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La domanda è semplice ma sempre più d’attualità nel nuovo corso del Kleb: è più auspicabile costruire la squadra basandosi su una rotazione di italiani lunga e affidabile alla quale aggiungere due americani “normali”, o risparmiare sui giocatori nostrani e fare all-in sul mercato a stelle e strisce? La società del presidente Francesco D’Auria sembra essersi orientata verso la seconda delle due ipotesi sul tavolo, ma nonostante permangano – tra tifosi e addetti ai lavori – molti dubbi sul valore del roster a disposizione di coach Bonacina per la prossima stagione, Ferrara potrà avere le carte in regola per giocarsela con gran parte delle formazioni inserite nel proprio girone. Il perché ve lo spieghiamo noi.

Molte squadre stanno prendendo la stessa direzione della Bondi: tanti giovani in rampa di lancio, reduci da esperienze positive in serie minori, pronti a confrontarsi con un livello più alto. La sensazione è che a parte un ristretto numero di corazzate che punteranno alla promozione diretta (Udine, Fortitudo, Treviso e Verona) sarà ancora una volta un campionato equilibrato, in cui il Kleb partirà sicuramente con l’obiettivo di mantenere la categoria, puntando sulla freschezza dei propri giovani, sulla leadership di Panni e Fantoni, sulla voglia di riscatto di Molinaro e necessariamente sul talento dei due colored che arriveranno.

Coach Bonacina e il direttore sportivo Pasi hanno intrapreso una via rischiosa ma molto avvincente: un roster con ben cinque under, che l’allenatore brianzolo dovrà essere bravo a sfruttare al massimo, facendo crescere i suoi “pupilli” sia sul piano tecnico che su quello mentale. E per uno che ha lavorato diversi anni nei settori giovanili del nord Italia sarà certamente una bella sfida. Allo stesso tempo prospetti interessanti come Zampini (1998), Mazzoleni (1998) e De Zardo (1999) avranno la loro prima vera possibilità per esplodere nel basket che conta e ritagliarsi ruoli da protagonisti in una piazza che vanta in un passato recente anche due campionati di serie A1.

Il primo, Zampini, in verità ha già avuto modo di calcare in maniera significativa i parquet di A2 l’anno scorso in quel di Roseto, con cui ha disputato 33 partite complessive, mettendo insieme quasi 11 minuti medi di utilizzo a gara. Farà da cambio al confermato Panni in cabina di regia, e al loro fianco ci sarà una guardia statunitense con capacità di palleggio.

Mazzoleni invece sbarca per la prima volta nel secondo campionato nazionale, e lo fa dopo una stagione vissuta da protagonista in Serie B a Desio, di cui era addirittura il capitano nonostante la giovanissima età: 25 minuti di media sul parquet in stagione regolare, saliti poi a 35 durante i playoff, conditi da quasi 8 punti a referto. Di lui si parla un gran bene, sia dentro che fuori dal campo, e coach Bonacina gli riserverà sicuramente minuti importanti anche perché ha già avuto modo di allenarlo proprio nel settore giovanile della società lombarda. Si alternerà con De Zardo nello spot di “3”, e potrà dare una mano anche sotto le plance.

Il prodotto del vivaio trevigiano Lorenzo De Zardo sarà con tutta probabilità il giovane su cui Bonacina punterà in quintetto il prossimo anno. Nel giro della nazionale under 20 guidata da coach Dalmasson, il classe ’99 nativo di Latina è stato girato in prestito dalla stessa De’ Longhi in Serie B a Padova nella seconda metà della scorsa stagione. Le sue cifre sono decisamente interessanti: 23 minuti in campo e quasi 9 punti di media a partita.

Le ambizioni della Bondi dovranno però necessariamente essere misurate una volta che verranno ufficializzate le due pedine americane: non è un mistero che nell’ultimo periodo Ferrara stia premendo sull’acceleratore per tentare di prolungare di un altro anno l’esperienza di Mike Hall in terra estense. I contatti tra il ds Pasi e l’agente del giocatore sono continui, e in questo senso un ruolo importante lo sta giocando anche Alessandro Panni, che con Mike ha instaurato un bel rapporto di amicizia e sta provando in tutti i modi a convincerlo. Riuscire a trattenerlo sarebbe certamente un gran colpo, e innalzerebbe di gran lunga il livello qualitativo del roster. Ma il 34enne di Chicago ha ricevuto offerte sia dal piano superiore che dalla serie A2, non ultima quella di Cento, che ha già scippato alla Bondi il playmaker Moreno e che ora vuole fare un altro sgarbo ai “cugini”.

L’entusiasmo che si respira nella vicina cittadina centese è palpabile, e il derby tra le due tifoserie è già iniziato, quando mancano ancora tre mesi all’inizio della stagione regolare. La Baltur ha messo a segno in questi giorni diversi acquisti, da Chiumenti a Gasparin, da Reati all’americano Mays. Ma nessuno di questi pare un crack vero e proprio in grado di spostare gli equilibri da solo: Ferrara può quindi giocarsela, e non solo con Cento, ma in generale con gran parte delle squadre del suo girone.



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