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Prepariamoci, perché da qui alle 20 di venerdì prossimo ne leggeremo e sentiremo tante. L’ultima settimana di mercato sta per aprirsi e con buona parte della serie A che ha ancora i compiti per le vacanze ancora da fare, sarà inevitabile imbattersi nelle ipotesi più disparate.

La Lazio ad esempio ha scoperto il 10 di agosto di aver bisogno di un esterno destro, malgrado la presenza in rosa di almeno quattro interpreti per il ruolo (Marusic, Basta, Patric, Anderson). Dalla capitale ormai da mesi si fa il nome di Manuel Lazzari come obiettivo per la squadra di Inzaghi e negli ultimi giorni è stato riproposto con una certa decisione. Secondo i colleghi di Laziopress.it, i biancocelesti si sarebbero già mossi con decisione, ma avrebbero trovato di fronte a loro una richiesta di 12 milioni da parte della SPAL. Non solo: sempre secondo la testata capitolina, la Lazio avrebbe già in mano un accordo con Lazzari per un lungo e remunerativo contratto, malgrado il rinnovo firmato appena quaranta giorni fa. Per questo il club di Lotito sarebbe disponibile a mettere sul piatto 6 milioni e tre giocatori: Basta, Di Gennaro e Cataldi.

Un discreto capitale umano, ma alla SPAL questo affare converrebbe? La risposta è semplice: no. Con i 6 milioni di conguaglio i biancazzurri coprirebbero appena il valore dei contratti dei tre giocatori laziali. Il 34enne Basta, che dovrebbe ipoteticamente fare da rimpiazzo di Lazzari, ha un accordo da 800mila euro fino al prossimo giugno 2019 e di certo non cambierebbe squadra per poi ritrovarsi appiedato l’estate prossima. Di Gennaro guadagna la stessa cifra, ma fino al 2020. Cataldi sconfina ampiamente sopra al milione a stagione, sempre fino al 2020. Se è vero che la priorità numero uno è il delicato equilibrio tra salvaguardia del bilancio e competitività, in questo caso i conti non tornerebbero.

Al netto di questo, andrebbero soppesate le implicazioni tecniche: la SPAL si priverebbe di uno dei suoi uomini chiave ad appena una settimana dal debutto in campionato, per rimpiazzarlo con un elemento dalle caratteristiche diverse e con nove anni in più. Cataldi potrebbe essere la mezzala mancante, pur portando con sé delle perplessità, mentre Di Gennaro si rivelerebbe un doppione di Viviani. Senza considerare le incognite sulle sue condizioni fisiche dopo una stagione da 272 minuti totali d’impiego.

Non a caso le prime verifiche su questa ipotesi hanno condotto solo a delle nette smentite. Che Lazzari possa piacere non è un mistero, ma a meno di offerte veramente irrinunciabili è destinato a trascorrere almeno un’altra stagione a Ferrara alle dipendenze di mister Semplici. D’altra parte la firma sul rinnovo fino al 2023 tiene la SPAL al sicuro da eventuali forzature, ammesso dovessero mai arrivare.

hanno collaborato Alessandro Orlandin e Costantino Felisatti



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