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La sconfitta contro l’Inter lascia senz’altro la SPAL con dei rimpianti: un po’ la sfortuna, un po’ l’imprecisione hanno impedito alla squadra di Semplici di imporre quantomeno il pareggio a quella di Spalletti. Non sono comunque mancati gli errori decisivi, sia in attacco sia in difesa. Serata da dimenticare soprattutto per Djourou e Antenucci, mentre si confermano Valoti, Lazzari e Felipe.

GOMIS 6 –Partiamo dal fondo: sul secondo gol viene freddato senza appello da Icardi. Sul primo forse manca di un po’ di reattività, ma la dinamica era abbastanza imprevedibile. Salva su Keita, ma accenna anche un paio di uscite da brividi.

CIONEK 6 – Alla mezz’ora commette l’unica, ma vistosissima, sbavatura della sua partita, perdendo un pallone che quasi manda in porta Keita. Nel complesso però la sua è una buona prestazione in marcatura, prima contro Perisic e poi contro il nazionale senegalese.

DJOUROU 5 – Confermato al cento della difesa al posto di Vicari: quando deve giocarla tutto va liscio, ma in marcatura palesa un paio di amnesie gravi. Si fa bruciare da Icardi in occasione del primo gol, mentre sul secondo rimane a tre metri dall’argentino, che non perdona.

FELIPE 6,5 – Lasciato quasi sempre solo sul suo lato da Fares, fa quello che può per tamponare le falle che si aprono. Quando si propone nell’area avversaria però è sempre determinante, prima conquistandosi il calcio di rigore e poi con un colpo di testa all’ultimo minuto del primo tempo sul quale è bravo Handanovic a superarsi.

LAZZARI 7 – Asamoah è un giocatore di grandissima esperienza, ma nonostante questo l’esterno spallino lo mette ripetutamente in difficoltà, mettendo diversi cross e impegnando Handanovic a metà secondo tempo di sinistro.

MISSIROLI 5,5 – Rispetto a Valoti cerca di essere la mezzala più di equilibrio in mezzo al campo, infatti si vede più per i palloni recuperati e il lavoro oscuro che per le sue famose ripartenze palla al piede (dal 38’ s.t. MONCINI s.v. – Una decina minuti per assaporare l’emozione del debutto in serie A).

SCHIATTARELLA 6 – Il solito guerriero in mezzo al campo: recupera tanti palloni, pur al cospetto di un altro giocatore di caratura internazionale come Nainggolan. Proprio il belga gli concede però poco o nulla quando si tratta di impostare.

VALOTI 6,5 – Nel primo tempo non fa sentire la mancanza di un senatore come Kurtic. È la mezzala di inserimento che piace tanto a Semplici e nei primi quarantacinque minuti prova ripetutamente la conclusione, ma i difensori in un paio di occasioni e Handonovic in un’ altra gli negano la gioia del gol. Nel secondo tempo si vede meno in attacco, ma recupera qualche bel pallone (dal 34’ s.t. EVERTON LUIZ 5 – In dieci minuti perde un paio di palloni e rimedia un giallo evitabile).

FARES 5,5 – La sua anarchia tattica mette in difficoltà tutto il resto della squadra, non solo Felipe. Spesso vaga alla ricerca del pallone in mezzo al campo in zone non di sua competenza, perdendo lucidità come successo in occasione del primo gol dove prima si fa infilare da una triangolazione e poi è lento nel rinviare. Mezzo punto in più per l’assist per Paloschi e più in generale la spinta su uno stanco Vrsaljko.

PETAGNA 6 – La prestazione lui la fa sempre e sicuramente meriterebbe una valutazione ben oltre la sufficienza, ma l’occasione sprecata al 18′ sotto la Ovest grida vendetta.

ANTENUCCI 5 – Inizia bene, poi è un po’ condizionato dal rigore sbagliato che avrebbe potuto cambiare la partita. Non mancava un penalty da SPAL-Avellino dell’ottobre 2016. (dal 21’ s.t. PALOSCHI 6,5 – Impiega poco più di cinque minuti per timbrare il cartellino con un gol dei suoi, complice anche la vistosa dormita di Miranda. Quello per cui è stato messo in campo lui lo ha fatto).

SEMPLICI 6 – La squadra è quanto mai viva, nonostante le quattro sconfitte consecutive. Sorprende un po’ tutti con la scelta di Djourou al centro della difesa, ma a indirizzarlo probabilmente sono state le non perfette condizioni di Vicari più che una reale preferenza dal punto di vista tecnico. Ottima l’intuizione iniziale nell’affidarsi ad un centrocampo di qualità. Un paio di cose, però, lasciano perplessi: l’ingresso di Everton Luiz con la squadra in svantaggio, come già successo con il Sassuolo e il fatto che le tre punte producano un involuzione anziché maggiori occasioni.



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