niang, spesso protagonista di scelte sbagliate durante lo svolgimento dell’azione di gioco. Quando può ci mette il fisico, ma nemmeno in quello risulta efficace. Unica nota positiva lì davanti sembra Edera che, nonostante l’età – è un classe 1997 – e il blasone dell’avversario, ha giocato costantemente con grande personalità. E’ di fatto sua la firma del momentaneo 2-0, grazie a un intelligente movimento verso il secondo palo per un cross dalla fascia del neo entrato Berenguer. Per il resto è sempre Roma e per la difesa del Torino sono fondamentalmente dolori: unico promosso De Silvestri. A negare la vittoria ai giallorossi ci si mettono sostanzialmente la sfortuna e un insuperabile Milinkovic-Savic, indubbiamente il migliore in campo. Nemmeno Dzeko su rigore riesce a battere il portiere serbo. Soltanto Schick riesce a intaccare una prestazione impeccabile calciando di violenza praticamente solo e a pochi metri dalla porta.

GLI INTERROGATIVI
In definitiva, che Torino affronterà sabato la SPAL? E’ sicuramente una squadra che per quanto dichiarato in estate e per quelle che erano le ambizioni di questo progetto, sta deludendo. A incidere nel quadro generale della classifica sono sicuramente le prestazioni fuori casa. Sono solamente tre le vittorie lontano dall’Olimpico (Benevento, Lazio e Udinese). Tra tutti, a deludere sono sicuramente i pareggi in casa del Bologna e del Crotone, avversari indubbiamente alla portata dei granata. Probabilmente fino a ora a mancare è l’apporto di Belotti, reduce da un serio infortunio e non ancora in piena forma, forse anche a causa di rientro prematuro. Grande assente sabato sarà anche Ljajic, giocatore sicuramente utile alla causa di Sinisa Mihajlovic. Il dubbio più grosso riguarda appunto il buco lasciato dal giocatore serbo. Probabile ballottaggio tra Berenguer e Niang.



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