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Dopo il rocambolesco finale di Torino e i risultati maturati sugli altri campi la SPAL si trova costretta a giocarsi la salvezza negli ultimi novanta minuti al Paolo Mazza contro la Sampdoria, per fortuna dei biancazzurri la squadra allenata da mister Marco Giampaolo non sta vivendo un gran periodo di forma. E alla vigilia della partita più importante della stagione non potevamo non fare il punto sugli avversari con chi li segue da vicino, in questo caso Alessio Eremita, vicedirettore di Sampnews24.com.

Alessio, domenica finisce il campionato. Proviamo a tirare le somme di quello della Sampdoria: la mancata qualificazione in Europa quanto pesa sul giudizio?
“Genera indubbiamente un po’ di malcontento, ma non deve assolutamente affondare l’operato di società e squadra nel corso di questa stagione. L’obiettivo dall’inizio del campionato era quello di piazzarsi nella parte sinistra della classifica. Visti gli ottimi risultati ottenuti nel girone d’andata, in quello di ritorno la Sampdoria ha voluto alzare l’asticella, purtroppo però il calo fisiologico e la potenza di rivali ben più attrezzate hanno avuto la meglio”.

Dando un’occhiata alle statistiche salta agli occhi il rendimento esterno: 11 sconfitte subite e un misero bottino di 15 punti lontano da Marassi. Insomma, non proprio un gran ruolino di marcia, a cosa pensi sia dovuto?
“Sembra paradossale da dire, ma la Sampdoria nel complesso ha ottenuto risultati migliori quest’anno via dal Luigi Ferraris che nella passata stagione. Semplicemente la squadra ha avuto problemi di concentrazione e lontano dal proprio pubblico, malgrado sia stato sempre presente alle trasferte, non ha saputo mantenere la propria identità. Va detto, comunque, che in molti casi non è stato semplice affrontare squadre più forti sulla carta oppure fronteggiare episodi casuali che hanno spinto la Sampdoria verso la sconfitta”.

Detta come va detta, i blucerchiati sembrano proprio in netto calo, sono solo 13 i punti raccolti in altrettante partite da febbraio. Come arrivano all’appuntamento di domenica in casa della SPAL?
“Arrivano da una parte spenti per via della fine della stagione e dell’incombere di Mondiali e vacanze. Dall’altra, invece, carichi per poter dare un’altra immagine di sé, cancellando così l’impressione dei tifosi che hanno accusato i giocatori di non aver messo il massimo dell’impegno in campo. Dunque, a metà, vedremo la solita Samp da trasferta che nei primi dieci minuti di partita rivela quale sarà l’esito finale”.

Credi sia finito il ciclo di Giampaolo?
“Non è assolutamente finito, il progetto continua. Una società come la Sampdoria però ha la necessità di vendere per poter reinvestire. L’importante è acquistare giocatori validi che colmino il vuoto che verrà lasciato dai vari Torreira e Praet. La dirigenza ha dimostrato di saperlo fare”.

Intanto si sta lavorando per i rinnovi di Pradè e Osti, che dovranno lavorare parecchio quest’estate in sede di mercato perché molti giocatori sembrano sul piede di partenza, o no?
“Osti e Pradè rinnoveranno sicuramente, verificheranno le intenzioni di Giampaolo e poi lavoreranno per il futuro. A luglio cercheranno di cedere inevitabilmente i giocatori ambiti da mezza Europa e reinvestiranno il denaro in un mix di giovani talenti e calciatori più esperti”.

Concentriamoci sulla gara del Paolo Mazza. La SPAL si gioca la salvezza davanti al proprio pubblico la permanenza in Serie A, che partita ti aspetti?
“Mi aspetto una squadra vogliosa di restare in Serie A contro una che, purtroppo, non avrà molto da dire. Sarà una partita giocata prevalentemente dalla SPAL, che ha tutto per conquistare i tre punti e cominciare a festeggiare”.

Il match dell’andata fu in parte deciso dal rigore piuttosto dubbio concesso da Pairetto per il contatto Viviani-Ramirez.
“Nel calcio capita che alcuni episodi dubbi condannino una squadra o un’altra. Fa parte del gioco, a ruota succede a tutte. Sicuramente, con un pareggio, si sarebbe visto un campionato diverso non tanto per la SPAL, quanto per la Sampdoria. In negativo, ovviamente”.

Brutto da chiedere, ma tant’è… in Italia la cultura del sospetto va per la maggiore. Quante probabilità ci sono che la Sampdoria, non avendo più nulla da chiedere alla propria stagione, dia l’impressione di scansarsi?
“La Sampdoria non si è mai scansata con nessuno. Ci sono delle logiche di calendario che spingono a fare valutazioni tecniche, cambiare gli interpreti, utilizzare le riserve al posto dei giocatori titolari. Di conseguenza, in linea con la propria classe, dubito che la Sampdoria farà giocare volutamente la SPAL”.

Probabile formazione della Sampdoria?
“In porta ci sarà Belec come contro il Napoli. In difesa confermato Bereszynski sulla destra, sulla sinistra potrebbe rivedersi Murru. Al centro, invece, Andersen potrebbe fare coppia con Silvestre. Centrocampo formato da Linetty, Torreira e Praet, anche se il polacco contro il Napoli è apparso spento. Al suo posto potrebbe scendere in campo Barreto. Ramirez trequartista, attacco difficile da ipotizzare visti gli infortuni. Direi Quagliarella e Zapata, ma Kownacki e Caprari sono pronti per un’altra occasione”.



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