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Non è stato un one-man-show, però come da previsione alla presentazione della SPAL in piazza Castello la parte del protagonista l’ha recitata Walter Mattioli. Il presidente non solo ha svelato personalmente la grafica della terza maglia, ma ha anche chiuso la serata con l’ormai classico discorso programmatico.

Sorridente e rilassato, Mattioli è stato accolto da un’ovazione, ricambiata con soddisfazione: “La società, i ragazzi, il sottoscritto hanno bisogno di voi e del vostro entusiasmo“. Poi le considerazioni sulla terza maglia, creata in sintonia con Macron come nella scorsa stagione: “Da un paio d’anni mi piace controllare l’abbigliamento che la squadra va a indossare, quindi l’anno scorso facemmo quella nera con l’immagine del Castello. Per quest’anno si è parlato di altri monumenti, visto che Ferrara ne è piena. C’è stato chi ha proposto il Savonarola o Palazzo Diamanti. Io in una delle mie notti insonni, trascorse a pensare cosa si può migliorare, ho pensato invece che su questa maglia ci dovesse andare un’immagine particolare, per la quale ho dovuto anche discutere. Mi assumo le responsabilità della scelta. Secondo me era giusto premiare chi in questi cinque anni ci ha accompagnato in questa bellissima avventura. Il blu marino lo abbiamo scelto con Macron. Con l’immagine della curva Ovest i ragazzi in campo potranno letteralmente stare in campo con i loro tifosi“.

Quello che inizia è il mio trentunesimo anno da presidente di una squadra di calcio… vuol dire che sono vecchio (ride). Ma soprattutto è il sesto anno da presidente della SPAL. Sapete tutti quanto io sia orgoglioso di rappresentare questa società e questa città in giro per l’Italia. Sarà un altro anno di grandi sacrifici, perché sono salite dalla serie B tre società importanti e che non si faranno trovare impreparate. Ci sarà da battagliare. Per noi è un’estate calda per i mille impegni e problemi che ci sono da affrontare: dobbiamo completare la squadra, manca ancora qualche pedina, ma so che abbiamo il direttore sportivo più bravo d’Italia e quindi sono tranquillo. E voglio accontentare anche il nostro mister, perché anche lui è l’allenatore più bravo d’Italia e quindi deve essere contento. Però mi raccomando, non iniziate a fargli il coro altrimenti mi chiede subito l’aumento (ride). Abbiamo ancora una settimana di tempo e cercheremo di accontentarlo, perché vogliamo fare una squadra ancora più competitiva. La SPAL di quest’anno ha come base un gruppo coeso, di brave persone, caratteristica fondamentale. Fosse stato per me avrei preso qualche giocatore in più, ma dobbiamo rispettare il budget, quella è la priorità. Sapete tutti quanto è importante avere i conti in ordine, stiamo vedendo cosa succede quando questo non avviene. Qui abbiamo la fortuna di avere una grande proprietà con le idee molto chiare, che lascia lavorare però vuole il massimo rispetto del budget. Vogliamo essere ricordati per le cose buone e non per i fallimenti, Simone e Francesco ce lo ricordano ogni giorno e lo dimostrano con i fatti. Fare una squadra con uno dei budget più piccoli della serie A ed essere competitivi non è facile, però siamo fiduciosi e vedrete che anche quest’anno faremo un bellissimo campionato. Ci salveremo anche quest’anno, magari qualche domenica prima soffrendo un pochino meno”. 

Quindi un inciso sul cantiere del Paolo Mazza, ma non solo: “Allo stadio siamo di corsa, qualcosa è leggermente indietro ma recupereremo. Ci sono gruppi di operai che iniziano alle tre del mattino e finiscono alle dieci di sera, per dire dei sacrifici che vengono fatti. Però vi assicuro che il 16 settembre SPAL-Atalanta si giocherà al Paolo Mazza. A giorni presenteremo anche le novità del centro sportivo di via Copparo, dove abbiamo fatto qualcosa di eccezionale con spogliatoi e palestra totalmente nuovi“.



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